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“Il rifugio”, un viaggio alla ricerca di se stessi

Uno dei nostri lettori ha recensito per voi "Il rifugio" di W. Paul Young

Il rifugio” di W.Paul Young. Un’ infanzia difficile, il riscatto: una nuova vita, finalmente una famiglia, una quotidianità permeata da amore e rispetto reciproco. Genitori, figli, gioie, dolori, impegni quotidiani.tutto nella norma fino a quando, in occasione di un weekend al lago, accade l’inaspettabile, la tragedia che ogni genitore teme di più.

Accadde tutto durante il fine settimana del Labor Day, in occasione del quale, Mack decide di portare i suoi adorati figli in campeggio al lago. Tutto procede nel migliore dei modi, bagni, gite, pasti all’aria aperta, nuove amicizie.fino a quando, l’ultimo giorno, Mack lascia momentaneamente la figlia minore Missy da sola davanti alla tenda intenta a disegnare per accorrere ad aiutare gli altri due figli che rischiano di annegare a causa di un incidente con la canoa. Al ritorno Missy è scomparsa. Le indagini della polizia lasciano trapelare il peggio. La povera bambina è stata rapita, e molto probabilmente uccisa, dal killer delle coccinelle da anni ricercato.

Il racconto non descrive le indagini della polizia, non è una giallo; racconta l’esperienza di dolore della famiglia, in particolare del padre, del suo enorme senso di colpa, della “Grande Tristezza” che lo avvolge e governa le sua giornate. Fino al giorno in cui, durante una terribile nevicata, Mack riceve un curiosissimo biglietto che, non solo lo invita a recarsi nel luogo del delitto, ma il mittente si firma con “Pa” nomignolo che la moglie usa per chiamare Dio, entità verso cui il nostro protagonista è sempre stato scettico a maggior ragione dopo la nuova tragedia. Mack, ad insaputa della sua famiglia in vacanza dagli zii, accetta l’invito. Arrivato sul luogo del delitto si addormenta e al suo risveglio il miracolo: neve, gelo e tempesta sono stati rimpiazzati da una splendida giornata di primavera e dal rifugio provengono profumo di cibo e voci umane. Per lui si prospetta un weekend unico, magico, surreale, ma anche una grande prova di fiducia e coraggio, perché per superare il dolore e ricominciare a vivere Mack deve prima ritrovare la fiducia soprattutto in se stesso.

Riuscirà Pa a guidarlo in questo viaggio spirituale? A fargli ritrovare il coraggio di affrontare la quotidianità? A fargli capire che non è solo e che non bisogna mai fermarsi all’apparenza? Un viaggio alla ricerca di se stessi che ci insegna a guardare la realtà da un’altra prospettiva, non un viaggio di fede nel senso religioso del termine, ma di fiducia!

Elisa Pinca

26 settembre 2015

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