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“Spogliare i romanzi”, il corso per conoscere i libri come non li avete mai visti

Lo scrittore Pietro Grossi ci racconta il workshop "Spogliare i romanzi" e ci spiega in cosa si differenzia rispetto ai classici "incontri letterari" in libreria o "club dei lettori"

Di solito i romanzi si sfogliano: in questo caso, invece si “spogliano”. E’ questa la curiosa particolarità del corso “Spogliare i romanzi“, l’originale workshop di lettura realizzato dallo scrittore Pietro Grossi e in programma a Camporsevoli (comune di Cetona, in provincia di Siena) dal 10 al 12 maggio 2024.

Il workshop “Spogliare i romanzi”

Tra la mura di un borgo medievale in Toscana, i partecipanti al workshop saranno guidati dall’autore Pietro Grossi a capire insieme quale complessa e magnifica pozione siano i libri, come queste pozioni si insinuano nelle nostre vite e mutano il nostro modo di percepire il mondo.

Dopo questa esperienza immersiva nella natura e nella lettura, chi vi partecipa non potrà più osservare i libri allo stesso modo: il workshop “Spogliare i romanzi” fornirà ai partecipanti gli strumenti per individuare da quali elementi sono composti i libri e come ogni autore li miscela, quando funzionano e quando meno.

Nelle intenzioni di Pietro Grossi vi è quello di smettere di dire semplicemente se un libro piace o meno, fornendo ai lettori per la prima volta gli strumenti per valutare un libro per ciò che è davvero, cogliendone impreviste sfumature.

Come partecipare

Per partecipare a “Spogliare i romanzi”, basterà seguire le indicazioni presenti sul sito a questo link e cliccare su “PARTECIPA AL CORSO”.

Guardare i libri da un altro punto di vista

Per capire più da vicino in cosa consiste il workshop “Spogliare i romanzi” e in cosa si differenzia rispetto ai classici “incontri letterari” in libreria o “club dei lettori”, ci siamo fatti raccontare dallo stesso Pietro Grossi come nasce questo workshop e cosa offre nello specifico a chi decide di partecipare.

Pietro Grossi
Pietro Grossi

Come nasce l’idea di questo workshop?

L’idea nasce da una serie di conversazioni; in molti erano incuriositi dal sistema che ho costruito negli ultimi 25 anni relativo all’analisi di un testo letterario. Nel tempo ho deciso di perfezionare questa griglia, ed ho voluto condividerla organizzando questo workshop letterario: molta parte della scrittura è lettura e rilettura di se stessi.

Cosa offre a chi vuole partecipare?

Chi ha già seguito i miei precedenti corsi mi ha confessato di riuscire a leggere libri in maniera più consapevole, comprendendo anche meglio i motivi per cui un’opera viene personalmente apprezzata o meno.

Con questo workshop, vogliamo fornire alle persone gli strumenti per dissezionare e osservare meglio i singoli elementi fondamentali che compongono un elemento complesso come un testo, quelle sfumature che spesso ai più possono sfuggire. Il modo con cui propongo di scomporre un testo è il frutto di lunghe conversazioni, lettura di biografie, libri sulla scrittura, testi accademici di analisi del testo.

Il punto di vista da cui osservo questi elementi di un testo e la loro combinazione è un po’ più dalla parte di chi ha voglia di scrivere qualcosa, e non del lettore puro. Il mio metodo non vuole avere una valenza accademica, ma piuttosto vuole fornire uno strumento semplice e alla portata di tutti per comprendere in modo profondo un testo, di qualcun altro o il proprio.

Per questo, ad alcuni do l’opportunità di analizzare la bozza di un loro scritto per valutarla e fornire gli strumenti di analisi per i propri testi. Scrivere è processo di consapevolezza di analisi di ciò che si è scritto e di riscrittura. Ci sono dei momenti di scrittura libera, vera, alternati da altri di lavoro, analisi, riscrittura.

Possiamo definire questo workshop un Decamerone 2.0?

In un certo senso si. Il Decamerone è una raccolta di storie più che di elementi narrativi. Il workshop consiste nel rileggere alcune delle pagine più belle della storia della letteratura, facendo emergere quella magia che un testo possiede e che non tutti sono capaci di cogliere. Il meccanismo del ritrovarsi insieme per parlare di letteratura, condividendo la stessa passione e immersi nella natura, consente un parallelismo con l’opera di Giovanni Boccaccio.

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