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Yukio Mishima, 15 libri dello scrittore giapponese

Scopri i libri da leggere di Yukio Mishima scrittore giapponese che con la sua vita e le sue opere ha conquistato il pubblico mondiale.

Yukio Mishima il cui vero nome era Kimitake Hiraoka ed รจ stato uno degli scrittori giapponesi contemporanei a riscuotere maggior successo anche fuori dai confini giapponesi. 

Alberto Moravia lo definรฌ come un ยซconservatore decadenteยป e per certi versi puรฒ essere paragonato a Gabriele Dโ€™Annunzio. Marguerite Yourcenar dedica all’opera mishimiana il libro Mishima o la visione del vuoto, dove analizza la poliedrica opera mishimiana attraverso unโ€™indagine dei suoi scritti. 

La sua nascita, avvenuta a Tokyo il  14 gennaio del 1925,  e la sua vita non possono prescindere dalla sua morte, avvenuta quel 25 novembre 1970, in cui Yukio Mishima fece seppuku, un antico rituale per il suicidio obbligatorio o volontario, privilegio esclusivo della casta dei samurai, in diretta televisiva.

Un gesto estremo di ribellione che ancora oggi non fa chiarezza sulla vera volontร  di Mishima. Aveva consegnato al suo editore, con circa un anno di anticipo sui termini contrattuali, lโ€™ultimo volume della tetralogia Il mare della fertilitร , terminato a marzo con scritto, sullโ€™ultimo foglio, โ€œ25 novembre 1970โ€, quasi a voler dare il senso di un testamento spirituale. 

Come aveva giร  affermato, il suicidio โ€œpermette di cambiare la propria vita in un istante di poesiaโ€. La sua uscita di scena era stata organizzata con luciditร  e freddezza: uscendo dal suo studio per andare incontro all’epilogo della propria vita lasciรฒ un biglietto in cui era scritto ยซLa vita umana รจ breve, ma io vorrei vivere per sempreยป

Yukio Mishima, i 15 libri da leggere

Confessioni di una maschera (1948) Yukio Mishima

Un giovane cui “difetta in via assoluta qualsiasi forma di voglia carnale per l’altro sesso” deve imparare a vivere celando la propria autentica identitร .

Nelle pagine del libro risultano indissolubilmente commisti sessualitร  e candore, esultanza e disperazione, il protagonista di questo romanzo, un classico della letteratura giapponese moderna, confessa le esperienze cruciali attraverso le quali รจ giunto a conoscere se stesso.

Dalla “adorazione indicibile” per un paio di calzoni all’elaborazione di fantasie sadomasochistiche, dall’identificazione con personaggi femminili celebri alle sconcertanti interpretazioni di fiabe e motivi iconografici occidentali sono questi alcuni degli argomenti dell’opera.

L’accettazione di se stesso come uomo diverso dagli altri uomini non si attua senza una lotta, tanto strenua quanto vana, per conquistare la normalitร : simula vizi immaginari per far passare inosservate le proprie vere inclinazioni, si costringe a corteggiare giovinette per chiarire sino a qual punto la donna possa offrire piaceri reali, corregge con zelo manifestazioni di rischiosa passionalitร .

Ma “le emozioni non hanno simpatia per l’ordine fisso” e i suoi sentimenti reali rimangono, tenaci, quelli nascosti dalla maschera della correttezza ufficiale.

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Sete d’amore (1950) – Yukio Mishima

Rimasta vedova, e ridottasi ad accettare il ruolo di amante dell’anziano suocero per pigra condiscendenza, la giovane Etsuko si accende d’amore per l’innocente sensualitร  di Saburo.

Ne nasce una passione erotica cieca e irragionevole, un’umiliante caricatura della felicitร , che porterร  solo al piacere sottile del dolore, alla punizione atroce, al totale annientamento.

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L’etร  verde (1950) – Yukio Mishima

Il giovane studente Makoto si trova, nell’ambiente depresso dell’immediato dopoguerra, ad esser vittima di una truffa. A seguito di quest’esperienza decide che il modo migliore di sopravvivere sia quello di diventare anch’egli truffatore.

Crea una societร  finanziaria che promette ad ignari e sprovveduti clienti interessi altissimi sui loro versamenti. Interessi che ovviamente non vedranno mai.

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Colori proibiti (1951-1953) – Yukio Mishima

Un romanzo in due parti pubblicati tra il 1951 e il 1953. Shunsuke รจ un anziano e celebre scrittore, che dubita delle proprie qualitร  artistiche e soffre della propria bruttezza e mancanza di seduzione, che gli hanno fatto sviluppare una forma di misoginia.

