Il 10 agosto le lacrime di San Lorenzo
Il 10 agosto 1867, l’assassinio del padre di Giovanni Pascoli
L’assassinio del padre ha per Giovanni Pascoli degli effetti devastanti. Ma, la rabbia del poeta è segnata dalla profonda ingiustizia subita.
Sulle circostanze del delitto non si fece mai chiarezza, nonostante si tennero tre processi e nonostante la famiglia nutrisse dei sospetti, come emerga da un’altra poesia di Pascoli, “La cavalla storna”.
Probabilmente il mandante del delitto fu Pietro Cacciaguerra, contrabbandiere che forse voleva prendere il posto di Ruggero Pascoli come amministratore della tenuta La Torre della famiglia dei principi Torlonia.
A questo tragico avvenimento, cui seguirono la morte della madre e quella di diversi fratelli e sorelle di Pascoli, fa riferimento la poesia X agosto.
Ma anche se la morte è il tema che domina il componimento, come sempre si avverte nei versi del poeta un’infinita dolcezza, la musica di nenie antiche che cullavano nell’infanzia.
Una melodia che affascina e commuove nel giorno dei desideri per eccellenza, il giorno di San Lorenzo. Tra i tanti che esprimeremo, ci sarà senz’altro quello che il poeta e suo padre possano essersi finalmente rincontrati.

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X agosto, Giovanni Pascoli
San Lorenzo, io lo so perché tantodi stelle per l’aria tranquillaarde e cade, perché si gran piantonel concavo cielo sfavilla.Ritornava una rondine al tetto:l’uccisero: cadde tra i spini;ella aveva nel becco un insetto:la cena dei suoi rondinini.Ora è là, come in croce, che tendequel verme a quel cielo lontano;e il suo nido è nell’ombra, che attende,che pigola sempre più piano.Anche un uomo tornava al suo nido:l’uccisero: disse: Perdono;e restò negli aperti occhi un grido:portava due bambole in dono.Ora là, nella casa romita,lo aspettano, aspettano in vano:egli immobile, attonito, additale bambole al cielo lontano.E tu, Cielo, dall’alto dei mondisereni, infinito, immortale,oh! d’un pianto di stelle lo inondiquest’atomo opaco del Male!