MILANO – Buon cibo, mare cristallino, tracce di Magna Grecia, la pizzica, paesaggi brulli e quasi commoventi: la Puglia è tutto questo e molto altro. Non si può descrivere in poche parole, perché la sua bellezza è talmente vasta e ricca da essere difficile da definire. Così la pensa Sebastian Modak, il giornalista del New York Times che quest’anno ha passato la sua estate viaggiando e perdendosi tra le terre pugliesi, rimanendone davvero estasiato. Il New York Times ha inserito la Puglia nella lista dei 52 posti da visitare.
Da Bari a Lecce, le bellezze della Puglia
Il viaggio di Sebastian Modak parte da Bari, una città calda e assolata, bellissima per dirigersi poi verso Lecce. Agli occhi del giornalista Lecce è un “capolavoro del Barocco, fatta di calcare color crema”. Spostandosi a Martina Franca, cambia ancora paesaggio e si trova dunque in una cittadina su una collina immersa da vigneti e da alberi di ulivi.
Della Puglia non apprezza soltanto il paesaggio e i beni culturali, ma anche il cibo. Piatti preferiti? Beh orecchiette alle cime di rapa, fave e cicoria e il capocollo.
Sebastian prosegue il suo viaggio in Puglia e giunge a Polignano a mare, che però lo delude: troppo turistico e troppo affollato. Molto meglio San Vito.
E di Alberobello che ne pensa? “Sembra di essere in un film fantasy”. Il giornalista del New York Times rimane profondamente suggestionato dalla particolarità e originalità di queste costruzioni.
Una terra indefinibile e irriducibile
Insomma, c’è poco da dire. La Puglia non è una terra da cartolina, e tanto meno da slogan accattivante. La Puglia è un viaggio, e scoprendola si capisce che la sua ricchezza e la sua complessità non possono essere ridotte a poche parole. La Puglia ha tanta storia, tanta archeologia, moltissimi sapori e attraversandola da nord a sud ci si imbatte in tante diversità. Una terra indefinibile e irriducibile.
LEGGI ANCHE: Viaggio nella Sicilia di Camilleri, tutti i luoghi del commissario Montalbano