Defolloware, origine e significato del neologismo

7 Ottobre 2024

L'utilizzo della parola "defolloware" e "defollowarsi" è in costante diffusione. Ma cosa significa e da dove ha origine il termine? Scopriamolo in questo articolo

Defolloware, origine e significato del neologismo

“Ho deciso di defollowarti”. Se anche voi avete ricevuto un messaggio del genere tranquilli: si tratta di un neologismo proveniente dal mondo social. “Defolloware” è un neologismo sempre più utilizzato che partendo da Instagram e Facebook si è espanso, assumendo un significato sempre più generico e metaforico. Ma cosa significa? Da dove ha origine il termine “defolloware”? Scopriamolo.

Significato di defolloware

Come si legge sulla Treccani, il verbo defolloware, o defollowarsi nella sua forma riflessiva, significa smettere di seguire le attività di qualcuno tra utenti di reti sociali.

Quello di defollowarsi è un’azione con cui sui social un utente decide di non seguire più un altro utente sui social network. In una “società fondata sui social” il cui obiettivo è quello di fare più seguaci (o follower) ed essere influenti (o fare gli influencer), quello di defolloware rappresenta un pericolo, segnale di dissenso tra due persone o verso una particolare persona quando il “non seguire più” diventa un’azione di gruppo.

L’origine della parola

Il neologismo è un derivato del verbo transitivo inglese “to follow”, che significa “seguire”. Il verbo è stato italianizzato con l’aggiunta simultanea del prefisso de-, del suffisso -are e della particella prononominale -si.

La parola è nata con i social, ed è diventata ben presto tra le più utilizzate in contesto digitale, data l’importanza che tale gesto ricopre nelle relazioni sulle diverse piattaforme. Essa rappresenta il fulcro del rapporto tra follower ed influencer, oppure tra due utenti social che mantengono una relazioen tramite la piattaforma di riferimento.

Perché si “defollowa”?

Ma perché si decide di “defolloware” qualcuno? Spesso ciò capita in seguito ad aspettative disattese, ad esempio quando un influencer prende posizione su un tema di interesse generale che può dare spazio a divisioni di massa tra chi è d’accordo e chi invece la pensa in maniera diversa, ad esempio quando si decide di perorare cause legate a temi delicati come la guerra o problematiche sociali delicate.

Il “defollow” può avvenire anche quando non si ritiene un profilo più veritiero, ad esempio quando inizia a pubblicare troppe collaborazioni sponsorizzare che lo privano di quella spontaneità che ne aveva decretato l’ascesa.

Tra “persone comuni”, ma anche tra influencer dello stesso “rango”, il defollowarsi è l’atto estremo che nasce dopo un dissidio, un litigio (o dissing, per restare in ambito social). Non è nient’altro che ciò che può succedere nella vita reale: decidiamo di circondarci di persone che ci facciano stare bene, per cui proviamo empatia, da cui riceviamo un dono. Quando ciò non avviene più ed i lrapporto si incrina, decidiamo di non essere più in relazione con quella persona (o personaggio).

Esempi di defollow

Sono diversi gli esempi di litigi social che hanno portato personaggi famosi a defollowarsi sui social; se nel mondo rapper gli esempi sono infiniti, tra i vip l’esempio più clamoroso è quello del “non seguirsi più” su Instagram tra Chiara Ferragni e Fedez, mentre in ambito politico fece parlare diversi anni fa il defollowarsi tra quelli che all’epoca erano due dei leader politici più social: Di Maio e Salvini.

Il defolloware, come gli stessi esempi citati suggeriscono, non sono altro che un gesto che rappresenta quello che può essere un dissenso tra due persone che non si consuma soltanto sui social, ma anche nella vita reale. Ecco perché il termine, nato in contesto social, sta trovando sempre più spazio a livello figurativo anche al di fuori della rete, diventato così un neologismo utilizzato sempre più in diversi contesti.

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