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“Riscoprire il silenzio”, di cosa parla il libro di Nicoletta Polla-Mattiot

Scopri il libro della giornalista e saggista Nicoletta Polla-Mattiot e perché è stato scelto tra le tracce della prima prova scritta dell'esame di maturità 2024

Il testo di Nicoletta Polla-Mattiot tratto dal libro “Riscoprire il silenzio. Arte musica e poesia, natura tra ascolto e comunicazione” è una delle tracce presenti all’interno della tipologia B “di testo argomentativo” scelto per la prima prova scritta della maturità 2024.

Scopriamo più da vicino il libro della giornalista e saggista Nicoletta Polla-Mattiot e perché è stato scelto in base alle tematiche affrontate nell’opera.

Riscoprire il silenzio. Arte, musica, poesia, natura fra ascolto e comunicazione

Sinossi del libro

Questo libro è un viaggio, un percorso ricco di pause e di fermate, che parte da una semplice convinzione: tacere è un’arte, con delle regole che si possono apprendere, trasmettere ed esercitare. E riscoprire il silenzio significa innanzitutto ricostruire un rapporto diverso con il tempo delle proprie esperienze.
 
Un viaggio senza punti di arrivo e senza conclusioni, che si appaga del suo peregrinare percorrendo i più diversi territori di applicazione del silenzio, dalla letteratura all’arte, dalla musica alla psicoanalisi, dalla geografia all’antropologia, dal cinema al teatro. E le più diverse età, esigenze e fasi della vita: dall’infanzia all’adolescenza, alla maturità.
 
Il valore del silenzio
 
Questo libro rappresenta un invito a riflettere sul valore del silenzio in una società sempre più all’insegna del rumore e della frenesia, sia di vita sia a livello comunicativo: viviamo immersi in un mondo in cui notizie e stimoli esterni arrivano istantaneamente e da qualsiasi direzioni, senza darci la possibilità di fermarci a riflettere su cosa sai essenziale e cosa no.
 
Ecco quindi che l’esperienza della giornalista e saggista Nicoletta Polla-Mattiot diventa utile per riflettere sull’importanza di prendersi un momento tutto per sé fermandosi a riflettere, in silenzio appunto. L’autrice grazie ad un percorso culturale che spazia dall’arte alla musica, dalla poesia alla natura, sottolinea il valore dell’ascolto e della contemplazione, elementi fondamentali per la crescita personale e la comprensione della realtà intorno a noi.
 
La scelta di utilizzare quest’opera come spunto per la traccia B “di testo argomentativo” della prima prova scritta consente agli studenti di riflettere su uno dei temi di più forte attualità oggi: l’eccessiva presenza di stimoli ed informazioni che non ci consentono di concentrarci sull’essenziale, e quindi la necessità di ritagliarci degli spazi silenziosi in cui poter riflettere sulla nostra vita e ritrovare quel benessere interiore indispensabile per vivere in maniera autentica.
 

Nicoletta Polla-Mattiot

Nicoletta Polla-Mattiot, si è laureata in Retorica alla facoltà di Lettere Antiche e la passione per gli studi sul linguaggio (verbale e non verbale) è andata di pari passo con quella per la scrittura. Giornalista, ha oltre vent’anni di esperienza fra periodici e quotidiani. Attualmente dirige il mensile del Sole 24 Ore, How to Spend it, oggi HTSI, in partnership con il Financial Times ed è docente del Dipartimento di Comunicazione, arti e media presso l’università Iulm.

«Il silenzio è un importante strumento della comunicazione ed è tra i più grandi lussi dell’epoca contemporanea». Commenta Nicoletta Polla-Mattiot, parlando di un suo brano sulla riscoperta del silenzio, proposto oggi ai maturandi 2024. «Il silenzio non nega la comunicazione, ma è uno strumento per esaltarla – afferma – non parliamo di ’silenzio assoluto’, ma di un silenzio che si intercala alla parola e cattura l’attenzione in un mondo in cui siamo ipersollecitati».

Polla-Mattiot, che confessa di essere «molto felice» perché un suo brano è tra le tracce della maturità. «È stato bello quando l’ho saputo», dice soddisfatta e precisa anche che lo studio del silenzio che lei porta avanti «non è quello dei percorsi di ricerca della spiritualità, ma uno strumento da inserire nella vita di tutti i giorni».

L’accademia del silenzio

Nel 2010 ha fondato con Duccio Demetrio l’Accademia del silenzio, scuola di pedagogia e comunicazione del silenzio: un luogo dove incontrarsi per condividere esperienze legate al silenzio. Uno spazio didattico dove esercitare le risorse terapeutiche e creative del silenzio contro l’inquinamento acustico, ma anche contro l’inquinamento esistenziale.

Un viaggio di ricerca, che parte da una semplice convinzione: che il silenzio è un’arte, che si può sperimentare, imparare e condividere. E che riscoprire il silenzio significa innanzitutto ricostruire un rapporto diverso con il tempo delle proprie esperienze.

La scuola nasce per diffondere una cultura e un’ecologia del silenzio, del rispetto dei luoghi e delle persone, del piacere di reimparare ad ascoltare: suoni, voci, natura.

 

 
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