Yuichi invece รจ un bellissimo giovane, adorato da donne e uomini, e lo stesso Shunsuke ne subisce il fascino. Quando Yuichi, sul punto di sposarsi, gli svela di provare desideri omosessuali, il vecchio gli propone un patto che lo trasformerร  nel suo strumento di vendetta.

A causa del suo individualismo narcisista, del carattere glaciale e della voluttร  che prova a far soffrire chi lo ama, il giovane รจ il soggetto perfetto per conquistare le donne e poi lasciarle crudelmente vendicando cosรฌ tutti gli abbandoni subiti da Shunsuke.

Lo scrittore in cambio lo introdurrร  alla vita sessuale e al corteggiamento delle donne, concedendogli anche il prestito in denaro che gli occorre, e intanto lui frequenterร  locali e uomini gay. Tra le braccia di Yuichi cade anche la bella, giovane e infelice Yasuko, che ha rifiutato Shunsuke.

I due si sposano, ma lui la tradisce e non la amerร  mai, interessato com’รจ a soddisfare solo il proprio piacere carnale con begli uomini e a intessere sempre nuove relazioni omo ed eterosessuali che gli rimandano l’immagine della propria bellezza.

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La voce delle onde (1954) -Yukio Mishima

Senza mai chetarsi, ora infuriata ora implacabile, la voce delle onde ci accompagna durante tutta la lettura di questo romanzo. Si tratta di una storia d’amore che sulla sponda del mare nasce e si sviluppa, raggiungendo apici di toccante e poetica spontaneitร  e semplicitร .

La vita, fatta di coraggio e di sacrificio, di un povero villaggio di pescatori giapponesi รจ lo sfondo per le uscite sul mare in tempesta, la pesca delle perle e i convegni d’amore di due giovani protagonisti, Shinji e Hatsue, su al tempio di Yashiro, che dall’alto del monte domina l’Isola del canto – Uta-jima – come armoniosamente la chiamano i suoi abitanti.

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Una stanza chiusa a chiave (1954) – Yukio Mishima

“Il mondo di Kazuo crollava, i significati si disperdevano. Rimaneva soltanto la carne”. Lacerare, possedere la tenera carne di una bambina di nove anni in una camera chiusa a chiave, silenziosa e segreta come la tomba in cui si estenuavano nelle voluttร  gli incestuosi fratelli di “Le mille e una notte”.

Questa รจ l’estrema trasgressione che il caotico, edonistico Giappone del dopoguerra pareva consentire al giovane protagonista del racconto. Figura che, nella feroce analisi della societร  moderna, nell’orrore per la vecchiaia e nell’attrazione per la morte, rispecchia nitidamente l’animo di Mishima, come egli stesso accenna:

“Ho tratto spunto dal mio diario scritto quando, appena uscito dall’universitร , lavoravo al ministero degli affari interni. Basandomi su tali appunti ho introdotto nel racconto accenni alla situazione politica ed economica di quei tempi, ma, ovviamente, la vicenda narrata รจ immaginaria e il prospettato progredire di un’inflazione catastrofica รจ metafora dello sviluppo di un’analoga catastrofe spirituale”.

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Il padiglione d’oro (1956) – Yukio Mishima

Non c’รจ recensore, in Giappone e fuori, che, cercando parentele o fonti d’ispirazione per questo capolavoro della letteratura giapponese moderna, non abbia fatto il nome di Dostoevskij.

Incominciarono i giapponesi: per quanto la cosa possa apparire sorprendente, la voga di Dostoevskij aveva raggiunto nell’immediato dopoguerra un’ampiezza senza precedenti e nel triennio 1947-50 Delitto e castigo era stato uno dei piรน clamorosi best-seller della storia dell’editoria nipponica.

รˆ appunto nel 1950 che avvenne il fatto che ispirรฒ a Mishima questo Padiglione d’oro, che รจ del 1958: un giovane accolito buddista, deforme e balbuziente, dร  fuoco a uno dei maggiori monumenti dell’arte giapponese, il padiglione di un celebre santuario di Kyoto, il Kinkakuji, il quattrocentesco tempio zen.

La storia di questo clamoroso gesto รจ raccontata da Mishima con aderenza alla cronaca, ma in modo da assegnare un senso simbolico ossia problematico all’azione del piromane.

La chiave dell’ossessione di Mizoguchi, Mishima la ricerca in quell’attesa quasi magica della grande distruzione che rappresenta il tema profondo di tutta la prima parte del libro fino al giorno della sconfitta bellica del Giappone.

