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Roberto Alajmo e il maschilismo matriarcale in Sicilia

Intervista allo scrittore palermitano Roberto Alajmo, appena tornato in libreria con “La strategia dell’opossum”. Si tratta di un giallo siciliano che vede protagonista Giovanni Di Dio, detto Giovà, sprovveduto metronotte e investigatore scansafatiche.

Ad “A Tutto Volume” tra i protagonisti della prima giornata lo scrittore palermitano Roberto Alajmo, appena tornato in libreria con “La strategia dell’opossum”, edito da Sellerio. Si tratta di un giallo siciliano che vede protagonista Giovanni Di Dio, detto Giovà, sprovveduto metronotte e investigatore scansafatiche.

L’intervista a Roberto Alajmo

Prima dell’incontro che lo ha visto protagonista a Ragusa, abbiamo avuto il piacere di intervistare Roberto Alajmo e di scambiare 4 chiacchiere con lui per parlare della maschera di Giovà, definito dallo stesso autore “lo sciocco saggio, quello che apparentemente è inadatto a tutto ma riesce a raggiungere l’obiettivo passando attraverso vie tortuose”. 

Durante l’intervista con la giornalista Giada Giaquinta, Roberto Alajmo ha spiegato in cosa consiste il cosiddetto “maschilismo matriarcale” tipico siciliano, raccontandoci cosa c’è di diverso in questo suo ultimo romanzo, tanto da portarlo nel corso della scrittura a cambiare registro, divertirsi, liberando una vena comica finora sottotraccia.

 

Roberto Alajmo

Roberto Alajmo, nato a Palermo il 20 dicembre 1959, è uno scrittore, giornalista e drammaturgo italiano. È stato docente a contratto di Storia del Giornalismo alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Palermo.

Le sue opere sono tradotte in inglese, francese, olandese, spagnolo e tedesco. Suoi racconti sono stati pubblicati nelle antologie La porta del sole (Novecento, 1986), Luna Nuova (Argo, 1997), Raccontare Trieste (Cartaegrafica, 1998), Sicilia Fantastica (Argo, 2000), Strada Colonna (Mondello, 2000), Il Volo del Falco (Aragno, 2003), Racconti d’amore (L’ancora del mediterraneo, 2003) È autore del libretto dell’opera Ellis Island, con musiche di Giovanni Sollima (Palermo, Teatro Massimo, 2002).

Il suo romanzo “È stato il figlio” ha avuto una trasposizione, nel 2012, in un omonimo film per la regia di Daniele Ciprì, con Toni Servillo come interprete protagonista.

Il 27 settembre 2013 è stato nominato direttore dell’Ente Teatro Biondo Stabile di Palermo, dopo 15 anni di gestione di Pietro Carriglio; è rimasto in carica fino al 19 gennaio 2019, quando ha annunciato al pubblico che non sarebbe stato rinnovato nell’incarico per il successivo quinquennio.

 

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