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Salone del Libro di Torino 2013: Guida alla sopravvivenza

Sta per arrivare, anzi ormai รฉ iniziato il countdown finale, l'evento letterario piรน atteso dellโ€™anno: Il Salone del Libro di Torino 2013. Un appuntamento a cui ogni lettore, libraio, blogger, giornalista non puรฒ e non deve mancare...

Sta per arrivare, anzi ormai é iniziato il countdown finale, l’evento letterario più atteso dell’anno: Il Salone del Libro di Torino 2013. Un appuntamento a cui ogni lettore, libraio, blogger, giornalista non può e non deve mancare.

Non un festival, né una Fiera ma un giungla nella quale bisogna sopravvivere. Con i consigli miei e con il sostegno morale della mia guida, Chuck Norris, vi porterò alla scoperta di tutti i segreti per sopravvivere ad una tre giorni memorabile, fatta di incontri, presentazioni, visite agli stand, chiacchierate interminabili ed acquisti forsennati.

Iniziamo dalla città e dal clima impossibile da prevedere della città. Torino ha un clima indefinibile: si può passare in meno di 24 ora da un clima sub tropicale a quello artico. Per cui armatevi di abiti leggeri ma anche di ombrelli e k-way per affrontare le numerose escursioni termiche.

Per quanto riguarda il Salone vero e proprio la tenuta adatta é sicuramente un abbigliamento molto, molto comodo. Scarpe da ginnastica sono il minimo sindacale così come una buona dose di pazienza.

Ce ne vorrà molta sopratutto nel momento della fila all’ingresso (nemmeno l’accesso professionale e la prenotazione on line vi permettono di sfuggire a questo supplizio) che di solito si svolge sempre sotto un sole cocente.

Presentatevi al mattino presto e se volete nel primo pomeriggio ma, ripeto, non c’é orario che tenga davanti al fiume di persone che interviene alla manifestazione.

Sappiate poi che alla fiera non esistono sconti, tutti, tranne le piccole case editrici, vendono a prezzo pieno, per cui, se siete lettori onnivori come me portatevi dietro i vostri risparmi ed anche il bancomat.

Quest’anno non potrete mancare alla nuova sezione dedicata alla gastronomia che cerca di soppiantare una delle più gravi manchevolezze del Salone. Dal Lingotto non si può uscire, sappiatelo, e per mangiare, almeno fino all’anno scorso, esisteva solo un piccolo bar che deve pensare a soddisfare migliaia di persone.

Quest’anno le cose dovrebbero cambiate, in meglio e non vedo l’ora di approfondire anche questo aspetto…
Tra le novità una sezione della fiera interamente dedicata all’editoria digitale. Armatevi della guida, segnatevi gli stand da visitare e prendetevi mezza giornata per leggere tutto il programma (io sono arrivata solo a pag 20!).

Non potete non fermarvi ai due shop ufficiali del merchandising targato salone del Libro (dovete prendere la mega shopper di plastica nera, é super resistente).

Per il resto vi dico solo che le novità più interessanti, gli autori nazionali ed internazionali più famosi ci saranno tutti, così come tutte le piccole realtà che presentano sempre delle vere e proprie chicche.

Io non vedo l’ora di andare e voi? Ci sarete?

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