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Non solo plexiglas: tutti i marchi e prodotti diventati parole di uso comune

Si chiama in marketing "volgarizzazione dei marchi" il fenomeno in cui il nome commerciale di prodotto si trasforma in nome comune. Di seguito alcuni esempi

Quando un prodotto e un marchio sono così diffusi da formare neologismi e diventare parole di uso comune. Ha suscitato dibattito e curiosità il botta e risposta tra il ministro Azzolina e Salvini in merito alla corretta dicitura “plexiglass” o “plexiglas” per indicare il materiale in plastica utilizzato oggi come misura di distanziamento fisico per realizzare barriere trasparenti in spazi chiusi. La parola plexiglas è un marchio registrato in Germania nel 1933 e diventato di utilizzo comune per definire i prodotti realizzati con la materia plastica del polimetalcrilato.

La volgarizzazione dei marchi

Non solo plexiglas: sono diversi i marchi registrati o i prodotti trasformati in nome comune per identificare un sostantivo o un’intera categoria. A livello di marketing questo fenomeno si chiama “volgarizzazione dei marchi” e consiste quando il marchionimo, cioè il nome commerciale di un prodotto, si trasforma in nome comune. Di seguito alcuni esempi.

Barbie: Barbie è una linea di fashion doll commercializzata dalla Mattel a partire dal 9 marzo 1959. Si tratta della bambola più venduta al mondo ed elemento di punta della sua casa di produzione. Oggi la parola Barbie viene utilizzata per indicare il concetto di bambola in generale o, come segnala la Treccani, in senso figurativo per indicare “ragazza o donna truccata e dall’acconciatura molto curata ma di bellezza un po’ artefatta.”

Biro: la Biro è un prodotto per scrivere su carta che rilascia inchiostro da un serbatoio interno attraverso l’azione di rotolamento di una sfera metallica a contatto con la carta. Esso prende il nome dal suo inventore, l’ungherese László Bíró. L’innovazione di Bíró fu la combinazione di un inchiostro ad alta viscosità con un meccanismo a sfera. Essi agivano in modo da evitare che l’inchiostro si asciugasse all’interno del serbatoio, consentendo così un flusso più controllato. Bíró il 15 giugno 1938 depositò in Gran Bretagna un brevetto della sua penna. Il nome biro oggi indica comunemente qualsiasi penna a sfera.

Borotalco: Borotalco è il nome attribuito ad un prodotto per la cura della pelle creato nel 1874 dal farmacista Henry Roberts e qualche anno dopo messo in commercio dalla società italo-britannica L. Manetti & H. Roberts S.p.A. L’azienda ha registrato il marchio Borotalco. Tuttavia, nel corso degli anni, esso è stato utilizzato per identificare una linea di prodotti creati dalla stessa azienda e, più tardi, ha iniziato a diffondersi la pratica da parte dei consumatori di usare il nome del brand per identificare qualsiasi altro prodotto a base di talco e acido borico realizzati da altre aziende.

Plexiglas o plexiglass, come si scrive?

Plexiglas o plexiglass, come si scrive?

Ecco la corretta dicitura della parola che sta generando così tanto clamore sui social (probabilmente anche sviando quello che dovrebbe essere il vero dibattito…)

Mocio: il Mocio è un prodott utilizzato per pulire le superfici dure costituito da una testa collegata a un manico, al quale sono attaccate delle strisce di tessuto. Inventato e brevettato negli Stati Uniti d’America da Eddy Key nel 1837, negli anni Novanta  l’imprenditore Padovano Sergio Cervellin brevettò il Mocio in versione senza una vite, tutto a incastro. L’imprenditore cedette il suo brevetto nel 1990 al Gruppo Vileda. Oggi la parola Mocio è usata per indicare qualsiasi mazza con attaccate delle strisce di tessuto.

Moka: Alfonso Bialetti creò e brevettò la Moka nel 1933. Si tratta di un prodotto di disegno industriale italiano famoso in tutto il mondo, presente nella collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano e del MoMA di New York. Il termine oggi definisce qualsiasi caffettiera di alluminio o acciaio, prodotta da qualsiasi altra azienda diversa da Bialetti.

Oki: l’Oki è un medicinale a base di ketoprofene con sale di lisina prodotto dalla Dompè, con la sua variante Okitask. Nel linguaggio, comune, si è soliti utilizzare il termine Oki per indicare altri tipi di medicinali che svolgono la medesima funzione antinfiammatoria.

Rimmel: Rimmel è una azienda di cosmetici inglese fondata nel 1834 da Eugene Rimmel a Regent Street a Londra. Il termine oggi è praticamente sinonimo di mascara ed indica il cosmetico impiegato nel trucco degli occhi. Esso consiste in un fluido colorato che si applica con una spazzolina, detta scovolino, sulle ciglia superiori ed inferiori.

Scotch: lo Scotch è il nome commerciale del nastro adesivo trasparente di cellofan prodotto e inventato dalla 3M Company. Nel linguaggio comune, qualsiasi tipo di nastro adesivo oggi viene identificato con la parola Scotch. Stesso discorso per la parola Post-it, i celebri foglietti gialli venduti in blocchetti che possono essere incollati più volte. Anch’essi sono un marchio registrato della 3M Company il cui nome anche in questo caso indica l’intera categoria di prodotto.

Sottilette: le Sottilette sono un prodotto creato da Kraft nel 1949. Il nome, entrato nel linguaggio comune, in Italia identifica grossomodo ogni tipo di formaggio fuso tagliato a fette e incartato in singole bustine di plastica. 

 

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