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Perché diciamo “Essere in vena di…”? Origine e significato del modo di dire

"Essere in vena di...", è un modo di dire che utilizziamo spesso per indicare quando ci sentiamo ispirati nel fare qualcosa. Scopriamo l'origine e il significato dell'espressione.

L’analisi del significato e dell’origine dei modi di dire italiani spesso si può tramutare in un vero e proprio viaggio alla scoperta del “corpo umano”. E’ proprio questo il caso dell’espressione “Essere in vena di…”, che utilizziamo spesso per indicare quando ci sentiamo ispirati nel fare qualcosa. Scopriamo l’origine e il significato dell’espressione  grazie al contributo di sapere sapere.it.

Il significato dell’espressione “Essere in vena di…”

Di norma si usa l’espressione essere in vena per significare trovarsi nelle migliori condizioni di spirito per affrontare una determinata faccenda, essere in buona disposizione d’animo per fare qualcosa, essere propensi, sentirsi in forza.

L’origine del modo di dire

Pare che questo modo di dire risalga al linguaggio sanitario dei tempi che furono. Quando i medici, visitando il malato, avvertivano che il polso batteva in modo regolare, dicevano che il paziente era in buona vena e cioè in un buono stato di salute. Cambiando il verbo ausiliare e passando da essere in vena ad avere la vena (artistica, poetica, musicale…), cambia anche il significato dell’espressione: avere estro, avere l’ispirazione.

L’espressione “essere in vena di” proviene quindi dall’antichità ed è stata tramandata dai medici che usavano sentire il polso dei pazienti per valutare il loro stato di salute e di conseguenza sentenziare se il malato fosse “in buona vena” o in buona salute. Chi non è in vena di fare una cosa non ha il coraggio o la voglia di farla.

Perché diciamo così

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Un “libro di società” perché permette di essere condiviso e di “giocare” da soli o in compagnia alla scoperta dell’origine e dell’uso corretto dei modi di dire che tutti i giorni utilizziamo. Un volume leggero che vuole sottolineare l’importanza delle espressioni idiomatiche. Molte di esse sono cadute nel dimenticatoio a causa del sempre più frequente utilizzo di espressioni straniere e anglicismi.

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