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Rave Party, 11 libri per comprendere il fenomeno

Scopri i libri dedicati ai Rave Party per comprendere il fenomeno e per interpretare con più lucidità il dibattito politico e pubblico

Il dibattito sui Rave o Free Party si è acceso. Il Governo italiano vuole fermare il fenomeno e punire i Raver con pene severissime. Da parte nostra come sempre vogliamo dare un piccolo contributo per far conoscere il fenomeno attraverso libri scritti sull’argomento. In linea generale, la lettura dei libri aiuta il processo del conoscere e come tale può essere uno strumento utile per dare un’interpretazione più lucida riguardo a ciò che accade.

11 libri dedicati al fenomeno Rave Party

1) Rave in Italy. Gli anni Novanta raccontati dai protagonisti di Pablito el Drito

Se i punk gridavano “no future”, i raver sono andati oltre il futuro. Non è più il tempo delle provocazioni nichiliste nel tentativo di combattere da un’altra angolazione il capitalismo, per i raver la catastrofe è già avvenuta. Inutile lottare per cambiare la società, molto meglio trovare delle zone temporaneamente autonome dove sperimentare una vita libera dopo l’apocalisse.

Sovrastimolati da sostanze psichedeliche e da interminabili danze sciamaniche, i raver hanno anticipato di due decenni ciò che è diventata l’attuale realtà: la morte della politica e la fine del mondo come lo conoscevamo prima. “Rave in Italy” è una raccolta di interviste e contributi che ricostruiscono gli albori e lo sviluppo della scena in Italia a partire dai primi anni novanta, focalizzandosi sulle tribù autoctone di Torino, Roma, Milano e Bologna.

Raccontano la loro storia e quella del movimento non solo musicisti e dj, ma anche donne e uomini che ne hanno fatto parte a vario titolo: elettricisti, grafici, baristi, allestitori, performer, squatter, produttori, pusher, “buttadentro”, traveller e frequentatori assidui.

2) Rave new world. L’ultima controcultura di Tobia D’Onofrio

Nella storia della musica e delle culture giovanili non era mai accaduto che uno stile di vita alternativo venisse vietato dalla legge… Qual è stata l’ultima controcultura? Come mai dopo la stagione dei rave non si è più affermata una spinta creativa capace di unire migliaia di persone?

Nell’arco di un trentennio la scena dei rave e del movimento free tekno ha forgiato nei circuiti underground generi musicali innovativi come jungle, grime, dubstep. Nonostante la natura utopica, questa cultura pirata, tra azione diretta, neotribalismo e cyberpunk, si è concretizzata in un crogiolo di istanze politico-esistenziali, unendo in una danza collettiva sognatori di comunità liberate, sperimentazione artistica, lotte per i diritti dei gay e controvertici.

“Rave new world” raccoglie le testimonianze e gli spunti più interessanti degli studiosi e dei protagonisti a livello internazionale, offrendo al lettore un’inedita panoramica storica che include le numerose idee realizzate, i punti critici e le possibili prospettive dell’ultima delle controculture.

Un libro che si propone di prevenire le criticità legate al consumo di stupefacenti, include un capitolo sulle pratiche di “riduzione del danno”, utilizzate da decenni in club e rave europei e ancora oggi considerate illegali in Italia.

Interviste a Simon Reynolds, Spirai Tribe, Sound Conspiracy, Mutoid Waste Company, D’Arcangelo, Dj War, Atari Teenage Riot, Kernel Panik, Tekno Mobil Squad e molti altri. Prefazione di Rémi Hess, introduzione di Vanni Santoni e postfazione di Valerio Mattioli.

3) Rave di Rainald Goetz

Incontra ragazze. Prendi droghe. Ascolta la musica In Rave, il romanziere di culto tedesco Rainald Goetz fa un tuffo a capofitto nella cultura techno degli anni Novanta. Dall’uscita catartica sulla pista da ballo alle intense conversazioni negli angoli dei locali notturni e agli after-party alla luce dell’alba, questo romanzo esilarante e frammentario cattura la sensazione di dissolutezza dall’interno. Abbagliante e intimo, Rave è l’abbraccio impenitente della vita notturna di un autore che non ha paura di perdersi nell’argomento del suo lavoro.

