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William Shakespeare, il bardo dell’Avon

William Shakespeare a 400 anni dalla morte è ancora protagonista indiscusso della cultura mondiale e la sua eredità si ritrova ovunque, dai teatri, ai cinema, alla tv

MILANO –   La città di Stratford-upon-Avon, dove è nato William Shakespeare  nel  1564, è soltanto ad un centinaio di miglia da Londra. Questa vicinanza spiega il fatto che questo borgo, il cui nome significa “la strada che attraversa il guado”, fu il luogo fiorente di mercati, di fiere e di scambi, e dunque anche della peste, dalle cui epidemie fu decimato; per altro verso  dalla capitale provenivano le  compagnie ambulanti di attori protetti dalla regina o dalla nobiltà. Stratford era dunque il luogo di una fortuna mutevole, che segnò l’infanzia e l’adolescenza di Shakespeare. 

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LA VITA E LE OPERE –  Terzo di otto fratelli, studiò nella scuola di Stratford, che dovette forse abbandonare per sopravvenute ristrettezze economiche. A 18 anni si sposò con la venticinquenne Anne Hathaway da cui ebbe subito la prima figlia Susan, causa delle affrettate nozze, e nel 1585 i due gemelli Judith e Hamnet, morto poi nel 1596. Fino al 1592 non ci sono notizie attendibili; certo è che a questa data aveva ormai lasciato famiglia e paese natio per trasferirsi a Londra. Nel periodo della peste (1593-94) scrisse due opere poetiche dedicate al duca di Southampton: “Venere e Adone” e “Lucrezia violata”.

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LA PRODUZIONE DI SONETTI E IL TEATRO – In questi anni iniziò anche la stesura dei sonetti, che durò, tranne qualche componimento più tardo, fino al 1597. È il periodo della grande fioritura teatrale di Londra. I teatri sono numerosissimi: sia pubblici, scoperti, in cui si recita alla luce del giorno; sia privati, coperti, in cui la scena è fissa. Shakespeare, autore e attore, con l’appoggio del duca di Southampton, diventa anche comproprietario del celeberrimo Globe Theatre e poi del Blackfriars, e accumula così una piccola fortuna. Ciò gli permette di acquistare delle proprietà a Stratford e di far concedere al padre uno stemma gentilizio.  Nel marzo del 1616 fece testamento, il 23 aprile dello stesso anno morì e fu sepolto nel coro della chiesa della Old Town. Fra le sue tragedie più celebri, ricordiamo “Romeo e Giulietta”, “Macbeth”, “Re Lear”, “Amleto e Otello”.  Fra le commedie, continuano ad essere rappresentate in tutto il mondo “Sogno di una notte di mezza estate”, “Molto rumore per nulla”, “La tempesta”, “La bisbetica domata” e “Come vi piace”. Tra i drammi storici: “Riccardo III” ed “Enrico IV”.

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SHAKESPEARE IN UNA INFOGRAFICA – Ecco una infografica realizzata da Stampa Print che racchiude i temi principali delle opere teatrali e che racconta attraverso una timeline la produzione e la cronologia dei suoi lavori e presenta una serie di curiosità legate alla figura e alla produzione del più grande scrittore inglese di ogni tempo. 

William Shakespeare, il bardo dell'Avon

 

 

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