La caduta delle foglie di William Butler Yeats è una poesia che con grande maestria poetica cattura l’essenza della maturità dell’uomo e la relativa perdita delle passioni mentali e fisiche, attraverso l’immagine delle foglie cadenti tipiche dell’autunno e del cambiamento stagionale
Una poesia sul preservare ciò che di magico c’è stato in un rapporto o relazione, prima che la fine delle passioni possa distruggere ogni cosa. L’autunno diventa la “forza cosmica” che ci avverte che l’oblio sta per arrivare e allora è meglio lasciarsi per evitare di perdere anche i ricordi.
Questa poesia è un classico senza tempo che continua a manifestare tutta la sua contemporaneità. È una testimonianza del potere duraturo della poesia di catturare le complessità dell’esperienza umana.
La caduta delle foglie, il cui titolo originale è The Falling of the Leaves, fu inserita in The Wanderings of Oisin and Other Poems, la prima raccolta di poesie di William Butler Yeats, pubblicata nel 1889.
Ma, leggiamo la breve ma potente poesia di William Butler Yeats per apprezzare l’infinita bellezza di questo capolavoro.
La caduta delle foglie di William Butler Yeats
L’autunno è sopra le lunghe foglie che ci amano,
E sui topi nei covoni d’orzo;
Gialle le foglie del sorbo sopra di noi,
E gialle le foglie umide del cardo selvatico.L’ora del tramonto dell’amore ci ha raggiunto,
E le nostre anime tristi sono ormai stanche e consumate;
Lasciamoci, prima che la stagione della passione ci dimentichi,
Con un bacio e una lacrima sulla tua fronte cadente.
The falling of the leaves, William Butler Yeats
Autumn is over the long leaves that love us,
And over the mice in the barley sheaves;
Yellow the leaves of the rowan above us,
And yellow the wet wild-strawberry leaves.The hour of the waning of love has beset us,
And weary and worn are our sad souls now;
Let us part, ere the season of passion forget us,
With a kiss and a tear on thy drooping brow.
Salutiamoci con amore prima che tutto possa finire
La caduta delle foglie è una poesia di William Butler Yeats che esplora i temi dell’amore, della perdita delle passioni e dell’inevitabilità del cambiamento che provoca l’età umana.
La poesia attraverso i suoi versi diffonde immagini che creano un senso di malinconia e nostalgia. Dopo averla letta permane una piccola ferita nel cuore.
William Butler Yeats, uno dei più celebri poeti del XX secolo, è noto per le sue opere profonde e stimolanti che esplorano la complessità delle emozioni umane e i misteri della vita.
Quando l’autunno arriva domina ogni cosa
La Caduta delle foglie riesce a regalarci, già dalla prima strofa, una rappresentazione poetica profonda della stagione autunnale.
L’autunno viene personificato da Yeats e come una creatura cosmica avvolge ogni cosa. L’intera atmosfera circostante è “Autunno” e si posa sulle “lunghe foglie” cadute dagli alberi. Le stesse foglie che durante la primavera e l’estate, invece adornavano gli alberi e deliziavano i sensi degli esseri umani.
Adesso, povere, invece sono cadute a terra, sono dimenticate, abbandonate. Attendono soltanto di essere spazzate e portate via per sempre.
Ma, l’autunno è anche sui “topi tra i covoni d’orzo”, un immagine poetica attraverso la quale il poeta irlandese suggerisce un senso di vulnerabilità e fragilità, come se anche le creature più piccole non fossero immuni dal deterioramento del tempo.
Poveri esseri cercano riparo, ma l’autunno trova ogni cosa. Con il suo potere riesce a “colpire” e a far degradare qualsiasi essere vivente dal più grande al più piccolo.
Gialle le foglie del sorbo sopra di noi,
E gialle le foglie umide del cardo selvatico.
