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“Il Giorno di Pioggia” (1841) di H. W. Longfellow, infallibile poesia per opporsi alla tristezza

Scopri come affrontare i giorni più bui e tristi grazie a "Il Giorno di Pioggia" la poesia di H.W. Longfellow per trovare di nuovo la speranza.

Il Giorno di Pioggia di Henry Wadsworth Longfellow è una poesia che mira a dare un senso di speranza anche nei momenti più difficili.

Anche se fuori è totalmente buio, ci vuole condividere il famoso poeta americano, dentro il cuore degli umani può vivere il fuoco che illumina le opportunità che può offrire la vita e il futuro.

Il Giorno di Pioggia fu pubblicata per la prima volta nella rivista letteraria britannica Bentley’s Miscellany nel dicembre 1841. Fu poi inserita da Henry Wadsworth Longfellow nel libro Ballads and other poems pubblicato a Cambridge, dall’editore John Owen nel 1842.

Ma leggiamo questa poesia sulla pioggia per cogliere la profonda bellezza dei versi di Henry Wadsworth Longfellow.

Il Giorno di Pioggia di Henry Wadsworth Longfellow

La giornata è fredda, e scura, e triste;
Piove, e il vento non è mai stanco;
La vite si aggrappa ancora al muro in rovina,
Ma ad ogni raffica le foglie morte cadono,
E i giorni sono scuri e cupi.

La mia vita è fredda e scura e triste;
Piove, e il vento non è mai stanco;
I miei pensieri si aggrappano ancora al passato in rovina,
Ma le speranze della gioventù scivolano nel nulla,
E i giorni sono scuri e cupi.

Stai tranquillo, cuore triste, e smetti di lamentarti;
Dietro le nuvole splende ancora il sole;
Il tuo destino è il destino comune di tutti,
In ogni vita deve cadere un po’ di pioggia,
Alcuni giorni devono essere bui e tristi.

 

The Rainy Day, Henry Wadsworth Longfellow

The day is cold, and dark, and dreary;
It rains, and the wind is never weary;
The vine still clings to the mouldering wall,
But at every gust the dead leaves fall,
And the day is dark and dreary.

My life is cold, and dark, and dreary;
It rains, and the wind is never weary;
My thoughts still cling to the mouldering Past,
But the hopes of youth fall thick in the blast,
And the days are dark and dreary.

Be still, sad heart! and cease repining;
Behind the clouds is the sun still shining;
Thy fate is the common fate of all,
Into each life some rain must fall,
Some days must be dark and dreary.

Dietro le nuvole splende sempre un po’ di sole

Il Giorno di Pioggia è una poesia di Henry Wadsworth Longfellow che, con estrema semplicità, ci trasmette con evidente malinconia, come anche nei momenti più bui, ci sarà spazio alla speranza.

C’è sempre una luce alla fine del tunnel, c’è sempre un raggio di sole che può filtrare dalle nuvole e indicarci che il dopo sarà sicuramente migliore. Longfellow ci propone una poesia riflessiva e malinconica che esplora i temi della solitudine, dell’influenza della natura sulle emozioni umane e del potere duraturo della speranza.

Attraverso le sue immagini vivide e il tono introspettivo, la poesia invita i lettori a contemplare l’impatto che “i giorni di pioggia” possono avere sullo spirito umano e, allo stesso tempo, motivarci a guardare ad un domani più positivo.

Nel contesto del suo periodo, la poesia riflette il sentimento prevalente del romanticismo, enfatizzando il potere delle emozioni e l’esperienza soggettiva dell’individuo. L’esplorazione della malinconia e la ricerca di conforto sono temi comuni nella letteratura romantica e The Rainy Day, questo il titolo originale della poesia, è un esempio tangibile di quel modo d’intendere la poesia.

La morte della giovane moglie Mary e l’incontro con la desiderata Fanny

La poesia va contestualizzata anche per la sofferenza interiore che colpì H.W. Longfellow dopo la morte della prima moglie Mary Storer Potter. I due si erano sposati nel 1831, ma la donna morì 4 anni dopo, per un aborto spontaneo mentre si trovavano a Rotterdam, nei Paesi Bassi, nel novembre 1835.

Soffrendo di dolore, Longfellow si immerse nello studio e trascorse l’inverno e la primavera successivi a Heidelberg perfezionando il suo tedesco. Qui incontrò la ricca famiglia Appleton, otto mesi dopo la morte di Mary e conobbe Fanny Appleton.

