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“Il figlio”, la poesia di Pablo Neruda sulla meraviglia di essere genitori

Nei versi di Pablo Neruda, tratti da "Il figlio" inserita nella raccolta "I versi del Capitano" del 1995, il figlio sembra una creatura degli elementi, uno spirito della natura che ha attraversato il mondo intero per arrivare ai suoi genitori.

Nei versi di Pablo Neruda, tratti da “Il figlio” inserita nella raccolta “I versi del Capitano” del 1995, il figlio sembra una creatura degli elementi, uno spirito della natura che ha attraversato il mondo intero per arrivare ai suoi genitori. Questi versi sono un’ottima dedica per il proprio figlio, per esternare il senso di meraviglia e gioia che la sua presenza ha portato nella nostra vita.

Il figlio

Sai da dove vieni?
โ€ฆvicino allโ€™acqua dโ€™inverno
io e lei sollevammo un rosso fuoco
consumandoci le labbra
baciandoci lโ€™anima,
gettando al fuoco tutto,
bruciandoci la vita.
Cosรฌ venisti al mondo.
Ma lei per vedermi
e per vederti un giorno
attraversรฒ i mari
ed io per abbracciare
il suo fianco sottile
tutta la terra percorsi,
con guerre e montagne,
con arene e spine.
Cosรฌ venisti al mondo.

Da tanti luoghi vieni,
dallโ€™acqua e dalla terra,
dal fuoco e dalla neve,
da cosรฌ lungi cammini
verso noi due,
dallโ€™amore che ci ha incatenati,
che vogliamo sapere
come sei, che ci dici,
perchรฉ tu sai di piรน
del mondo che ti demmo.
Come una gran tempesta
noi scuotemmo
lโ€™albero della vita
fino alle piรน occulte
fibre delle radici
ed ora appari
cantando nel fogliame,
sul piรน alto ramo
che con te raggiungemmo.

Versi dolci da dedicare a un figlio

I versi del Capitano, pubblicata in forma anonima a Napoli nel 1952, รจ una raccolta di Pablo Neruda in cui il poeta ripercorre diverse ideologie, creando un itinerario sia interiore che esteriore. Immaginate di tenere in braccio un neonato e di essere meravigliati dal mistero della vita. Mentre lo si culla con dolcezza, non possono non venire in mente versi piรน dolci da dedicare a un figlio o in generale a un pargolo rispetto a quelli di Pablo Neruda, da recitare con tono tenero e dolce.

 

 

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