La calata agli inferi si svolge sul tema di straordinarie, attonite rievocazioni di memorie dell’infanzia. Il tema della bellezza suprema del padiglione affonda le sue radici in un’ossessione infantile esorcizzata dallo storpio Mizoguchi con un atto che trova giustificazione anche nella dottrina buddista della morte al mondo e della cancellazione del bello in quanto pura apparenza.

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La casa di Kyลko (1959) – Yukio Mishima

Il libro racconta le storie incrociate di quattro giovani, che rappresentano metaforicamente i differenti aspetti della personalitร  dell’autore.

Quindi, emergono di personaggi che rappresentano il suo lato piรน atletico appare come un pugile, quello artistico in un pittore, quello piรน narcisistico come un attore, ed infine quello nichilista come un uomo d’affari di successo che sembra provare un assoluto disprezzo per ogni pratica mondana.

Il pugile viene ad occuparsi di questioni politiche e diventa esponente della destra estrema; l’attore si fa sempre piรน coinvolgere in relazioni sessuali sadomasochistiche e termina la sua esistenza con un doppio suicidio, quello suo e della propria amante.

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Dopo il banchetto (1960) – Yukio Mishima

Il romanzo รจ ispirato al politico Hachirล Arita, che nel secondo dopoguerra era una figura molto nota nel paese. Dopo la sua pubblicazione, avvenuta nel 1960, Arita denunciรฒ Yukio Mishima per violazione della privacy.

La Corte distrettuale di Tokyo si espresse a favore di Arita nel 1963, con una sentenza che in Giappone fu la prima a riconoscere la tutela del diritto alla riservatezza per una personalitร  pubblica.

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Stella meravigliosa (1962) – Yukio Mishima

Giappone, primi anni Sessanta. La vita tranquilla, discreta, regolare della famiglia ร’sugi viene sconvolta da eventi meravigliosi: uno a uno, padre, madre, figlio e figlia avvistano misteriosi chiarori e ricevono messaggi telepatici da creature di un pianeta lontano.

E, attraverso il contatto con gli alieni, fra timore e stupore scoprono un segreto sepolto nella loro memoria.

“Stella meravigliosa”, che pure svela la passione del grande scrittore giapponese per l’ufologia e le possibilitร  di vita extraterrestre, non รจ un romanzo fantascientifico in senso stretto: fantasia e realtร  si intrecciano per immergerci in un mondo portatore di fondamentali interrogativi universali.

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Il sapore della gloria (1963) – Yukio Mishima

Noboru Kuroda ha tredici anni, vive a Yokohama solo con sua madre Fusako da quando il padre รจ morto, cinque anni prima. รˆ un ragazzo duro e fiero della propria insensibilitร , mosso come i suoi amici dal desiderio di negare ogni senso alla vita degli adulti, e tuttavia curioso delle loro esistenze e segretamente attratto dalle loro passioni.

Una sera viene come ospite a casa un ufficiale di marina, Tsukazaki Ryลซji, e da questo momento si innesca un tormentato rapporto tra ladolescente, con il suo atteggiamento ambivalente, e quello che diventa lamante della madre.

Ryลซji capisce intanto che Fusako รจ la donna che puรฒ fargli abbandonare il mare per restare a terra. Noboru, da parte sua, scopre linconciliabilitร  tra reale e ideale, e dovrร  infine rassegnarsi alla spietata volontร  della sua piccola banda, animata da unintransigente volontร  nichilista e per scelta crudele fino al sadismo.

Mishima scandaglia con maestria il fondo oscuro dellanimo di questi ragazzi e il loro anelito a rifiutare tutto del mondo dei padri. Per costoro che si affacciano alla vita conta infatti solo la capacitร  di non provare compassione o emozione, e la maturazione pare non consistere in altro che nellimpassibilitร  davanti allesperienza del sangue e della morte.

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La scuola della carne (1963) – Yukio Mishima

Taeko, elegante e avvenente trentanovenne, conduce una vita agiata e godereccia, destreggiandosi fra lโ€™atelier di cui รจ proprietaria, le amiche con cui condivide racconti piccanti e gli eventi mondani.

Stereotipo della divorziata indipendente dellโ€™alta societร  nipponica del dopoguerra, dove il desiderio di occidentalizzazione si contrappone ad antiche tradizioni e pregiudizi, Taeko non vuole rinunciare al proprio stile di vita nรฉ alla libertร .

Poi, una sera, incontra il giovane Senkichi in un gay bar e lโ€™attrazione รจ fatale. Una magia che scaturisce dalla carne fresca e virile del ragazzo, dai suoi muscoli tesi, dai lineamenti fieri del viso.

