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Roma: 6 libri da leggere per riscoprire la grandezza dell’antica Urbe

Scopri il fascino della città eterna di Roma attraverso 6 libri imperdibili, capaci di far riscoprire la grandezza dell'antica Urbe e la sua storia affascinante.

Il Natale di Roma è un anniversario importante. Non importa solo la data, ma il mito, la potenza evocativa, il desiderio di eternità che ha attraversato secoli e civiltà. Per celebrare il 21 aprile, giorno della fondazione, secondo la leggenda, abbiamo scelto sei libri imperdibili: saggi e romanzi che raccontano il potere, i riti, le leggende e il simbolismo della città eterna. Un itinerario letterario e storico per chi ama affondare le mani nella polvere del tempo e tornare con un’idea nuova di presente.

La capitale  è una città fatta di pietre e fantasmi, di simboli e potere, di mito e storia. Leggere questi libri, proprio il 21 aprile, non è solo un omaggio: è un gesto di memoria e curiosità. Perché Roma non è mai finita: si nasconde nei nostri linguaggi, nelle leggi, nei rituali quotidiani. E la sua vera fondazione, in fondo, è ogni volta che qualcuno apre un libro per scoprirla.

Roma: 6 libri da leggere per celebrare la nascita della città eterna

Il 21 aprile è chiamato Natalis Urbis ed è legato al mito di Romolo che, nel 753 a.C., avrebbe tracciato il solco sacro del primo perimetro urbano.

La lupa capitolina, uno dei simboli più famosi della città, in realtà potrebbe risalire al Medioevo e non all’epoca etrusca.

Giulio Cesare fu assassinato nel 44 a.C. alle idi di marzo… ma per un mese intero il suo cadavere rimase imbalsamato nel Foro, in una sorta di altare temporaneo che attirava folle ogni giorno.

Esistono ancora strade che seguono il tracciato esatto delle antiche mura serviane, costruite nel IV secolo a.C.

 

 Roma. Piccola storia simbolica di Franciscu Sedda e Paolo Sorrentino

Un saggio agile, raffinato e profondamente originale, che esplora il simbolismo profondo della città di Roma, interrogandosi su come l’immagine della città sia diventata, nel tempo, un’arena di potere e rappresentazione. Sedda, semiologo, e Sorrentino, scrittore e artista visivo, costruiscono un racconto che unisce mito e critica, dal “caput mundi” al “caput mortuum”. Cosa significa vivere in una città che è, contemporaneamente, un museo e un organismo vivente, un’icona imperiale e una capitale incerta? Il libro offre uno sguardo stratificato su Roma, tra religione, politica, estetica e rovina.

Perché leggerlo: è il testo perfetto per chi cerca una visione simbolica e moderna di Roma, lontana dai cliché, capace di parlare al nostro tempo.

 

Quando eravamo i padroni del mondo di Aldo Cazzullo 

Cazzullo ci regala un saggio divulgativo e appassionato che ripercorre il momento in cui Roma dominava il mondo intero. Il cuore del libro è il racconto della grandezza di Roma come progetto di civiltà e dominio: un potere che era militare, sì, ma anche culturale, giuridico, urbanistico. L’autore intreccia storia e aneddoti, politica e immaginario, sottolineando quanto il mondo moderno debba ancora alla visione romana.

Perché leggerlo: perché ci ricorda che la Roma imperiale fu anche un laboratorio di identità europea, non solo un’impero decaduto da rimpiangere.

 

I miti della fondazione di Eva Cantarella 

In questo saggio acuto e affascinante, Eva Cantarella, una delle massime esperte italiane di diritto e cultura antica, ricostruisce i miti fondativi di Roma, da Enea a Romolo e Remo, passando per il ratto delle Sabine. Ma il vero nucleo del testo è la riflessione sul potere del mito come strumento politico. Perché le origini raccontate non sono mai neutre: servono a costruire un’identità, a giustificare un potere, a indicare un destino.

Perché leggerlo: per comprendere quanto la narrazione delle origini sia sempre una costruzione culturale e ideologica, ancora oggi.

 

Secondo natura di Eva Cantarella 

Nello stesso filone, questo saggio esplora il concetto di “natura” e “normalità” nella Roma antica, soprattutto in relazione ai generi, ai ruoli sessuali e alle dinamiche familiari. Cantarella mostra come molte categorie che oggi consideriamo naturali fossero, in realtà, profondamente culturali. Un libro illuminante che smonta la retorica della “tradizione” come verità immutabile.

Perché leggerlo: perché ci insegna che perfino nell’Impero più potente della storia, ciò che era considerato naturale… cambiava in base alle esigenze politiche.

 

S.P.Q.R. Una storia antica di Roma di Mary Beard 

Scritto da una delle più celebri classiciste contemporanee, S.P.Q.R. è un tour de force che ripercorre mille anni di storia romana, dalle origini mitiche fino al III secolo d.C, con una scrittura incisiva e una mente brillante. Beard ci restituisce una Roma concreta e viva, abitata non solo da imperatori e senatori, ma da plebei, donne, schiavi. Un’opera che ha il merito di riavvicinare il grande pubblico alla classicità, senza mai banalizzarla.

Perché leggerlo: perché è un grande affresco storico ma anche umano, capace di raccontare Roma attraverso le sue contraddizioni più affascinanti.

 

Romolo. Il primo re di Franco Forte e Guido Anselmi 

Primo volume della serie I sette re di Roma, questo romanzo storico ricostruisce la vita e le gesta di Romolo, il fondatore leggendario. Forte e Anselmi tratteggiano un ritratto epico ma anche umano, dove il mito convive con l’ambizione, la solitudine, la visione politica. Lo stile è cinematografico, l’atmosfera ricorda le grandi saghe antiche, ma con un ritmo moderno.

Perché leggerlo: perché restituisce carne e sangue alla figura mitica di Romolo, trasformandolo da simbolo scolastico a eroe tragico e potente.

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