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“L’occasione fa l’uomo ladro”, significato e origine del modo di dire

"L'occasione fa l'uomo ladro" è uno dei modi di dire più usati tra persone. Ma da dove trae origine tale espressione? Quando la si utilizza? Scopriamolo.

“L’occasione fa l’uomo ladro” è una di quelle espressioni comuni che utilizziamo nel linguaggio quotidiano, sia nelle conversazioni tra persone che si conoscono sia per commentare episodi e fatti di cronaca quotidiana. Ma da dove trae origine tale espressione? Quando la si utilizza? Scopriamolo.

Il significato dell’espressione “L’occasione fa l’uomo ladro”

“L’occasione fa l’uomo ladro” è un modo di dire usato per indicare che spesso certe persone, in apparenza insospettabili, possono cadere in tentazione e compiere gesti poco nobili. Spesso sentiamo questo modo di dire in riferimento anche a fatti di cronaca, come il caso di qualche anno fa del tabaccaio di Napoli accusato di aver sottratto un “Gratta e vinci” vincente da 500mila euro a una signora  e fermato all’aeroporto di Fiumicino con un biglietto per le Canarie.

Una curiosità: la parola “ladro” compare anche in un altro celebre modo di dire: “piove, governo ladro!”. Tale espressione viene usata quando le cose non vanno bene, e c’è quindi bisogno di sfogarsi. Nel farlo, il popolo spesso ricorre a questa colorita espressione che, al di là delle condizioni atmosferiche, indica tutto il malcontento verso il governo e, più in generale, verso il potere costituito, colpevole di ogni cosa, persino della pioggia.

L’origine dell’espressione idiomatica

Questo modo di dire sembra non avere un’origine storica precisa che possa rimandarlo alla tradizione popolare, in particolare al proverbio latino di epoca medievale “occasio furem facit”, la cui traduzione letteraria è appunto “l’occasione da l’uomo ladro”, ad indicare appunto coloro che, seppur insospettabili, in alcune situazioni sono portati a compiere azioni poco nobili.

Tuttavia, esiste un’opera lirica di Gioachino Rossini intitolata “L’occasione fa il ladro”. Il libretto, denominato burletta per musica o farsa in un atto, è di Luigi Prividali, che lo ha tratto dal vaudeville Le prétendu par hasard, ou L’occasion fait le larron (1810) di Eugène Scribe.

La narrazione contiene una delle solite vicende di complicati scambi di persona, in questo caso doppia. Don Parmenione con il fido servo Martino, e il conte Alberto (in viaggio verso la promessa sposa Berenice che non conosce di persona) si riparano in un locanda a causa di un temporale (il famoso temporale orchestrale che sarà ripreso anche ne Il barbiere di Siviglia). I due stringono amicizia, e Alberto racconta al suo interlocutore del suo matrimonio combinato.

Cessato il temporale il conte Alberto riparte, ma il suo servitore, per errore, prende la valigia di Don Parmenione invece di quella del padrone. Solo una volta partito il conte, Parmenione e Martino si accorgono dello scambio, e il servo convince il padrone ad approfittare dell’occasione per frugare nell’altra borsa. Don Parmenione apre la valigia e vi trova quello che crede essere il ritratto della promessa sposa Berenice, se ne innamora e decide di approfittare del caso per spacciarsi per il conte Alberto e sposare la ragazza.

Il libro sui modi di dire

Espressioni idiomatiche come “l’occasione fa l’uomo ladro” sono protagoniste all’interno del libro “Perché diciamo così” (Newton Compton), opera scritta dal fondatore di Libreriamo Saro Trovato contenente ben 300 modi di dire catalogati per argomento, origine, storia, tema con un indice alfabetico per aiutare il lettore nella variegata e numerosa spiegazione delle frasi fatte.

Un lavoro di ricerca per offrire al lettore un “dizionario” per un uso più consapevole e corretto del linguaggio. Un “libro di società” perché permette di essere condiviso e di “giocare” da soli o in compagnia alla scoperta dell’origine e dell’uso corretto dei modi di dire che tutti i giorni utilizziamo. Un volume leggero che vuole sottolineare l’importanza delle espressioni idiomatiche. Molte di esse sono cadute nel dimenticatoio a causa del sempre più frequente utilizzo di espressioni straniere e anglicismi.

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