“Carrambata”, origine e significato del neologismo

6 Luglio 2021

Scopriamo come nasce il termine "carrambata", di uso comune ed entrato in poco tempo all'interno del dizionario della lingua italiana.

"Carrambata", origine e significato del neologismo

Spesso quando si viene sopresi o si riceve qualcosa di inaspettato si utilizza l’espressione “carrambata” appunto per indicare sorpresa e stupore di fronte a qualcosa che non ci si aspettava. Scopriamo però come nasce questo neologismo, entrato in poco tempo all’interno del dizionario della lingua italiana.

Origine del termine Carrambata

Carrambata è un neologismo che nasce dal celebre programma televisivo “Carramba! Che sorpresa” condotto dall’icona della tv italiana Raffaella Carrà, purtroppo scomparsa oggi 5 luglio 2021. La parola, derivata dall’esclamazione “Carramba” con l’aggiunta del suffisso -ata, sta ad indicare per l’appunto una sorpresa annunciata in pompa magna, con grande effetto spettacolare.

Grazie anche al successo della trasmissione, il termine “carrambata” in breve tempo è entrano nell’uso comune, tanto che anche i dizionari come la Treccani gli hanno dedicato una specifica voce.

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La trasmissione televisiva

Come già sottolineato, il neologismo “carrambata” deriva da “Carràmba!” (sottotitolato Che sorpresa dal 1995 al 1998 e nel 2002; Che fortuna dal 1998 al 2001 e nel 2008 – in seguito all’abbinamento con la Lotteria Italia), un programma televisivo italiano andato in onda in prima serata su Rai 1 dal 1995 al 2002 e nel 2008 per un totale di otto edizioni (più alcuni spin-off), con la conduzione di Raffaella Carrà.

Il programma deriva dal format britannico Surprise Surprise. Il titolo della trasmissione è stato inventato da Sergio Japino e Brando Giordani ed è l’unione del cognome della showgirl bolognese, Carrà, all’esclamazione spagnola “¡Ay, caramba!”, utilizzata in situazioni di positivo stupore e di meraviglia.

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Nel varietà la conduttrice coinvolgeva in diretta gli ospiti ed il pubblico in sala in sorprese e incontri inaspettati, architettati assieme a un complice chiamato gancio. Caratteristica principale del programma erano le sorprese, appunto, e i ricongiungimenti familiari: venivano infatti organizzati incontri tra parenti che non si vedevano da molto tempo e venivano esauditi desideri di persone comuni. Ciò era alternato a momenti di puro spettacolo che vedevano il coinvolgimento in primo piano della stessa Carrà.

L’omaggio della Treccani

“Il segno che Raffella Carrà ha lasciato sulla cultura nazional-popolare è testimoniato, tra le altre cose, dalla duratura fortuna del neologismo “carrambata” per indicare un incontro inatteso con una persona con cui si erano persi i contatti”. Così la Treccani su Twitter ha ricordato l’impatto e l’influenza di Raffaella Carrà sulla società-pop italiana.

 

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