I nonni, e piรน in generale gli anziani, costituiscono un tassello fondamentale per la nostra societร , anche se spesso ce ne dimentichiamo. In occasione della Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, istituita da Papa Francesco nel 2021, condividiamo “La nonna”, una toccante poesia in cui Giovanni Pascoli racconta il coraggio, l’importanza e il senso di abnegazione che caratterizza gli anziani, innamorati dei loro nipoti e pronti ad accudirli sempre, a dire sempre di sรฌ per il loro bene.
La Giornata mondiale dei nonni e degli anziani
Da non confondere con la Festa dei nonni, la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani รจ una ricorrenza fortemente voluta da Papa Francesco, che nel 2021 l’ha proposta per la prima volta. Pensata la quarta domenica di luglio in concomitanza con il 26 del mese, in cui si ricordano i Santi Gioacchino ed Anna, i genitori della Vergine, la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani nasce con l’intento di celebrare l’importanza delle vecchie generazioni per la nostra societร .
Ecco le parole con cui il pontefice ha introdotto la ricorrenza due anni fa:
โGli anziani ci ricordano che la vecchiaia รจ un dono e che i nonni sono lโanello di congiunzione tra le diverse generazioni per trasmettere ai giovani lโesperienza di vita e di fede. I nonni tante volte sono dimenticati, non dimentichiamo questa ricchezza, questo trasmettere le radici, e per questo ho deciso di istituire la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani che si terrร in tutta la Chiesa ogni anno la quarta domenica di luglio, in prossimitร della ricorrenza dei santi Gioacchino ed Anna, i nonni di Gesรน.
ร importante che i nonni incontrino i nipoti e i nipoti si incontrino con i nonni perchรฉ, come dice il profeta Gioele, i nonni davanti ai nipoti sogneranno, avranno lโillusione. E i giovani prendendo forza dai nonni andranno avanti, profetizzeranno”.
“La nonna” di Giovanni Pascoli
Tra tutti quei riccioli al vento,
tra tutti quei biondi corimbi,
sembrava, quel capo dโargento,
dicesse col tremito, bimbi,
sรฌโฆ piccoli, sรฌโฆE i bimbi cercavano in festa,
talora, con grido giulivo,
le tremule mani e la testa
che avevano solo di vivo
quel povero sรฌ.Sรฌ, solo; sรฌ, sempre, dal canto
del fuoco, dallโumile trono;
sรฌ, per ogni scoppio di pianto,
per ogni preghiera: perdono,
sรฌโฆ voglio, sรฌโฆ sรฌ!Sรฌ, pure al lettino del bimbo
malatoโฆ La Morte guardava,
la Morte presente in un nimboโฆ
La tremula testa dellโava
diceva sรฌ! sรฌ!Sรฌ, sempre; sรฌ, solo; le notti
lunghissime, altissime! Nera
moveva, ai lamenti interrotti,
la Morte da un angoloโฆ Cโera
quel tremulo sรฌ,
quel sรฌ, presso il lettoโฆ E sรฌ, prese
la nonna, la prese, lasciandole
vivere il bimbo. Si tese
quel capo in un brivido blando,
nellโultimo sรฌ.
Giovanni Pascoli
Giovanni Pascoliย nasce il 31 dicembre 1855 aย San Mauro di Romagna, da una famiglia agiata. Il padre, Ruggiero, รจ fattore presso una delle tenute dei principi di Torlonia. La famiglia รจ molto numerosa: Giovanni รจ, infatti, il quarto di dieci figli.
Lโinfanzia di Giovanni trascorre in modo abbastanza sereno fino al 10 agosto 1867, quando una tragedia colpisce la casa: mentre torna dal mercato di Cesena, il padre di Giovanni Pascoli viene ucciso da alcuni spari. Comincia cosรฌ un periodo di tristezza e difficoltร economiche, culminato con il trasferimento a San Mauro e poi a Rimini, dove il fratello maggiore di Giovanni ha trovato un ottimo lavoro.
Intanto, perรฒ, i lutti si susseguono rapidamente: nel 1868 muoiono la madre e la sorella maggiore, nel โ71 il fratello Luigi, nel โ76 Giacomo.
Sebbene in difficoltร economiche, Giovanni riesce a completare i suoi studi classici e ad iscriversi alla facoltร di lettere con una borsa di studi allโUniversitร di Bologna. Gli anni universitari sono un poโ turbolenti: il giovane partecipa a manifestazioni socialiste contro il governo e nel 1979 viene arrestato.
Ricostruire il nido
La permanenza per qualche mese in carcere segna il definitivo distacco dalla militanza politica. Da adesso, Giovanni Pascoli si dedica esclusivamente alla poesia e alla sua famiglia, in particolare alle due sorelle Ida e Mariรน, con cui vive a Massa dal 1884, per ricostruire il nido familiare distrutto dai lutti. Nel 1887 la famiglia si trasferisce a Livorno, dove Giovanni Pascoli ottiene lโincarico di insegnante.
Le nozze di Ida e un nuovo incarico, stavolta come insegnante allโUniversitร , stravolgono unโaltra volta la vita del poeta, che si trasferisce con Mariรน prima a Bologna e poi a Messina, dove ottiene lโincarico di professore di latino nellโateneo siciliano. Nel 1905, infine, viene nominato professore di letteratura italiana allโUniversitร di Pisa, sostituendo il suo stesso maestro, Giosuรจ Carducci.
Gli ultimi anni sono per Pascoli anni schivi e impegnati soprattutto nella scrittura. ร ormai un poeta noto agli italiani. Scrive discorsi pubblici e e componimenti patriottici. Muore il 6 aprile 1912 a causa di un tumore allo stomaco.