Per provare un vecchio detto: se riesci a ricordare gli anni Novanta, non c’eri. Rainald Goetz era lì, e ha trovato una forma in cui evocare le sensazioni ei suoni, gli alti e i bassi, della cultura techno. Questo è un taglio classico di un’epoca leggendaria che arricchirà il mix della cultura rave di oggi e riempirà il vuoto di memoria per alcuni di noi veterani.McKenzie Wark, autore di The Beach Beneath the Street.

4) Rave on: Global Adventures in Electronic Dance Music di Matthew Collin

La musica dance elettronica era una volta la frontiera utopica della cultura pop. Ma tre decenni dopo l'”estate dell’amore” dell’acid house, è passata dalla sottocultura al mainstream globale. Ha ancora lo stesso potere di ispirazione? Dai palazzi del piacere di Ibiza e Las Vegas alle “nuove frontiere” come Shanghai e Dubai, il raving è ora un affare multimilionario.

Ma ci sono ancora credenti accaniti che sostengono la sua etica fai-da-te: gli idealisti techno di Berlino e Detroit e i subculti queer di New York, i partiti post-apartheid del Sud Africa e i viaggiatori techno fuorilegge della Francia. In Rave On, Matthew Collin viaggia per il mondo per vivere in prima persona queste scene uniche, parlare con i protagonisti e ascoltare la storia di come la cultura della danza è diventata globale e scoprire se il suo spirito anticonformista può sopravvivere al proprio successo.

5) Tekno-feste. Uno sguardo compartecipativo al circuito illegale dei rave party di David Donfrancesco

Nel presente lavoro è descritta un’esperienza umana e di ricerca-intervento, iniziata nel febbraio del 2006 e tutt’ora in corso d’opera (maggio 2013), che ha avuto come obiettivo principale quello di ricostruire, dall’interno, l’universo simbolico e relazionale (la cultura) di un gruppo specifico di ravers di un comune del Basso Lazio, Aros, appartenenti al circuito illegale dei rave party.

Oltre ad obiettivi conoscitivi, l’intento è stato quello di progettare e sperimentare inedite strategie di intervento sul mondo, anche quotidiano, dell'(ab)uso di droghe sintetiche aventi finalità di prevenzione selettiva ed indicata adottabili all’interno degli ambienti “naturali” di vita degli stessi consumatori. In funzione della “peculiarità” dell’ambito di indagine è stata adottato un approccio etnografico compartecipato in un’ottica di valorizzazione congiunta e simmetrica del punto di vista del ricercatore e dei soggetti protagonisti delle tekno-feste.

6) Muro di casse di Vanni Santoni

Cosa è stata questa “cosa” sfuggente, multiforme ed entusiasmante avvenuta in Europa tra il 1989 e oggi? una cosa lunga dunque un quarto di secolo?

Muro di classe è un’osservazione partecipante nel profondo mondo del rave. Vivere il Rave con tutte le diverse emozioni di un’esperienza difficile da comprendere se non vissuta. Da questo è nato Muro di casse,  perché, sia pure con una forte impronta documentale, in casi come questo il romanzo è il più potente strumento di analisi e rappresentazione della realtà.

7) Traveller e raver. Racconti orali dei nomadi della nuova era di Richard Lowe e William Shaw

Chi sono i traveller e i raver? Drogati che terrorizzano l’Inghilterra e l’Europa con i loro festival illegali, ballando tutta la notte? In questa raccolta di racconti orali, da Stonehenge ai più recenti rave, sono gli stessi protagonisti di queste esperienze a parlare della loro vita, vissuta da nomadi su camion, roulotte, in tende e in accampamenti ai margini della città o sulle scogliere della Cornovaglia, delle loro incredibili feste, della loro visione di un mondo diverso e migliore.

Uno spaccato su una controcultura che negli anni novanta è arrivata a contare mezzo milione di aderenti, tanto da essere considerata una seria minaccia dalle istituzioni inglesi. La scena alla base della successiva esplosione della techno e della psy trance. Completa il volume un inserto di 32 pagine con oltre 60 fotografie di Alan “Tash” Lodge – che dal 1978 segue e documenta la vita di traveller e raver – e altri fotografi.

