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Perché si dice “restare di sasso”

Prosegue il viaggio allo scoperta delle curiosità legate all'origine delle parole e dei modi dire. Oggi analizziamo l'espressione "restare di sasso"

“Restare di sasso” è un’espressione che usiamo spesso per indicare quando ci sentiamo sorpresi, senza parole…di sasso appunto. Quanti di voi conoscono davvero il significato e la storia di questo particolare modo di dire? Scopriamolo insieme.

"Perché diciamo così", il libro sul significato e origine dei modi di dire

“Perché diciamo così”, il libro sull’origine e sul significato dei modi di dire

Scopri perché utilizzi le frasi fatte, grazie al libro di Saro Trovato, fondatore di Libreriamo, in cui 300 modi di dire non avranno segreti

Restare di sasso

Restare di sasso, lo sanno in molti, significa rimanere sbalordito, stupito, oltre che sorpreso nel vedere o nel venire a conoscenza di qualcosa (per lo più spiacevole) e non sapere o poter reagire. Per la spiegazione di questo modo di dire occorre prenderne in considerazione altri due, di cui uno li spiega tutti perché sono concatenati tra loro: restare di sale e restare come la moglie di Lot (quest’ultimo, per la verità, è poco adoperato e, di conseguenza, non molto conosciuto).

Il sale, dunque, non è un sasso? La “moglie di Lot” li spiega tutti. Quest’espressione è tratta dalla Genesi: «Allora il Signore fece piovere sopra Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco (…) e distrusse quelle città e tutta la pianura (…). Ora la moglie di Lot si voltò indietro a guardare e diventò una statua di sale (XIX, 24—26)».

Perché diciamo così

Questa e altre espressioni idiomatiche sono protagoniste all’interno del libro “Perché diciamo così” (Newton Compton), opera scritta dal fondatore di Libreriamo Saro Trovato contenente ben 300 modi di dire catalogati per argomento, origine, storia, tema con un indice alfabetico per aiutare il lettore nella variegata e numerosa spiegazione delle frasi fatte. Un lavoro di ricerca per offrire al lettore un “dizionario” per un uso più consapevole e corretto del linguaggio. Un “libro di società” perché permette di essere condiviso e di “giocare” da soli o in compagnia alla scoperta dell’origine e dell’uso corretto dei modi di dire che tutti i giorni utilizziamo. Un volume leggero che vuole sottolineare l’importanza delle espressioni idiomatiche. Molte di esse sono cadute nel dimenticatoio a causa del sempre più frequente utilizzo di espressioni straniere e anglicismi. 

 

  

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