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Perché si dice “stare in quarantena”

Scopriamo le curiosità legate all’origine delle parole e dei modi dire italiani. Oggi analizziamo l'espressione "stare in quarantena"

E’ una delle frasi più usate nelle ultime settimane, a causa dell’emergenza Coronavirus. Parliamo dell’espressione “stare in quarantena”. Scopriamo l’origine storica ed etimologica della parola “quarantena”

Cosa significa quarantena

Di origine etimologica veneziana, la “Quarantena” alla lettera significa “quaranta giorni”. Si tratta di un periodo di osservazione e di “segregazione” obbligatorio per persone e animali (ma anche cose) che possono aver contratto malattie contagiose. Tale espressione inizia a diffondersi durante il XIV secolo per indicare la durata tipica dell’isolamento delle navi provenienti dalle zone colpite dalla peste.

L’origine storica

La parola (originariamente, forma veneta per quarantina) prende origine nel XIV secolo in seguito all’isolamento di 40 giorni di navi e persone prima di entrare nella laguna della Repubblica di Venezia. Lo stare in quarantena fu messo in atto come misura di prevenzione contro la malattia che imperversava in quel periodo: la peste nera, che tra il 1347 e il 1359 sterminò circa il 30% della popolazione dell’Europa e dell’Asia

Periodo così chiamato perché in passato era di 40 giorni, appunto, e si applicava a tutti coloro (anche cose) che erano stati in mare o in regioni esotiche. Trascorsi i 40 giorni se i “segregati” non mostravano segni di malattia venivano “rilasciati” e potevano circolare  liberamente.

La quarantena oggi

Oggi il periodo è ridotto a seconda della varie patologie, in rapporto al periodo d’incubazione e alle pratiche di disinfezione e disinfestazione. Oggi l’espressione è usata per indicare la permanenza domiciliare di coloro risultati positivi al Coronavirus o che sono stati a contatto con persone affette dal Covid 19. 

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