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Primavalle, Fondazione Einaudi regala libri al bambino e un benefattore pagherà la sua retta scolastica

Sgomberi di Primavale, la onlus Fondazione Einaudi ha donato libri a Rayane e un donatore anonimo pagherà la sua retta scolastica

MILANO – La foto di Rayane, “il bambino con i libri” sgomberato dalla polizia il 15 luglio dalla sua casa di Primavalle, ha smosso molte coscienze. Fondazione Einaudi, infatti, ha donato dieci libri al ragazzino di undici anni, e uno sconosciuto donatore si è offerto di pagare la sua retta scolastica.

Rayane, il bambino con i libri

Lo scatto di Cecilia Fabiano (LaPresse) ritrae il piccolo Rayane mentre esce dalla porta di casa sua, scortato da un poliziotto, con in braccio una pila di libri. Probabilmente i suoi beni più preziosi. La madre Fatima ha raccontato a Open la brutalità dello sgombero militarizzato:  «Sembrava una guerra contro famiglie e bambini. Neanche contro i mafiosi ho visto così tanta polizia».

Prima di abbandonare per sempre casa sua, Rayane ha preso su quello che aveva di più caro: i suoi libri scolastici, e qualche libro antico, perché il papà è un venditore di antichità a Porta Portese. Nello sgombero hanno perso quasi tutto, anche la loro gattina. Ora Rayane e la sua famiglia sono stati trasferiti in una stanza (senza cucina) a Tor Vergata, in una casa famiglia con mensa comune.

Le donazioni di Fondazione Einaudi e il messaggio anonimo

Continuerò a studiare, ha dichiarato Rayane ai giornali. E la tenacia con cui questo ragazzino ha espresso il desiderio di poter continuare la sua istruzione ha suscitato un movimento di opinione pubblica. La onlus Fondazione Einaudi, per prima, ha deciso di donare a Rayane dieci libri nuovi, “che lo aiuteranno a proseguire il suo percorso scolastico”.

Sempre la Fondazione Einaudi ha rivelato di essere stata raggiunta da un messaggio anonimo che recita: «Metto a disposizione personalmente la retta di un anno della scuola o del convitto che potesse frequentare per studiare, a condizione unica del mio totale anonimato. Ritenetemi a disposizione».

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