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Perché si dice…”Essere un asino risalito” ?

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle origini storiche e gli aneddoti che si celano dietro le espressioni che usiamo quotidianamente durante la vita di tutti i giorni. Oggi vi spiego l’origine e il significato dell’espressione “Essere un asino risalito“.

L’espressione che avete appena letto – siamo quasi certi – è sconosciuta ai piú, anche se molti amici blogghisti – nel corso della loro vita – hanno avuto modo (e lo vedranno) di conoscere parecchi di questi ‘asini’. La locuzione, dunque, si riferisce a persone di bassa cultura e di infimo ceto sociale, che essendo riuscite a salire i gradini della cosí detta società civile esibiscono atteggiamenti arroganti, sprezzanti, pacchiani e via dicendo: un asino, si sa, anche se “risalisce” resta sempre tale.

Allora, amici, abbiamo indovinato? Tornate indietro nel tempo e vedrete in quanti ‘asini risaliti’ vi siete imbattuti, specialmente durante la vostra vita lavorativa.

Le aziende, gli uffici, pullulano di questi asini. E, a nostro avviso, non c’è peggior persona di “un asino risalito”. Con significato affine si adopera anche l’espressione essere un asino battezzato, riferita, appunto, a una persona ignorante, presuntuosa e testarda oltre che villana, che si distingue dall’asino solo perché, presumibilmente, ha ricevuto il… battesimo.

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