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Cos’è la movida? L’origine linguistica e storica della parola

Oggi "movida" è un termine molto utilizzato per indicare assembramenti e ritorno della gente a ritrovarsi in spazi aperti. Ma qual è l'origine di questa parola?

In questi giorni la parola “movida” fa capolino sui principali organi d’informazione per indicare gli assembramenti che lo scorso fine settimana ci sono stati in diverse piazze italiane e luoghi all’aperto. La gente, dopo mesi di restrizioni, ha voluto ritrovarsi con amici e conoscenti nei principali luoghi di ritrovo, dando vita alla cosiddetta movida. Ma qual è la reale origine di questa parola, entrata nel linguaggio italiano?

Movida nel dizionario italiano

Secondo quanto riportato sulla Treccani, la parola movida è un sostantivo femminile spagnolo che ha origine dal participio passato del verbo “mover” (muovere). Essa sta quindi a indicare nella nostra lingua il concetto di mossa, movimento. In senso lato, la parola sta ad indicare, spesso in maniera leggera e scherzosa, la vita serale e notturna di una città. Viene ripreso in Italia il nome spagnolo per la peculiarità di diverse città iberiche, note per la loro animazione nelle ore tarde. In alcuni dizionari, la parola “movida”, viene tradotta letteralmente con il termine “animazione”.

Il significato storico

La parola movida ha anche un significato storico. In particolare, la “Movida madrileña” fu un movimento sociale ed artistico che partì da Madrid, in puerta del Sol, negli anni ’80 del Novecento. Essa si affermò alla fine della dittatura di Francisco Franco, durante i primi anni della Transizione spagnola. Durò per tutti gli anni ottanta e oltre, toccando molte altre città spagnole. La Movida faceva riferimento ad ideologie libertarie di sinistra ed ebbe il suo primo centro nella rivista “La Luna”. Esponenti di tale movimento furono, tra gli altri, Joaquín Sabina (musica), Alberto García Alix (fotografia), Pedro Almodóvar (cinema). Le notti madrilene erano molto movimentate a causa di un interesse culturale inusuale verso la cosiddetta cultura alternativa, le droghe, la cultura underground e la controcultura. Il movimento presto si diffuse alle altre realtà spagnole, grazie anche alle spinte di alcuni politici, principalmente socialisti, tra i quali l’allora sindaco di Madrid, Enrique Tierno Galván

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La movida madrilena e quella italiana oggi

Non solo: la movimentazione in Spagna negli anni ’80 era anche dovuta alla gran quantità di giovani che finalmente potevano uscire e riempire strade e piazze. Una situazione che ricalca alla perfezione ciò che sta accadendo negli ultimi giorni in molte città italiane, un riversarsi nelle piazze che è vissuto come un ritorno alla libertà di movimento, dopo mesi di “dittatura” dovuti al lockdown. 

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