Lei era la figlia di Nathan Appleton, un ricco uomo d’affari e membro del Congresso americano,  e insieme alla sua famiglia stavano  trascorrendo l’estate in Svizzera. Fanny Appleton affascinò immediatamente Longfellow, la quale, però, non mostrò lo stesso interesse per lui.

Ma, il corteggiamento del poeta per la ragazza fu continuo fino al 1843, il momento in cui Longfellow ricevette una lettera da Fanny che accettava di sposarsi con lui. Dopo anni di corteggiamento, finalmente il cuore dell’autore tornava a splendere di nuovo.

La sofferenza fa parte della vita

La vita del poeta è naturalmente tormentata tra la fine della prima tragica storia d’amore e la mancata accettazione da parte della donna che diventò poi la sua seconda consorte.

Entrambe mancavano al poeta ed ecco che ogni giorno della sua vita si faceva sempre più buio. Longfellow viveva l’autunno nel suo cuore. Ogni giorno si faceva sempre più cupo. la luce del sole diventava sempre più rada.

Quella pioggia incessante e qul vento impetuoso dovettero stimolare la sua autorialità, e i versi della sua poesia divenne ro sempre più chiari e limpidi.

Nella prima strofa de Il Giorno di Pioggia il poeta americano inizia facendo uso di un verso che viene ripetuto più volte, almeno in parte.

Parla della giornata come “fredda, buia e tetra”. Queste parole sono usate quale metafora della sua vita. Nel suo cuore imperversa la solitudine e tutto ciò che incontra finisce per essere buio.

“Il vento non è mai stanco” usato dal poeta ci offre l’immagine esplicita del suo stato d’animo, tormentato in modo continuo dallo scorrere incessante del tempo. Non c’è luce o calore per migliorare l’umore della giornata.

Nel terzo verso offre un’immagine del suo essere, si rappresenta come “la vite che resiste all’arrivo del maltempo aggrappandosi al muro in rovina”, e ad ogni folata di quel veto impetuoso la resistenza del suo cuore si abbassa sempre di più e tutto appare sempre più buio.

Sì il poeta si rivede come “quel muro in rovina” e allo stesso tempo e qui emerge la prima reazione a quello stato d’abbandono, come “la vite che resta aggrappata al muro”, quindi che resiste a tutto ciò che lo circonda, malgrado quello stato d’animo lo distrugge, “le sue foglie cadono ad ogni folata”

Nella seconda strofa, la pioggia si fa persona e l’autore diventa esplicitamente il vero protagonista della poesia.

Come “il giorno piovoso” anche la “sua vita è fredda, buia e triste”. Il suo stato d’animo sembra essere immerso nella natura che lo circonda. Diventa un tutt’uno con quel cielo che guarda alla fredda stagione.

Ciò che lo tiene i piedi e lo fa resistere sono i ricordi di quel maledetto passato, anche se la speranza sembra affievolirsi ogni giorno di più pensando al tempo che fu.

L’accettazione della sofferenza è l’unico modo per resistere e sperare

Henry Wadsworth Longfellow nella terza e ultima strofa sembra invertire la tendenza al racconto di cosa sta vivendo. reagisce e condivide finalmente il suo opporsi a quello che sembra un tragico destino.

La reazione è chiara:

Stai tranquillo, cuore triste, e smetti di lamentarti;
Dietro le nuvole splende ancora il sole

È chiaro ciò che vuole trasmettere il poeta americano. Bisogna saper resistere, smettere di lamentarsi e resistere facendosi forza, cercando di rimanere tranquilli.

Longfellow, infatti, è convinto di non essere il solo a vivere quella sofferenza interiore,  “Il tuo destino è il destino comune di tutti”, e qua chiude con dei versi che sono diventati un punto di riferimento e sono condivisi in ogni parte del mondo,

In ogni vita deve cadere un po’ di pioggia,
Alcuni giorni devono essere bui e tristi.

È normale afferma il poeta che per apprezzare la gioia, la sofferenza diventa una parte essenziale. La pioggia è comune ad ogni vita, non è qualcosa che colpisce il singolo e come tale non bisogna sentirsi “Paperino” o “Fantozzi”, tutti vivono “la pioggia” nella loro vita e per tutti io “giorni possono essere bui e tristi”. Fa parte della vita.

Quindi, quando la tempesta sembra aver preso il sopravvento bisogna resistere, tirando fuori la tranquillità, la calma, l’attesa. Un raggio di sole riuscirà sempre ad attraversare ne cupi nubi e la tristezza potrà finalmente lasciare spazio alla gioia e alla felicità.

Sembra banale ciò che afferma Henry Wadsworth Longfellow, ma è la cosa più difficile da imparare.

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