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Si pronuncia Ucràina o Ucraìna? Risponde la Crusca

Si pronuncia Ucràina o Ucraìna? Molti si sono posti questa domanda: sul quesito si è pronunciata anche l'Accademia della Crusca.

Si pronuncia Ucràina o Ucraìna? Molti si pongono questa domanda, specie dopo la grave crisi nei rapporti di questo Stato con la Russia che ha portato all’invasione russa in terra ucraina. Sul quesito si è pronunciata anche l’Accademia della Crusca, confermando che entrambe le pronunce, Ucràina o Ucraìna, sono giuste, anche se la più corretta sarebbe quella con l’accento sulla “i”. Ma vediamo come gli accademici hanno motivato ciò. 

E' più giusto scrivere Kiev o Kyjiv/Kyïv? La risposta della Crusca

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In questi giorni abbiamo notato il nome della capitale ucraina scritta in modi diversi: Kiev, ma anche Kyjiv e addirittura Kyev. Scopriamo quale sia la forma più corretta e perché secondo la Crusca.

Si pronuncia Ucràina o Ucraìna?

Si pronuncia Ucràina o Ucraìna? L’analisi da parte dell’Accademia della crusca è di Vittorio Coletti, con la collaborazione della musicologa Elisabetta Fava, studiosa di opera russa. Per quanto riguarda i due nomi (e aggettivi) Ucràina o Ucraìna, va detto subito che oggi sono accettabili entrambe le pronunce, anche se la più corretta, a rigore, sarebbe quella in passato spesso ritenuta sbagliata, cioè quella con l’accento sulla i. Vari dizionari italiani hanno pensato che le due pronunce derivassero dalla diversa accentazione del nome a seconda che fosse pronunciato (con accento sulla i) in ucraino o (con accento sulla a) in russo, le due lingue più diffuse in quella regione. In realtà oggi si dice Ucraìna, ucraìno (Ukraìna, ukraìnskij) tanto in russo quanto in ucraino. Tuttavia anche in alcuni forum russi attuali si leggono interventi di lettori che chiedono chiarimenti sulla pronuncia, dato che qualche volta succede persino nei loro telegiornali di sentire l’accento sulla a. Il Dizionario degli accenti russi (Slovar’ udarenii russkogo jazyka), che ammette come pronuncia corretta dell’aggettivo solo ukraìnskij, aggiunge questa precisazione: «l’accentazione ukràjnskij (dall’antiquato Ukràina), che si incontra non solo in poesia, ma anche nella conversazione comune, corrisponde alla prassi antica».

I precedenti in poesia

La pronuncia Ukràina, ukràinskij, considerata sbagliata da tutti i dizionari russi a partire dagli anni Cinquanta del Novecento ma ritenuta corretta o unica da quelli più antichi, ha in effetti illustri precedenti letterari, in particolare in poesia: primo fra tutti quello di Puškin, che nel poema Poltava usa ripetutamente la grafia Украйна (Ukràjna), in cui l’uso della i breve (й) esclude di per sé l’accento sulla i e lo sposta sulla a. Il compositore Rodion Ščedrin, musicando all’inizio degli anni Cinquanta del Novecento alcuni versi proprio della Poltava (“Ticha ukràjnskaja noč”), seguì naturalmente l’accentazione voluta da Puškin, che quindi continua a essere presente nell’orecchio dei russi.Oltre a Puškin, (1936) anche Mandelštam, sempre in poesia, pone l’accento sulla a. Curioso il caso di Taràs Grigòrevič Šcevčenko, poeta del primo Ottocento, nato in Ucraina, ma vissuto poi in Russia, a San Pietroburgo (1814-1861), che usa, scrivendo in russo, la lezione con l’accento sulla a.

Alcune osservazioni storiche

L’autorevolezza di queste occorrenze e il fatto che si tratti di poeti che continuano a essere letti e studiati determina ancora oggi oscillazioni di accento in russo, documentate per altro nelle cronache storiche fin dal Seicento e causate anche da un’etimologia molto discussa: la parola ucraina (in cui è controversa persino l’origine della u iniziale, in alcune fonti data infatti come o) contiene secondo alcuni il ceppo krài, limite, bordo, confine, secondo altri il ceppo granìčnij, di confine. C’è chi sostiene che il primo a chiamare Ucràina l’Ucraìna sia stato il re polacco Stefano Batorij, ma oggi anche in polacco l’accento cade sulla i.

Bisogna osservare che, prima del Seicento, il termine ‘ucraina’ non si riferiva specificamente alla regione che noi oggi chiamiamo così, ma a qualsiasi territorio di confine. Sul vocabolario di Vladimir Dal’ (Tolkovkij slovar’ zhibogo velikorusskogo jasyka, 1882) si ammette per il toponimo solo l’accento sulla a, ma l’unico aggettivo che riporta non è ukraìnskij, ma ukràjnyj, sempre col significato di dal’nyj (lontano), pogranìčnij (sul confine). Invece il recente Fasmer (Max Fasmer, Etimologičeskij slovar’ russkogo jazyka, Moskva 2004, vol. 4, lemma Ukraìna) accetta solo l’accento sulla i, ma riporta anche alcune espressioni antiche in cui si usava l’accento sulla a e divide l’etimo di ukràjnyj, che deriverebbe da y kràje, presso il confine, sul bordo, dai posteriori ukraìnez (abitante dell’Ucraina) e ukraìnskij (relativo all’Ucraina), «inizialmente riferito ai soli abitanti dell’Ucraina orientale, poi diffuso su tutto il territorio (dell’attuale Ucraina)».

Tutto ciò basta per comprendere e tollerare le ragioni dell’oscillazione d’accento nella pronuncia italiana della parola in questione, oscillazione che si riscontra oltretutto anche in qualche altra lingua europea. Ma, a rigore, dato che nell’uso moderno le lingue slave, russo incluso, accreditano ormai come unica pronuncia corretta quella accentata sulla i sarebbe meglio dire Ucraìna/ucraìno.

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