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“Crepuscolo”, la poesia di Heinrich Heine per il tramonto

“Crepuscolo” è una bellissima poesia dell’autore tedesco Heinrich Heine sul momento più bello della giornata, il tramonto

Questa sera vogliamo proporvi “Crepuscolo”, un bellissimo componimento del poeta tedesco Heinrich Heine che racconta la meraviglia del momento più bello della giornata, ovvero il tramonto. Componimento che possiamo trovare nella raccolta “Poesie”.

“Crepuscolo”

Sulla pallida spiaggia giacevo,
solitario dai tristi pensieri.
Declinava al tramonto nel mare
il sole, gettando sull’acqua
vivi sprazzi di porpora ardente;
ed i candidi flutti lontani,
sospinti dall’alta marea,
venivan spumando frusciando
più presso, più presso…
Uno strano gridare, un brusìo
e sibili e murmuri e risa,
un sospirare, un ronzare:
e, frammezzo, un sommesso cantare
di cune dondoleggiate.
Riudir mi parea le obliate
leggende, le fiabe soavi
di tempi remoti, che bimbo
mi seppi dai bimbi d’accanto,
allor che nei vesperi estivi
ci acquattavam sui gradini
dinanzi alla porta di casa
per cinguettarci sommessi
le storie, coi piccoli cuori
protesi in ascolto, con gli occhi
astuti di curiosità,
mentre le bimbe più grandi,
dalle finestre di fronte,
tra vasi olezzanti di fiori
sporgevano i volti di rosa
ridenti alla luce lunare.

La magia del tramonto

La poesia “Crepuscolo” di Heinrich Heine è un’ode al momento più bello della giornata. Il tramonto, racconta Heine, si tuffa nel mare e il sole tinge l’acqua di diversi colori regalando un caleidoscopio rovente agli occhi di chi sta sulla spiaggia. Il rumore delle onde culla i pensieri del poeta che si trova sulla spiaggia preso dalla tristezza. Sembra di sentir risuonare filastrocche e canzoni e risate. Così in “Crepuscolo” il poeta torna indietro nel tempo, viaggia nella sua memoria e torna bambino, a quando la sera con gli altri ragazzini del quartiere si preparavano alla messa vespertina. Ecco cos’è il tramonto, un arco di tempo, magico all’interno della giornata, capace di riempire l’animo di gioia e speranza.

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Heinrich Heine

Heinrich Heine nasce il 13 Dicembre 1797 a Dusseldorf da una stimata famiglia di commercianti. La scuola è per lui un supplizio. Nel 1816 arriva il primo amore: la bionda figlia del presidente della corte d’appello di Dusseldorf che conosce all’accademia letteraria di fine anno. Terminato il liceo, Heinrich rimane a lungo indeciso sulla scelta della facoltà universitaria. Il padre lo invia allora a Francoforte, con lo scopo di fare pratica presso il banchiere Rindskopf. Nel 1819 si immatricola all’Università di Bonne e si trasferisce poi a si iscrive a Berlino. Qui segue i corsi filosofici di Hegel e diventa il “poeta prediletto” della intellighentia germanica. Nel 1848 si trova coinvolto nella rivoluzione di Parigi. Muore nel 1856.

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