8) T.A.Z. La Zona Autonoma Temporanea di Hakim Bey

Una serie di saggi che hanno definito e definiscono ancora oggi le pratiche libertarie e liberate di soggetti e movimenti. Dalle comunità dei pirati di Capitano Mission al nomadismo psichico, dalla poesia al sufismo, dall’anarchia alla filosofia radicale. La vita vissuta, la presenza reale, l’avventura, il rischio, l’amore.

La felicità rivoluzionaria si può raggiungere anche a partire dalla quotidianità, costruendo e inventando Zone Autonome Temporanee. Un libro – ma soprattutto un’attitudine – che ha ispirato scrittori e artisti di ogni campo e immaginazione umane, festival selvaggi e illegali nei boschi o organizzati come Burning Man, nuove comuni e altre forme abitative alternative, militanti creativi di tutto il mondo dall’inizio degli anni Novanta fino alle recenti rivolte americane. Un po’ manifesto, un po’ poesia, T.A.Z è un inno alla poetica della liberazione.

9) Ragazza selvaggia (Rave girl) di Alan Warner

Il libro, la riedizione di “Rave girl”, racconta la storia di Morvern Callar, 21 anni, una vita, trascorsa in un villaggio delle Highlands scozzesi, fatta di giorni tutti uguali. Poi, una mattina scopre il corpo esanime del suo uomo riverso sul pavimento. Ma per Morvern quella morte improvvisa non sarà altro che la via verso una nuova libertà, l’inizio di una fuga lontano dalle tempestose scogliere scozzesi verso un entroterra di acque dolci, di fiumi e dighe, e ancora verso le spiaggie infuocate dell’Europa del sud. Un viaggio senza vincoli né confini, scandito dalla musica, all’insegna di un erotismo libero e innocente e del piacere della natura e della scoperta degli altri.

10) Energy flash. Viaggio nella cultura rave di Simon Reynolds

A vent’anni dall’esplosione dell’acid house e dell’Ecstasy, arriva la versione riveduta e aggiornata della Bibbia della musica elettronica firmata da Simon Reynolds. Pubblicato originariamente nel 1998, “Energy Flash” è rapidamente diventato il libro di riferimento, la parola definitiva sulla rivoluzione culturale e musicale che ha visto protagonista la generazione “chimica” a cavallo del nuovo millennio, perduta nel “culto dionisiaco dell’oblio”.

Nelle sue pagine prende forma con grande lividezza la fitta trama di sottoculture, generi, riti, luoghi, eventi e suoni che compongono il mosaico della scena dance mondiale e la sua ossessiva ricerca per il beat perfetto, dagli scantinati di Detroit che videro la nascita della techno al fumo delle discoteche di Ibiza e Manchester, dalle spiagge di Goa all’elegante decadenza dei club berlinesi di oggi, fino ai sottogeneri proliferati in seguito alla seconda estate dell’amore: jungle, garage, trance, ambient e le successive ramificazioni 2step, grime, dubstep.

Tutto quello che volevate sapere sugli artisti e i dj che hanno creato la dance culture, sul pubblico che ne ha fatto uno stile di vita, sul lato oscuro del connubio tra musica e droga: la ricerca dell’edonismo sfrenato, le sue conseguenze psicologiche e sociali, “la ciclica alternanza magia-tragedia insita nella pratica di vivere per il weekend e poi pagarne le conseguenze negli altri giorni della settimana”.

11) Tekno Free Doom: Musica, rave, intrallazzi e illuminazioni mistiche di Syd B 

Tekno Free Doom è un viaggio all’interno del mondo delle feste illegali di fine millennio, scritto da chi ha fatto parte del movimento ravers fin dalla sua nascita. Tekno Free Doom racconta il decennio che ha cambiato le certezze, le tendenze e la musica dell’intera Europa attraverso le( dis)avventure ben oltre la legalità di Marco e Stefano, due ragazzi quasi normali che hanno fatto dei rave parties una ragione e uno stile di vita. Un romanzo che intreccia contorte storie di droga, musica e traffici internazionali, il desiderio di due sconclusionati e confusi ventenni italiani di vivere semplicemente liberi.

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