La vita di Taeko cambia in un batter dโ€™occhio: proprio lei che aveva sempre voluto solo avventure si ritrova irrimediabilmente in balรฌa di un giovane tanto bello quanto misterioso. Ne scaturisce un gioco perfido e ossessivo.

Ma chi รจ davvero la vittima? Chi il carnefice? Mishima mette in scena il mercato dei sentimenti. Puรฒ la passione essere una merce tanto preziosa da annebbiare anche la piรน lucida delle menti? E quando ci innamoriamo, come facciamo a capire di non essere soltanto caduti nellโ€™ingannevole trappola dei sensi?

Non resta che frequentare quella โ€œscuola della carneโ€ che รจ la vita. Lo scandaloso inedito di Mishima, base del film di Benoรฎt Jacquot del 1998, con Isabelle Huppert nel ruolo della protagonista.

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Musica (1965) -Yukio Mishima

Un giorno d’autunno, alla porta del dottor Shiomi Kazunori, uno psicananlista che da cinque anni ha aperto uno studio a Hibiya, si presenta un’affascinante ragazza di nome Reiko, che lo informa di non riusire a sentire la musica.

Da qui si sviluppa un’intricata vicenda in cui i molteplici tentativi di risalire alla causa del problema (la musica รจ una metafora dell’orgasmo) vengono descritti con una suspence da romanzo giallo.

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La voce degli spiriti eroici – Yukio Mishima

La voce degli spiriti eroici, pubblicato nel giugno del 1966 come opera conclusiva di una trilogia (comprendente inoltre il racconto Patriottismo e il dramma Crisantemi del decimo giorno), รจ il resoconto di un drammatico rito a cui Mishima partecipรฒ.

Nell’opera vennero evocati gli spiriti irati dei protagonisti di due degli eventi della recente storia giapponese che piรน profondamente impressionarono e influenzarono la vita e le opere di Mishima.

Si tratta della fallita rivolta dei giovani ufficiali che il 26 febbraio 1936 tentarono un colpo di stato per restaurare il potere assoluto dell’imperatore e l’epopea dei piloti kamikaze nella Seconda guerra mondiale.

“L’assoluta purezza, l’ardimento, il sacrificio di questi giovani,” scrisse Mishima “tutto corrispondeva al modello leggendario dell’eroe, e il loro fallimento e la loro morte li trasformavano in autentici eroi”.

“La voce degli spiriti eroici” รจ un racconto sconvolgente, che contribuisce in modo decisivo a illuminare il senso del tragico gesto con cui Mishima si tolse arditamente la vita il 25 novembre 1970.

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Il mare della fertilitร  (1968-1970) – Yukio Mishima

Il libro รจ una tetralogia composta dallo scrittore giapponese Yukio Mishima. Terminata nel 1970, รจ l’ultima e conclusiva grande opera dello scrittore giapponese. E’ concepito come un’opera lirica: un prologo, quattro atti (uno per ciascun romanzo della tetralogia mishimiana) e un epilogo.

Un flusso musicale continuo che scandisce gli eventi che si snodano negli anni, contrappuntati dalla presenza dell’avvocato Honda Shigekuni. La tetralogia puรฒ quindi essere letta come uno spartito che attende di essere eseguito da parte del lettore.

Yukio Mishima un romantico nazionalista

Yukio Mishima รจ stato un acceso nazionalista, ebbe notorietร  anche come attore, regista cinematografico e praticava le arti marziali. Personaggio difficile e complesso, interpretava una personale visione del nazionalismo nipponico in chiave nostalgica. Mishima si autodefiniva apolitico e antipolitico. 

Tra i suoi ideali piรน forti vanno annoverati il patriottismo, che ispirรฒ anche numerosi personaggi delle sue opere, e il culto per l’Imperatore, figura ideale astratta, semidivina, incarnazione dell’essenza del Giappone tradizionale. 

Mishima fu anche fondatore di una organizzazione paramilitare, di cui lui era capo e finanziatore, chiamata Tate no kai (“Associazione degli scudi”). Organizzazione che rifiutava in maniera netta ciรฒ che lui definiva la sottomissione del Giappone, ossia il Trattato di San Francisco del 1951, col quale il suo paese aveva rinunciato per sempre a possedere un esercito, che non fosse di autodifesa e di misura ridotta, affidando la propria difesa agli Stati Uniti. 

Egli insistette spesso sulla funzione non reale ma simbolica del suo esercito, composto solo da 100 giovani selezionati dallo scrittore stesso, inteso come esercito di salvaguardia dello spirito tradizionale giapponese e difensore dell’Imperatore.

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