Avrete sicuramente sentito, e magari anche utilizzato, l’espressione “Fare la cresta”. Ma come nasce tale espressione? Nonostante si tratti di una locuzione molto utilizzata e comune, probabilmente non tutti conoscono l’origine di questo modo di dire. Scopriamola insieme.
Cosa significa “Fare la cresta”
L’espressione fare la cresta viene usata per indicare qualcuno intento ad appropriarsi di qualcosa in più rispetto al dovuto. Spesso viene utilizzato in contesti legati a trattative, durante i quali si pattuisce uno scambio… non sempre equilibrato, oppure nei quali si dà maggiore valore a qualcosa rispetto all’effettivo valore.
E’ un modo di dire non solo utilizzato nel linguaggio comune, ma anche in ambito letterario. Ecco di seguito un esempio:
«…Se ha ordinato al vostro capo di pagarvi una certa somma, si aspetta che quello esegua. Invece Dmitrij ci ha fatto la cresta, e Center ha assoldato noi per punirlo.»
Mark Greaney, Tom Clancy, Scontro frontale, Rizzoli, 2014
Origine del modo di dire
Il termine ha origini “bucoliche”, ma non deriva, come molti potrebbero pensare, alla cresta del gallo. Occorre sapere, infatti, che nell’antichità i contadini erano soliti aggiungere alla loro cucina un condimento acidulo, chiamato “agresto”, ricavato dall’uva poco matura e dall’aggiunta di aceto e di spezie. Condimento e base per diversi tipi di salse, l’agresto fu diffuso in epoca medievale e d’uso generale nella cucina rinascimentale.
La nascita dell’agresto si deve all’esigenza pratica di non sprecare l’uva raccolta compresa quella rimasta acerba. Ed è quest’ultima che dopo essere stata lasciata appassire per circa 20 giorni, veniva trattata con molta delicatezza, tanto che si racconta che i contadini una volta, quando la pestavano a piedi nudi, lo facevano sostenendosi ad un bastone per non esercitare troppa pressione. Il mosto ottenuto veniva travasato in grosse pentole e ne provocavano l’addensamento per ebollizione trasformandolo in una sorta di sciroppo.
Per preparare questo condimento, i contadini venivano mandati nelle vigne per cogliere solo l’uva ancora poco matura. In realtà spesso i contadini raccoglievano anche l’uva buona da tenere per sé. Questo gesto ha preso il nome di “fare l’agresto” che, col tempo si è trasformato in “fare la cresta”.
Modi di dire con la parola “cresta”
A proposito di cresta: esiste un altro celebre modo di dire in cui questa parola è protagonista. Parliamo di “abbassare la cresta”. Si tratta di un modo di dire piuttosto diffuso e la cui interpretazione è abbastanza intuitiva. Si dice a qualcuno di abbassare la cresta quando questo dimostra arroganza e si pone con aria di superiorità, infastidendo l’interlocutore.
Come nel caso di “fare la cresta”, anche questo modo di dire deriva da un lessico prevalentemente contadino, a causa del fatto che chi coltivava la terra essendo una persona umile doveva a volte confrontarsi di ceto sociale più alto, come i nobili, i quali tendevano a comportarsi da arroganti nei loro confronti.
In questo caso, l’abbassare la cresta tra origine dal gesto del gallo perdente dopo uno scontro con un altro gallo per il controllo del gruppo di femmine.
Perché diciamo così
Espressioni idiomatiche come “fare la cresta” sono protagoniste all’interno del libro “Perché diciamo così” (Newton Compton), opera scritta dal fondatore di Libreriamo Saro Trovato contenente ben 300 modi di dire catalogati per argomento, origine, storia, tema con un indice alfabetico per aiutare il lettore nella variegata e numerosa spiegazione delle frasi fatte. Un lavoro di ricerca per offrire al lettore un “dizionario” per un uso più consapevole e corretto del linguaggio.
Un “libro di società” perché permette di essere condiviso e di “giocare” da soli o in compagnia alla scoperta dell’origine e dell’uso corretto dei modi di dire che tutti i giorni utilizziamo. Un volume leggero che vuole sottolineare l’importanza delle espressioni idiomatiche. Molte di esse sono cadute nel dimenticatoio a causa del sempre più frequente utilizzo di espressioni straniere e anglicismi.