Ci sono parole entrate nel nostro vocabolario o “in attesa di canonizzazione” che caratterizzano il linguaggio giovanile, o slang, che non tutti però riescono a cogliere.
Si tratta di parole inglesi che caratterizzano il linguaggio della cosiddetta Gen Z, la generazione dei nativi digitali, ovvero i nati tra il 1997 e il 2012, e che molto spesso i più adulti non riescono a decifrare e contestualizzare nel giusto modo.
Le 11 parole inglesi entrate nello slang giovanile e nel linguaggio quotidiano
Molte di queste parole sono state analizzate da Massimo Roscia, insegnante e scrittore, il quale dal suo libro “Boomerario”, un volume utile per esplorare in maniera allegra e scanzonata il gergo giovanile dei ragazzi e per rendere ancora più chiaro il significato autentico che i giovani attribuiscono a queste misteriose parole.
Da bomber a cringe: scopri le parole inglesi entrate nel linguaggio quotidiano e protagoniste dello slang giovanile.
Bomber
La parola bomber si utilizza solitamente in ambito calcistico per indicare un calciatore che segna tanto gol e trascina la sua squadra. Nel linguaggio giovanile, questo termine viene utilizzato con significati diversi a seconda del contesto. Si utilizza, infatti, la parola bomber per indicare una persona sicura di sé, che ha avuto successo con le donne, dalla grande personalità.
Ma la parola bomber può essere utilizzata anche in modo caricaturistico, per rivolgersi con ironia e sarcasmo verso qualcuno che si comporta in maniera goffa o che si è reso protagonista di episodi comici.
Boomer
“Boomer” è un neologismo inglese che in italiano si usa per indicare i Baby Boomers, ovvero le persone nate tra il 1946 e il 1964. Questo termine deriva dalla parola inglese “baby boom”, che indica il periodo di forte incremento demografico avvenuto in diversi paesi occidentali dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Si utilizza la parola “boomer” per riferirsi a chi appartiene a questa generazione specifica, spesso in modo scherzoso o critico, per indicare un atteggiamento considerato “vecchio” o “superato”.
Bro
Si tratta di una parola proveniente dalla lingua del rap, dove si intende con fratello non il legame parentale, ma una formula estesa di amico, persona con cui si condivide stile, idee musicali e modi di vita. Dal mondo del rap la parola bro, usato anche come semplice allocutivo generico, viene ripresa anche nel linguaggio giovanile, in alternativa all’italiano fra’ o frate’.
Chad
“Parente lontano” del Bomber, il Chad è solitamente una persona dalla presenza fisica attraente, palestrato, con un’alta autostima, un comportamento sicuro di sé e una forte abilità di stringere relazioni. Solitamente si definisce come “chad” o “gigachad” per amplificarne le caratteristiche, una persona popolare e di successo, con una grande fiducia in se stessa e una capacità naturale di attrarre gli altri.
Chill
“Chill” è molto più di uno slang: rappresenta una filosofia di vita, un invito a rilassarsi e a prendere le cose con calma, a non farsi prendere dalla frenesia e dallo stress. Corrispondente allo “scialla” italiano, una persona chill è colei che tende a disinteressarsi delle piccole cose ed è capace di godersi la vita senza troppe complicazioni.
Creepy
Se vi hanno definito usando questo termine dello slang, non vi hanno di certo fatto un complimento: ci si riferisce a cose o persone utilizzando la parola creepy per indicare qualcosa (o qualcuno) di Inquietante, raccapricciante, spaventoso, strano, sgradevole alla vista.
Cringe
Termine che ha scomodato addirittura gli accademici della Crusca per analizzarla, la parola cringe significa “imbarazzante, detto di scene e comportamenti altrui che suscitano imbarazzo e disagio in chi le osserva”. Se ne hanno i “primi segnali” di utilizzo nel 2012. La parola deriva dall’inglese to cringe, nei significati di “rannicchiarsi o contrarre i muscoli involontariamente come per il freddo o per il dolore”, “indietreggiare per il disgusto”, “provare imbarazzo e vergogna per qualcosa”. Italianizzata, la parola si trasforma in aggettivo superlativo “cringissimo”, in verbo “cringiare” e in sostantivo “cringiata”.
Foodie
Si definisce “foodie” una persona appassionata a tutti gli aspetti che riguardano il cibo, come la preparazione, la presentazione, la consumazione e l’aspetto conviviale. Sinonimo di bongustaio, si tratta di un prestito non adattato che deriva dall’inglese foodie (formato da food “cibo” e dal suffisso “-ie”).
Hater
Parola purtroppo estremamente diffusa, viene usata per definire tutti coloro che utilizzano internet e i social network per esprimere cattiverie nei confronti di una persona o di una realtà, incitando spesso all’odio rivolgendosi a qualcuno o qualcosa. Spesso, è un atteggiamento proveniente dal bisogno di notorietà e sentirsi al centro dell’attenzione.
Swag
Sinonimo di “cool” e trendy”, la parola swag viena usata, come sostantivo e aggettivo, in riferimento ad una persona alla moda, oppure per indicare un capo di abbigliamento o un accessorio che ha stile, alla moda. Ci si riferisce con la parola swag anche ad un atteggiamento molto stiloso. Non ha nulla a che fare con la parola swag che in inglese significa malloppo: si tratta di un acronimo proveniente dal mondo del marketing che sta per “Stuff We All Get” o “Souvenir, Wearables, And Gifts”.
Woke
Woke” è un termine originariamente della comunità afroamericana, che significa “sveglio” e indica la consapevolezza delle ingiustizie sociali e razziali. Negli ultimi anni, il significato si è allargato a includere una più ampia consapevolezza delle disuguaglianze, come il sessismo e la negazione dei diritti LGBTQ+.
Oggi questa parola viene utilizzata in generale per definire coloro che hanno una visione progressista e tendono a portare avanti battaglie legate ai diritti civili.