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Un figlio e i suoi irrinunciabili diritti

Approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, ratificata dall’Italia con legge del 27 maggio 1991, n. 176, la Convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza è stata depositata presso le Nazioni Unite il 5 settembre 1991...

Approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, ratificata dall’Italia con legge del 27 maggio 1991, n. 176, la Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è stata depositata presso le Nazioni Unite il 5 settembre 1991. La traduzione italiana èstata invece  pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 giugno 1991. Una data che ricordo perfettamente, perché coincideva con il mio  quindicesimo anniversario di matrimonio. Senza figli.

Fino ad allora mio marito e io non ci eravamo posti il problema di avere figli se non per pensare alla contraccezione. Ma a quel punto il desiderio di un bambino nostro si era fatta prepotentemente strada. Solo che non potevamo averne, le analisi erano state chiara. Così ricordo bene quell’anniversario di matrimonio perché a cena, in un meraviglioso ristorante,  a lume di candela, era arrivata a maturazione l’ide di adottare un bambino.

E’ partito così, per noi, un percorso lungo e tortuoso e faticoso, meraviglisamente coronato dall’arrivo di un figlio. Ma prima, e per due anni, psicologi, assistenti sociali e istituzioni varie ci hanno  indacato e preparato, in un’attesa che va ben oltre i biologici nove mesi. Quando ho stretto il mio bambino fra le braccia, in un paese lontanissimo da casa mia, dall’altra parte del mondo, in compenso  sapevo tutto della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, base imprescindibile  per qualsiasi essere umano venga alla luce… Voi ne sapete qualcosa? Già, pochissimi la conoscono e, peggio, moltissimi dei suoi articoli sono ancora ignorati dalle istituzioni in troppi Paesi del mondo. Eppure  rivendica diritti che non andrebbero nemmeno richiesti, dovrebbero esserci e basta.

Vi invito ad andare a leggerla. E’ un gesto semplicissimo: basta digitare su un canale di ricerca ‘Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza’. Si legge in fretta, ma sono sicuar che poiu seguiranno pensieri difficilmente dimenticabili.  Perché ci sono valori che nessuno al mondo dovrebbe non avere, soprattutto quando è piccolo e non è in grado di difendersi da solo.

Gloria Ghisi

20 novembre 2014

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