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”Capitano Ulitmo, la vera lotta alla mafia”, una storia da raccontare

''Capitano Ultimo, la vera lotta alla mafia'' รจ un'opera che non passa inosservata. Non รจ solo il suo titolo ad attirare l'attenzione, anche del lettore piรน distratto, ma soprattutto il contenuto che ne rivela.

 

Capitano Ultimo, la vera lotta alla mafia di Angela Rossi, è un’opera che non passa inosservata. Non è solo il suo titolo ad attirare l’attenzione, anche del lettore più distratto, ma soprattutto il contenuto che ne rivela. L’Italia è sì il Paese dei limoni e degli aranci, come la definì il grande letterato tedesco Johann Wolfgang von Goethe in Viaggio in Italia. Il Paese del sole che brucia la terra e spalanca le porte a chi, con grande speranza per una vita migliore, approda sulle nostre coste.

L’Italia, narrata dalla giornalista e scrittrice italiana Angela Rossi, è anche la dimora di chi del male più profondo di nome Mafia, ne ha voluto sradicare le radici più forti donando uno spiraglio di luce immensa a chi la luce non riusciva più a riconoscerla. Angela Rossi ha dedicato questa sua ricerca giornalistica ed esperienza letteraria ad un uomo che, nella sua grande umiltà e alto senso del dovere, ha saputo porre la parola fine alla latitanza di un personaggio molto noto della mafia italiana di nome Totò Riina.

La mafia, quel male oscuro che troppo spesso ha spezzato vite e distrutto esistenze appena al volgere del loro affacciarsi alla vita, ha conosciuto un eroe del nostro secolo costretto ad usare uno pseudonimo: Capitano Ultimo. È questo infatti il nome assegnato al Colonnello dell’Arma dei Carabinieri che, in quel lontano giorno di molti anni fa, ne scoprì il nascondiglio e ne permise l’arresto. Il protagonista di Capitano Ultimo, la vera lotta alla mafia è un uomo apparentemente come tanti che pensò a servire la madre Patria e a liberare gli onesti da coloro che dell’onestà ne avevano cancellato il valore. Capitano Ultimo è costretto ormai a vivere, da quel lontano giorno, sotto copertura. Divenendo senza ombra di dubbio, un eroe dei nostri tempi.

Un eroe che la scrittrice, Angela Rossi, ha saputo ben valorizzare e rendere noto al pubblico grazie anche alla sua personale spiccata capacità stilistica e letteraria, con cui ha saputo redigere principalmente la sua intervista dando vita ad una narrazione diversa per stile comunicativo ed espressione culturale. Sono parole, le sue, che giungono ad ogni tipo di lettore. La sua è una tecnica che giunge a chi ama leggere le interviste e a chi, allo stesso tempo, desidera inoltrarsi in un romanzo attendendo una conclusione a sorpresa. Qui la sorpresa è la vita stessa. Una realtà sorprendentemente scorrevole. Frasi che volano nell’infinito di un cielo ove un falco riconosce la sua preda per catturarla viva. Non è stato semplice entrare in contatto con un uomo costretto ormai per tutta la sua vita a vivere nell’anonimato, ma evidentemente la conferma che il bene vince sul male ha dato la sua dimostrazione. Ecco che le parole dette dal protagonista dell’opera e riportate dall’autrice con fedeltà e professionalità rendono vive non solo l’intervista in sé ed il suo racconto, ma soprattutto l’aspetto narrativo che ne consegue. Vi è infatti sia l’intervista fatta al Capitano e sia la storia di ciò che lui e i suoi compagni, nella loro umiltà e profonda fedeltà ai valori umani, hanno saputo creare nella città di Roma. Mentre si legge quest’opera si ha la sensazione di vivere in prima persona la stessa esperienza vissuta dai carabinieri che hanno partecipato all’azione di cattura del mafioso e che oggi collaborano con il loro Capitano in una casa famiglia che non conosce distinzioni di alcun genere tra esseri viventi.

Leggendo si ha la percezione che le parole scritte su un foglio bianco siano momenti vissuti nella realtà di chi leggendo si lascia rapire da un momento storico italiano pronto a coinvolgere ogni singolo individuo. Compaiono luoghi che sembrano molto lontani dai propri, eppure così a portata di mano. Il merito più grande che attribuisco all’autrice, non è soltanto il suo talento giornalistico, chiaro e diretto, né solamente quello narrativo, discreto e penetrante, ma soprattutto la capacità dimostrata nel saper condurre il lettore in un mondo in cui la realtà quotidiana è realtà di vita volta al bene del nostro prossimo. Una vita nella quale i valori necessari per un presente ed un futuro migliori sono concretamente realizzabili.

 

Rosanna Lanzillotti

 

13 luglio 2015

 

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