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Gabbiani, la poesia come metafora sull’importanza della libertà

Questa poesia descrive l’importanza della libertà, come quella di un gabbiano nel cielo. Analizziamo il componimento di Vincenzo Cardarelli.

La libertà in versi. Vincenzo Cardarelli è stato un poeta meno noto al grande pubblico, ma che ha avuto un grande rilievo nella ridefinizione della poesia del ‘900. In questi versi il poeta racconta l’ansia della sua vita, il suo vagare alla ricerca di una serenità mai raggiunta. Una poesia per riflettere sul concetto di libertà e fusione con la natura.

La vita come burrasca

La poesia pone in rilievo una perfetta sintonia tra un elemento della natura, i gabbiani, e l’inte- riorità del poeta. In particolare, come quei volatili, simbolo di libertà, così pure il poeta non si rasserena mai nella pace di una casa e con essi condivide altre abitudini: l’amore per la grande quiete marina, il gusto di sfiorare la vita fugacemente, così come essi sfiorano l’acqua per procurarsi il cibo. Ma che cosa può voler significare il poeta con l’espressione perpetuo volo? Allude al suo essere in costante movimento, al non trovare mai una soluzione appagante per la sua vita? Alla sua arte, rivisitata nel tempo? Non ci sono risposte sicure, ma si può partire da qui per riflettere sulla fugacità di molti aspetti della nostra vita. Il messaggio che il poeta sembra comunicarci è quello di chi vorrebbe vivere con serenità il proprio cammino: come forse anch’essi amo la quiete. Ma la conclusione nega decisamente questa sua aspirazione: il mio destino è vivere / balenando in burrasca. La forza misteriosa del destino vince quindi quelli che sono i suoi desideri di pace, proponendo una nuova metafora: la vita come burrasca.

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Chi era Vincenzo Cardarelli

Cardarelli è passato alla storia della letteratura italiana come uno scrittore ricercato e un raffinato poeta, appassionato sostenitore dei classici, in particolare di Giacomo Leopardi, che fu per lui un modello da imitare sia sul piano dello stile sia su quello morale.
Collaborò a riviste importanti, come La Voce e Il Marzocco, e fu tra i fondatori de La Ronda nel 1919, una rivista che mirava a restituire dignità classica alla letteratura.
La lirica di Cardarelli prese ugualmente le distanze dagli Ermetici, che esaltavano la poesia pura fondata su illuminazioni improvvise e rivelatrici. La sua poesia procede con andamento riflessivo, meditato e discorsivo.

La poesia sulla libertà

Non so dove i gabbiani abbiano il nido, ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
5 La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete, la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
10 balenando in burrasca.

 

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