Come un vero botanico Yeats ci offre anche una rappresentazione degli alberi e delle piante che in quel periodo iniziano a manifestare la fine del loro periodo “più verde” e più fiorito.
L’autunno colpisce la parte più intima dell’anima
Nella seconda strofa William Butler Yeats abbandona lo sguardo dall’ambiente circostante e inizia a guidare il lettore all’osservazione del proprio “Io” interiore ed esteriore.
Come tutti gli esseri viventi, anche gli esseri umani diventano vittime dell’autunno, ovvero del tempo che passa e conduce alla maturità.
“L’ora del tramonto dell’amore ci ha raggiunti”, afferma Yeats. L’età conduce inevitabilmente alla dine delle grandi passioni e pulsioni della più giovane età. La vita ha lasciato il suo segno all’interno e all’esterno.
“Le nostre anime tristi sono ormai stanche e consumate”, il tempo inevitabilmente segna e lascia le sue ferite nell’anima di ogni essere umano. La consapevolezza che si passa dal “Meriggio” al “Tramonto” provoca inevitabilmente una tristezza che non molla mai. La nostalgia di ciò che fu, rende ancora più evidente questo stato di abbandono.
Meglio lasciarsi prima che la fine della vita ci tolga ogni cosa
Negli ultimi due versi si consuma il senso di questo meraviglioso capolavoro che è La caduta delle foglie. Entra in scena tutto lo spiritualismo e il misticismo del poeta irlandese.
Lasciamoci, prima che la stagione della passione ci dimentichi,
Con un bacio e una lacrima sulla tua fronte cadente.
Qui Yeats rappresenta e tende a far “sentire”, sensorialmente, la natura fugace della vita e l’inevitabilità della morte.
Il momento di unione è fugace e nel dialogo con l’amata il poeta la esorta a lasciarsi, a separarsi. La stagione delle passioni purtroppo non c’è più e quindi è meglio fuggire via da una vita arida e senza nessun “mordente passionale”.
L’autunno accompagna “simbolicamente” verso la fine della vita. Meglio vivere con i ricordi di ciò che fu da separati, che condividere il sentiero che porta verso la rovina.
La chiusura è davvero micidiale. L’ultimo saluto è un bacio e una lacrima che il poeta lascia cadere sulla fronte appoggiata nel suo petto dell’amata. Un momento di amore assoluto in cui l’addio è un saluto definitivo per i corpi, per fare in modo che le anime possano godere fino all’ultimo respiro di ciò che fu.
Non è nichilismo quello di William Butler Yeats ma amore assoluto, amore puro, il più alto stadio di ciò che significa amare. Non è un gesto egoistico, ma è un gesto d’amore che tende a non distruggere mai ciò che erano le passioni precedenti.
In realtà, l’autunno è il simbolo della fine di ogni rapporto
A leggere ancora più approfonditamente la poesia, in realtà la poesia di Yeats può essere interpretata anche non soltanto con il concetto di maturità, vecchiaia, fugacità della vita.
Il senso dell'”autunno” di William Butler Yeats può rappresentare anche la fugacità delle relazioni e dei rapporti, siano essi di amore o di amicizia.
Qualsiasi relazione o rapporto può conoscere “La caduta delle foglie” e l’arrivo del distruttivo autunno. E quando ciò si verifica la cosa migliore e più costruttiva da fare non è iniziare un cammino verso la distruzione assoluta di ciò che è stato.
Meglio, come dice la fine della poesia “lasciarsi” in modo tale da slavare ciò di buono c’è stato prima che il giallo delle foglie evidenziasse l’arrivo della fine.
Meglio abbracciarsi e salutarsi con un bacio senza aver timore di far scorrere le lacrime, sono la testimonianza che ancora un po’ di amore e di passione esiste ancora.
Ecco perché la poesia come genere è immortale e contiene significati così profondi che per la grandezza dei suoi autori riesce ad offrire i suoi frutti qualsiasi sia il contesto.