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Etiopia, in 12 ore piantati oltre 350 milioni di alberi per combattere il cambiamento climatico

Per combattere il cambiamento climatico, in Etiopia sono stati piantati oltre 350 milioni di alberi. Obiettivo per fine anno: 4 miliardi

MILANO – Non c’è un “Pianeta B”, si legge nei cartelli dei manifestanti pro-salvezza-Terra. E a ricordarcelo non sono solo gli ecologisti, ma anche gli scrittori. Nel romanzo Mara e Dann di Doris Lessing, la scrittrice iraniana disegna un futuro quasi distopico (e non troppo lontano) per i suoi personaggi: il cambiamento climatico ha stravolto il pianeta, il Nord è freddo, inospitale, inabitabile e interamente coperto da ghiacci, mentre il Sud è caldo, rovente, secco ma è l’unico luogo dove si può vivere. Tutto ciò causa dissesti sociali, economici e politici: c’e povertà, fame, sporcizia e lotta per la sopravvivenza. Il messaggio è semplice e diretto: se non si fa qualcosa per salvare la Terra, la natura, l’ambiente, il futuro politicamente e socialmente instabile immaginato dalla Lessing potrebbe essere imminente. Ma per fortuna c’è chi si rimbocca le maniche e decide di fare il possibile per salvare il salvabile. Questo “chi” è l’Etiopia, che grazie ai suoi cittadini ha piantato in un giorno oltre 350 milioni di alberi.

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In Etiopia, oltre 350 milioni di alberi piantati in 12 ore

Ci è voluto un giorno intero ma un nuovo polmone verde è pronto a rinascere. Grazie all’iniziativa di Green Legacy contro il cambiamento climatico, l’Etiopia, che tanto per intenderci è uno dei territori più aridi dell’Africa, ha piantato in sole 12 ore oltre 350 milioni di alberi (353,633,660 per la precisione). Si stima che già dopo sei ore gli alberi piantati erano 100 milioni e dopo altre 6 il numero era già triplicato. Lo stesso capo del governo, il 43enne Abiy Ahmed, si è fatto promotore di questa iniziativa divulgandola tra la popolazione e dicendosi contento di questo obbiettivo raggiunto.


A contribuire all’iniziativa sono stati persino l’ambasciata britannica, la compagnia aerea Ethiopian airlines e la missione dell’Unione europea nel Paese, ma sopratutto sono stati i milioni di cittadini etiopi, circa 107 milioni, a cui sono state distribuite le piante da piantare. L’obbiettivo fissato era quello di piantare 200 milioni di alberi, ma il traguardo è stato di gran lunga superato battendo persino il Guinnes World Record dell’India che nel 2017 ne aveva piantati 66 milioni nello stesso arco di tempo.

Il nuovo obbiettivo per contrastare il riscaldamento globale

Se già in Etiopia è stato fatto molto, è bene non accontentarsi e puntare sempre più in alto per tutelare il nostro Pianeta. Infatti un nuovo obiettivo si prospetta per la fine del 2019: piantare 4 miliardi di alberi. Vero, sono numeri esorbitanti ma per niente irrealistici. Infatti si stima che fino al 24 giugno 2019 gli alberi piantati ammontavano già a 2,6 miliardi e di questo passo e con questa velocità non è difficile pensare che per la fine dell’anno il numero possa duplicarsi.

Contenere i gas serra nell’atmosfera è il modo più efficace per combattere il riscaldamento globale. Ma se 4 miliardi di alberi nuovi può sembrare un numero sufficiente a combattere il dissesto climatico, in realtà non è ancora abbastanza. Infatti ce ne vorrebbero circa mille miliardi: questo è l’obbiettivo della Trillion tree campaign, iniziativa nata sotto l’egida dell’Onu e poi presa in carico dalla fondazione Plant for the planet, che mira a sensibilizzare i Paesi affinché portino avanti campagne a questo scopo. Questo progetto può sembrare un’utopia ma se ci impegniamo affinché il nostro pianeta torni a respirare una speranza di non stravolgere tutto l’ecosistema c’è e il futuro controverso della Lessing, prima di arrivare, dovrà attendere ancora un po’.

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Via: la Repubblica

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