Sei qui: Home » Poesie » Dicembre, la poesia di Carola Prosperi che celebra l’ultimo mese dell’anno

Dicembre, la poesia di Carola Prosperi che celebra l’ultimo mese dell’anno

Scopri la bellezza di dicembre attraverso la poesia di Carola Prosperi. Un omaggio al dodicesimo mese dell'anno che ti incanterà.

Il mese di Dicembre è il mese che chiude l’anno. Un mese che annuncia l’arrivo dell’Inverno e che saluta le foglie cadenti autunnali.

Le poesie per i più piccoli, le filastrocche hanno il dono con la loro sintesi e la loro semplicità di saper raccontare ciò che accade. 

È’ il caso di Dicembre di Carola Prosperi, che riesce a donarci in pochi versi una rappresentazione figurata della sensazione che offre l’ultimo mese dell’anno. 

In questa filastrocca non sono presenti i colori e il calore tipici del Natale, ma vive nelle parole della scrittrice torinese l’arrivo del freddo con tutto ciò che comporta. 

Sono vivide le sensazioni climatiche che annunciano il superamento dell’autunno, con un movimento dinamico di passaggio da novembre, mese per eccellenza autunnale, a dicembre, il mese con meno luce e con il primo credo intenso.

Carola Prosperi è stata scrittrice e giornalista, con un’esperienza di maestra di scuola elementare, vissuta dal 1883 al 1981, la quale ci ha lasciato un bagaglio di 2800 novelle e 35 romanzi pubblicati.

Carola Prosperi conobbe il successo con La paura di amare (Torino, Lattes, 1910) romanzo sull’infelicità femminile nei matrimoni senza amore.

Anche il successivo romanzo La nemica dei sogni (Milano, Treves, 1914) e la raccolta di novelle La felicità in gabbia (1922) furono molto apprezzati. Il tema era sempre la vita coniugale.

Dicembre di Carola Prosperi

Va novembre,
vien dicembre.
Ciel nebbioso
suol fangoso…
Sopra i rami brulli e tetri
soffia il vento e batte ai vetri,
mentre il passero sul tetto,
trema al vento, poveretto.

L’ultimo mese dell’anno

Dicembre è un mese ricco di avvenimenti: si dice arrivederci all’autunno per dare il benvenuto all’inverno, si saluta l’anno vecchio per dare il benvenuto al nuovo.

Dicembre è il mese della montagna, della neve, dei mercatini di Natale. Ma dicembre è anche il mese del freddo, della nebbia, del vento che soffia e “batte ai vetri”.

La poesia di Carola Prosperi dedicata a questo particolare mese contiene un susseguirsi di brevi  espressioni che offrono un’immagine viva dell’inverno.

Non appaiono i riferimenti alla festa, ma la scrittrice ci ha voluto donare un altro racconto del più classico dicembre.

Per Carola Prosperi, l’ultimo mese dell’anno è rappresentato da “il passero sul tetto…trema al vento poveretto” una metafora che indica il nostro essere inermi di fronte alle intemperie invernali.

© Riproduzione Riservata