Sei qui: Home » Libri » “Quel che resta del giorno”, il capolavoro di Ishiguro che ci interroga sul senso della vita

“Quel che resta del giorno”, il capolavoro di Ishiguro che ci interroga sul senso della vita

Cosa ha davvero valore nella nostra vita? Questo è l'interrogativo che sta alla base di "Quel che resta del giorno" di Kazuo Ishiguro, il cui adattamento andrà in onda questa sera su Tv2000.

Andrà in onda questa sera su Tv2000 a partire dalle 21.15 la celebre e fortunata trasposizione cinematografica del capolavoro di Kazuo Ishiguro,Quel che resta del giorno“. Un libro meraviglioso che, attraverso la storia di un maggiordomo inglese degli anni ’30, ci induce a riflettere sul vero senso della vita.

“Quel che resta del giorno”, la sinossi

La prima settimana di libertà dell’irreprensibile maggiordomo inglese Stevens diventa occasione per ripensare la propria vita spesa al servizio di un gentiluomo moralmente discutibile.

Stevens ha attraversato l’esistenza spinto da un unico ideale: quello di rispettare una certa tradizione e di difenderla a dispetto degli altri e del tempo.

Ma il viaggio in automobile verso la Cornovaglia lo costringe ben presto a rivedere il suo passato, cosi tra dubbi e ricordi dolorosi egli si accorge dì aver vissuto come un soldato nell’adempimento di un dovere astratto senza mai riuscire ad essere se stesso. Si può cambiare improvvisamente vita e ricominciare daccapo?

La figura del maggiordomo

Nella letteratura e nel cinema di oltremanica, esiste una figura che per noi ha un che di anacronistico e irreale: il maggiordomo.

Si tratta di una figura che nelle famiglie di ceto alto ha rivestito un ruolo importantissimo. Un uomo di fiducia, autentico factotum del suo capo.

Attorno al maggiordomo ruotano libri, film e serie di enorme successo. Basti pensare all’acclamato “Downtown Abbey” che, fra l’altro, è un prodotto piuttosto recente.

Anche il protagonista di “Quel che resta del giorno” è un maggiordomo. Stevens ha trascorso gli anni centrali della sua vita al servizio del suo capo, sostituendo i suoi bisogni e i suoi desideri con quelli del suo responsabile.

Il senso della vita

Ora che è libero e si incammina verso una nuova stagione, si interroga su ciò che è stato, su come abbia trascorso gli anni più belli della sua vita, e su cosa conti davvero per lui e per il genere umano.

“Quel che resta del giorno”, scritto in uno stile originale e accattivante, costituisce anche un’occasione per scoprire le atmosfere degli anni cruciali del Novecento e per riflettere sulle nostre singole vite, su quanto valore diamo ai nostri ideali, spesso sacrificando sogni, desideri e amore per loro.

Ne vale davvero la pena, se questi ideali ci allontanano da ciò che siamo veramente e ci impediscono di essere felici?

Il film tratto dal libro

La trasposizione cinematografica di “Quel che resta del giorno” che andrà in onda questa sera su Tv2000 è un vero capolavoro.

Il regista, James Ivory, è stato acclamato dal pubblico e dai critici per questo lavoro uscito nelle sale nel 1993 con ottimi incassi in Italia e all’estero.

Il film, infatti, è stato candidato a otto premi nel corso della 66esima edizione degli Oscar, e ha ricevuto ottime recensioni soprattutto in merito all’attore protagonista, Antony Hopkins, e all’interpretazione di Emma Thompson, nei panni della governante.

Chi è Kazuo Ishiguro

Sebbene il nome tradisca origini giapponesi, Kazuo Ishiguro è uno scrittore britannico a tutti gli effetti, nato a Nagasaki l’8 novembre 1954 ma cresciuto in Regno Unito sin dall’età di sei anni.

Il soggiorno in Europa doveva essere temporaneo. Ma, come tante volte accade nelle nostre vite, un imprevisto rende il soggiorno definitivo. Così, l’autore di “Quel che resta del giorno” si radica nell’ambiente socio culturale della Gran Bretagna, decidendo persino di abbandonare la cittadinanza giapponese in favore di quella britannica nel 1992.

Studia lettere e filosofia, frequenta corsi di scrittura creativa e così coltiva una delle sue più grandi passioni, nata in tenerissima età leggendo i racconti di Sir Arthur Conan Doyle.

Kazuo Ishiguro è celebre per la sua volontà di veicolare una letteratura utile e non prolifica a scopo di lucro e pubblicazione: ha più volte sottolineato, infatti, quanto sia preferibile “creare un’opera che si distingua, piuttosto che contribuire alla quantità dei libri pubblicati”.

© Riproduzione Riservata