Locuzione molto usata, ma di cui spesso si ignora l’origine: parliamo di “in pompa magna”, espressione utilizzata in tutti quei contesti in cui si vuole esaltare l’entrata in scena, a volte in tono scherzoso o caricaturistico, di qualcuno. Nonostante si tratti di un’espressione molto diffusa nel quotidiano e che ritorna spesso in discorsi non solo tra conoscenti ma anche all’interno di libri o articoli giornalistici, probabilmente non tutti conoscono l’origine di questo modo di dire.
Significato e origine del modo di dire “In pompa magna”
La locuzione in pompa magna significa vestire con eleganza e ricercatezza, ma non ha nulla che vedere con la pompa nell’accezione a tutti nota. L’espressione, di uso comune, deriva dalla voce latina pompa che significava “corteo, magnificenza”, parola a sua volta tratta dal greco πομπή, “pompé”, derivato di pémpein che significa invio, impulso, trasporto e di qui il senso di corteo per nozze, trionfi o altre solennità nelle quali si portavano in processione, nell’antichità, i simulacri degli dèi. Durante la pompa, vale a dire durante la processione era d’obbligo indossare vesti sfarzose e molto eleganti in segno di rispetto per la divinità che si portava in trionfo.
La parola trova spazio anche in altri dizionari europei, come in quello francese in cui troviamo “pompe”, che a sua volta viene dall’olandese “pompe”, di origine onomatopeica.
L’uso moderno dell’espressione
Il modo di dire, con il trascorrere del tempo, è stato trasportato nell’uso moderno e con l’espressione pompa magna si intende un fastoso e solenne apparato in occasione di feste, di cerimonie o di altri particolari avvenimenti della vita pubblica o privata. Pompa magna, cioè grande, ha assunto, per tanto, il significato estensivo di indossare i migliori abiti, quelli, appunto, delle grandi occasioni.
Con lo stesso significato troviamo anche il verbo pompare, che nella sua accezione figurativa significa “gonfiare, ingrandire esageratamente”: Per esempio, si dice: pompare una notizia, uno scandalo; la polemica è stata pompata ad arte dai giornali; anche, esagerare nelle lodi, eccedere nel vantare i meriti di qualcosa o qualcuno: lo spettacolo è stato pompato dai critici; è uno scrittore scadente, ma viene pompato dalla casa editrice che lo pubblica.
Tra i diversi utilizzi in letteratura di tale espressione, ne troviamo citazione nel libro di Georges Simenon “La prima inchiesta di Maigret” (Adelphi, 2012)
Un monarca straniero era sbarcato quella mattina in pompa magna alla Gare de Longchamp, dove c’era ad accoglierlo il Presidente della Repubblica.
Il sinonimo alternativo
Dello stesso significato l’espressione mettersi in ghingheri (particolarmente usato in Toscana), cioè vestire con gusto e ricercatezza anche se si adopera quasi sempre in senso ironico nei confronti di chi ostenta un abito troppo vistoso. Quanto all’origine, fa notare il cultore di linguistica Ottorino Pianigiani, «deriva con molta probabilità da ghingolo, fatto corrottamente dal verbo agghingare, forma assimilata di agghindare nel senso di abbigliare».
Perché diciamo così
Questa e altre espressioni idiomatiche come “in pompa magna” sono protagoniste all’interno del libro “Perché diciamo così” (Newton Compton), opera scritta dal fondatore di Libreriamo Saro Trovato contenente ben 300 modi di dire catalogati per argomento, origine, storia, tema con un indice alfabetico per aiutare il lettore nella variegata e numerosa spiegazione delle frasi fatte. Un lavoro di ricerca per offrire al lettore un “dizionario” per un uso più consapevole e corretto del linguaggio.
Un “libro di società” perché permette di essere condiviso e di “giocare” da soli o in compagnia alla scoperta dell’origine e dell’uso corretto dei modi di dire che tutti i giorni utilizziamo. Un volume leggero che vuole sottolineare l’importanza delle espressioni idiomatiche. Molte di esse sono cadute nel dimenticatoio a causa del sempre più frequente utilizzo di espressioni straniere e anglicismi.