MILANO – Nel libro della Treccani “Il Libro dell’anno”, il volume che registra i neologismi e gli ultimi lasciti del 2018. Un neologismo annotato nel libro che suscita scandalo è il termine Ferragnez, la parola-macedonia che vede la fusione del cognome dell’influencer Chiara Ferragni e del rapper Fedez in occasione del loro matrimonio, diventato virale sui social.
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Ferragnez, il nuovo neologismo
Sono stati attestati ne “Il Libro dell’anno” della Treccani dei nuovi neologismi che testimoniano tendenze dell’ultimo anno passato. Quelli che colpiscono di più sono viadotticidio, termine che indica il crollo di un viadotto con conseguente strage, Sarrismo, nuova parola che rimanda alla filosofia calcistica dell’allenatore del Chelsea Maurizio Sarri, anche se quella che desta maggior scalpore è Ferragnez. Ferragnez è la parola inventata dall’influencer Chiara Ferragni e dal rapper Fedez in occasione del proprio matrimonio: si tratta di una parola-macedonia, ossia di una parola che in questo caso fonde i cognomi delle due celebrità.
Su twitter è sorta una polemica a riguardo in quanto alcuni sostengono che non sia giusto annoverare tra i neologismi un termine che viene considerato di basso livello.
La parola FERRAGNEZ è entrata nel vocabolario Treccani, dovrebbero chiamarlo Treccani e Porci#ferragnez
— Lorenzo Fraschi (@fralorenz1) February 12, 2019
Qualche anno fa la parola #petaloso mi creò un “leggero prurito”.
Accettare forme dialettali come #esciilcane, nonostante io sia siciliano, mi ha fatto storcere un po’ il naso.
Il neologismo #Ferragnez mi crea un disagio disarmante.
La lingua italiana sta andando a rotoli.
— Francesco Campagna (@CiccioCampagna) February 13, 2019
Ma la #treccani che ufficilizza il neologismo #ferragnez che problemi ha? Un buon #13Feb
— Marco Pintus (@Marqs20876) February 13, 2019
Cosa si intende con neologismo?
Come riporta la Treccani, il termine neologismo è “In genere, parola o locuzione nuova, non appartenente cioè al corpo lessicale di una lingua, tratta per derivazione o composizione da parole già in uso o introdotta con adattamenti da altra lingua“, che “risponde alla necessità di esprimere concetti nuovi, di denominare o qualificare nuove cose e istituzioni“.
Dunque l’aver attestato il termine Ferragnez non significa dare prestigio alla parola, non implica giudizi, ma è semplicemente la presa di coscienza oggettiva di una parola che è stata utilizzata molto nello scorso anno per le nozze di cui si è parlato di più sui social, e che forse continuerà ad essere sulle bocche degli italiani anche in futuro in riferimento alla coppia Ferragni – Fedez.
È proprio così che risponde la Treccani su twitter: “registrare un neologismo segnala che una parola “nuova” è diventata piuttosto comune in contesti relativamente sostenuti, come quello giornalistico.” e ancora “I neologismi che registriamo sono uno specchio di come parlano e scrivono gli italiani, non di quello che crediamo debbano dire o scrivere.”, “rilevare un neologismo non implica giudizi morali, né artistici, né sportivi.”.
Contiamo sul fatto che scherziate, ma se qualcuno avesse davvero perplessità su “sarrismo” e “ferragnez”, specifichiamo: registrare un neologismo segnala che una parola “nuova” è diventata piuttosto comune in contesti relativamente sostenuti, come quello giornalistico.
[1/4]— Treccani (@Treccani) February 13, 2019
I neologismi che registriamo sono uno specchio di come parlano e scrivono gli italiani, non di quello che crediamo debbano dire o scrivere. Nella maggior parte dei casi nessuno ha alcunché da ridire sulle parole che registriamo.
[3/4]— Treccani (@Treccani) February 13, 2019
Altre volte, le opinioni già formate in ciascuno fanno confondere l’operazione linguistica con una specie di bollino di qualità. Non lo è: rilevare un neologismo non implica giudizi morali, né artistici, né sportivi.
Ma siamo sicuri che lo sapevate già. Buona giornata! ?
[4/4]— Treccani (@Treccani) February 13, 2019
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