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Quando il vostro libro preferito finisce: i 7 stadi per superare il trauma

Tutti i lettori ci sono passati almeno una volta nella vita: quel libro che ti rapisce completamente, che occupa ogni istante della giornata, necessario come l’ossigeno che respiriamo. E che una pagina alla volta si avvicina inesorabilmente...

Ci sono libri che rapiscono il cuore e che quando finiscono rappresentano un piccolo/gigantesco trauma. Tutti i lettori attraversano sette stadi di elaborazione del “lutto”. Ci siete passati anche voi?

 

MILANO – Tutti i lettori ci sono passati almeno una volta nella vita: quel libro che ti rapisce completamente, che occupa ogni istante della giornata, necessario come l’ossigeno che respiriamo. E che una pagina alla volta si avvicina inesorabilmente all’ambito – eppure temutissimo! – finale. E poi succede: leggiamo l’ultima pagina, sappiamo che non ce ne saranno altre; forse non troveremo mai più un libro che ci conquisterà allo stesso modo. E dobbiamo imparare a convivere con questo vuoto terribile. Il sito bustle.com ha indicato le fasi che ogni lettore attraversa avvicinandosi al finale – e finendo – uno dei propri libri preferiti. Ve le riproponiamo? Vi ci riconoscete? Le avete attraversate anche voi?

 

EUFORIA

Nulla mi può fermare né buttare giù! Sono ancora esterrefatto e oltremodo su di giri per il meraviglioso, superlativo, deflagrante e pirotecnico finale da batticuore!

(Il soggetto in questa fase non smette mai di sorridere, galleggia a pochi centimetri dal suolo e nelle discussioni è piuttosto monotematico e ripetitivo).

 

NEGAZIONE TOTALE

Finito? No, non esiste, non può essere finito. Finché andrò avanti a rivivere davanti agli occhi della mia immaginazione tutti i momenti più indimenticabili e favolosi e superbi e commoventi di questo tripudio di sentimenti, sensazioni e miracoli volgarmente detto romanzo, questo non potrà mai essere finito. NON È FINITO: NON È FINITO FINCHÉ NON LO DICO IO!”

(In questa fase il soggetto è facilmente irritabile, nervoso e facile agli accessi d’ira).

 

TEORIE COMPLOTTISTE

 Forse il mio libraio di fiducia saprà consigliarmi un romanzo bello e meraviglioso ed esaltante ESATTAMENTE allo stesso modo di questo. O magari l’autore ha pubblicato un sequel del quale io non sono ancora al corrente! O magari l’autore ha pubblicato un prequel del quale io non sono al corrente. O magari negli altri libri della sua produzione ha inserito richiami, riferimenti e sviluppi misteriosi che solo chi ha letto QUESTO romanzo può cogliere. O magari il sequel e il prequel li ha scritti con uno PSEUDONIMO, e pertanto QUALUNQUE romanzo potrebbe essere collegato al MIO romanzo!

(In questa fase il soggetto potrebbe risultare un filino ossessivo-compulsivo).

 

EREMITA

È assolutamente intollerabile che nessuno sia interessato ad analizzare e dissezionare QUOTIDIANAMENTE ogni singolo e assolutamente stupefacente aspetto di questo INARRIVABILE CAPOLAVORO DELLA LETTERATURA MONDIALE DI OGNI TEMPO E DI OGNI UNIVERSO PARALLELO. Potete andare tutti a farvi F*****E!

(In questa fase gli occhi del soggetto tendono a farsi vacui e annebbiati, la bocca rimane costantemente semi-aperta, nessuna attività sembra destare il suo interesse ed è probabile trovarlo rinchiuso in camera sua al massimo livello di incomunicabilità mentre fissa un vuoto interstellare e piange senza nemmeno rendersene conto).

 

RICERCA DEL COMPROMESSO

Ma… se tirassi testate al muro fino a non ricordare chi sono, e quindi lo rileggessi ma con lentezza estrema, sarebbe come rileggerlo per la prima volta. SAREBBE ESATTAMENTE COSÌ… Nevvero??? (In questa fase il soggetto perde ogni contatto con la realtà, è in preda a deliri psicotici, vaneggia teorie insensate che non tengono conto dei più elementari rapporti di causa/effetto).

 

SENSO DI COLPA

Solo perché sto sfogliando un-altro-libro-all’infuori-di-lui, ciò non significa nella maniera più assoluta che io lo preferisco o (SACRILEGIO!) lo ritenga migliore del MIO. Mi limiterò a scorrere qualche passaggio del primo capitolo per sancirne la banalità e la manifesta inferiorità. NON ESISTONO ALTRI LIBRI, PER ME.

(In questa fase il soggetto tenta un timido approccio alle librerie e alle biblioteche, ma il senso di colpa lo dilania, non riesce a togliersi di dosso la sensazione di sporco, ha l’impressione che tutti lo stiano osservando e giudicando in maniera estremamente negativa).

 

RIFARSI UNA VITA

Ok, dopotutto devo ammettere che questo nuovo libro non è poi così male. Anzi, a essere sinceri è piuttosto valido. E pensare che ero arrivato al punto di rinunciare per sempre alla lettura…

(In questa fase il soggetto è ancora riluttante ma propositivo. Riscopre il piacere della lettura e gradualmente capirà che la vita può proseguire. Forse nessun altro libro saprà farlo palpitare come il SUO libro, ma questa non è una buona ragione per negarsi nuove esperienze: poco per volta il soggetto arriverà a questa consapevolezza).

E voi amici lettori? Avete attraversato queste e altri fasi? Per quali libri?

 

30 marzo 2015

 

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