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Lo scacco del barbiere, di Marco Gaddi

Con brillanti giochi linguistici e uno stile a tratti poetico e fortemente suggestivo, Marco Gaddi dipinge il ritratto di un paese in cui le stravaganze del tempo che passa e del progresso che avanza inesorabile sconvolgono le umili esistenze dei suoi abitanti, inconsapevoli di vivere in un’epoca di grandi cambiamenti.

L’arrivo del rasoio usa e getta, che farà scomparire il barbiere dalla sua bottega, o l’invenzione di una scatola parlante – la prima televisione – sono infatti i primi segni di un mondo che accelera il passo, non senza suscitare stupore e al contempo malinconia.

Una partita a scacchi, che diventa metafora della vita, fa da sfondo a personaggi stravaganti e alle loro storie, mai del tutto vere, in una straordinaria circolarità, e invita a fermarsi al cospetto di valori passati da riconquistare.

Lo scacco del barbiere richiama il famoso paradosso logico elaborato da B. Russell: «In un villaggio vi è un solo barbiere, un uomo ben sbarbato, che rade tutti e solo gli uomini del villaggio che non si radono da soli. Il barbiere rade se stesso?»

Lo scacco del barbiere è più di un romanzo: frutto della sinergia tra l’autore e i partecipanti al corso di formazione editoriale tenuto da ANANKE lab, il volume è anche un ponte tra il mondo del libro e chi a questo mondo vuole affacciarsi.

Potere leggere gratis il testo completo su Yeerida a questo link.

Massimo Asta

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