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“A mia madre”, la poesia di Edmondo De Amicis che celebra la mamma

Il 14 maggio si celebra la Festa della Mamma. Per l’occasione, vi proponiamo “A mia madre”, una dolce poesia che celebra la figura materna.

Il 14 maggio si festeggia una delle persone più importanti della nostra vita: la mamma, colei che ci ha tenuto con sé per nove mesi e accudito sin dal primo istante di vita con amore e pazienza. Per l’occasione, condividiamo con voi “A mia madre”, una poesia scritta da Edmondo De Amicis che in sole quattro strofe esprime la stima e l’affetto smisurato che prova un figlio nei confronti della madre. Un vero e proprio inno alla maternità.

A mia madre, la poesia di De Amicis dedicato alla mamma

Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant’anni e più la guardo
e più mi sembra bella.

Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.

Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d’Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei…
dal sacrificio mio ringiovanita!

Parole per esprimere l’amore verso la madre

La poesia A mia madre di De Amicis è una dolce poesia dedicata alla mamma; per un figlio il passar del tempo non cancella la bellezza e l’amore verso la persona che ci ha dato la vita. In una vita quanti dolci gesti di nostramadre notiamo che porteremo sempre nel nostro cuore. Non sempre, però, si trovano i termini adatti per manifestare quello che sentiamo dentro; per questo, poesie come quella di Edmondo De Amicis ci vengono in aiuto per comunicare alla propria mamma tutto l’amore che nutriamo verso di lei, ogni giorno dell’anno, non solo durante la Festa della Mamma.

Edmondo De Amicis

Edmondo De Amicis nacque a Oneglia, in Liguria, nel 1846. Terminati gli studi, intraprese la carriera militare come uffi ciale all’Accademia di Modena e partecipò alla Terza guerra d’indipendenza (1866). Inviato a Firenze come collaboratore della rivista “L’Italia militare”, conquistò una buona fama come giornalista. Nel 1871 lasciò l’esercito e si trasferì a Torino. Dopo la sua adesione al socialismo, nel 1891, accentuò l’impegno sociale, come emerge dalle sue opere di narrativa. Morì a Bordighera nel 1908.

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