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“Perfect days”, 5 libri da leggere se ti è piaciuto il film di Wim Wenders

Lo hai amato anche tu? Ecco 5 libri da leggere se hai apprezzato l'ultimo film di Wim Wenders, "Perfect days".

Perfect days” è arrivato al cinema silenzioso, in punta di piedi. Con la gentilezza e la volontà di godere al massimo di ogni istante ci ha emozionato fino a scombussolarci: può un film così lento, così anticonvenzionale nel suo essere quasi totalmente privo di una trama come la intendiamo tradizionalmente – con stravolgimento della routine, peripezie e scioglimento finale -, catturare così tanto il cuore degli spettatori?

Wim Wenders ha dato vita a un capolavoro in cui Hirayama, il protagonista, ci aiuta a dare un valore alla nostra vita, non intesa nel senso universale del termine, ma in modo molto più profondo: “Perfect days” parla della vita nel suo essere composta da attimi fugaci e preziosi.

Parla di giorni che si susseguono l’un l’altro e che, se a un occhio non allenato potrebbero apparire noiosi, poco dinamici e tutti uguali, sono speciali, unici e irripetibili. Ma, soprattutto, irrecuperabili. Proprio come quella ricerca del komorebi che svela il senso dell’opera.

Insomma, se anche tu hai amato “Perfect days” e vorresti mantenere lo spirito del film anche nelle tue prossime letture, ecco 5 libri che dovresti tenere d’occhio.

5 libri da leggere se ti è piaciuto “Perfect days”

La cartoleria Tsubaki” di Ito Ogawa

Racconta di legami riallacciati attraverso le parole, di vita recuperata attraverso l’arte della lentezza, in un Giappone che, sorprendentemente, si incontra con un altro tempo e un’altra cultura.

“La cartoleria Tsubaki” ha in comune con “Perfect days” l’ambientazione, ma anche una cura della lentezza, dell’arte e della contemplazione che ti faranno rivivere le sensazioni trasmesse dalla pellicola di Wenders.

La venticinquenne Hatoko discende da una genía di illustri calligrafe che, a partire dall’epoca Edo, hanno svolto funzioni di scrivane pubbliche.

Questo, almeno, è ciò che le ha sempre raccontato la nonna, con cui la ragazza è cresciuta. Alla morte della nonna, Hatoko si ritrova a prendere il suo posto, sebbene a differenza di un tempo ora il mestiere consista – nella migliore delle ipotesi – nel tracciare in bella grafia un nome sulla busta per un dono in denaro, un’epigrafe in memoria di un defunto o il nome di un nuovo nato oppure, ancora, l’insegna di un negozio, il motto di un’azienda o una semplice dedica.

È dunque una calligrafa tuttofare, con il pennello e l’inchiostro sempre a portata di mano, nonostante all’apparenza figuri solo come la proprietaria di una piccola cartoleria di quartiere…

Le palme selvagge” di William Faulkner

Hirayama dedica la sua vita alla gentilezza e ai rituali che lo fanno stare bene. Uno di questi è la lettura. Il primo libro che appare sullo schermo quando vediamo il protagonista di “Perfect days” adagiarsi sul suo futon è “Le palme selvagge” di William Faulkner.

Un romanzo che ne contiene in realtà due, che sembrano del tutto slegati fra loro e che suscitano, durante la lettura, tante domande. A cui forse non vi è risposta.

Due storie narrate a capitoli alterni e che mai s’intersecano: quella dei due amanti che fuggono dalla società per chiudersi nel loro rapporto esclusivo e che nel tentativo d’interrompere una gravidanza finiscono con l’autodistruggersi; e quella del detenuto che durante la grande inondazione del Mississippi viene mandato in cerca di una partoriente aggrappata a un albero semisommerso, la trova, fa nascere il bambino, porta entrambi in salvo e poi, invece di darsi alla fuga, rientra nella monastica società del penitenziario.

Estraneo a qualsiasi genere conosciuto, Le “Palme selvagge” non ha mai cessato di suscitare interrogativi. Si tratta di due racconti autonomi, intercalati per una qualche audace trovata? Di due racconti sotterraneamente legati? O di un romanzo, ancorché anomalo?

Buonanotte Tokyo” di Atsuhiro Yoshida

Hai apprezzato “Perfect days” per l’ambientazione giapponese, per la magia delle scene notturne ma anche per l’elogio alla vita semplice che fa da fulcro all’intero film?

“Buonanotte Tokyo” ti piacerà molto, e ti darà la sensazione, durante la lettura, di essere un po’ come Hirayama, che dopo una dura giornata di lavoro si concede un breve viaggio fra le pagine prima di abbandonarsi al sonno ristoratore.

Il “grande investigatore Shuro” sulle tracce del suo passato, Eiko, ragazza di provincia alla prima esperienza cinematografica, il tassista notturno Matsui che insegue il ricordo di una donna a bordo della sua vettura blu, il distributore di giornali Kōichi, esperto di corvi urbani e la sua fidanzata riluttante, Mitsuki, che fornisce attrezzature per film…

Persone gentilmente indaffarate, pratiche e allo stesso tempo sognatrici, a volte stravaganti, tutte in cerca del tassello mancante che completi la loro vita.

I loro percorsi s’incrociano nella Tōkyō notturna di oggi, metropoli più sottotono e malinconica rispetto alla città rampante dei grattacieli degli anni ‘80, scenario fascinoso e a tratti enigmatico per i personaggi irrequieti e solitari di questo romanzo puzzle.

Urla d’amore” di Patricia Highsmith

Se di “Perfect days” ti ha incuriosito la tematica sentimentale trattata in modo così liminale e originale, ma preferiresti una trama più movimentata, ti consigliamo un altro dei libri che Hirayama legge prima di andare a dormire la sera: “Urla d’amore”, che la libraia di fiducia del protagonista racconta con entusiasmo al gentile acquirente.

Veloce, intrigante, ricco di colpi di scena e di momenti di suspence, “Urla d’amore” ha un ritmo serrato e una trama avvolgente.

Stoner” di John Williams

Parliamo ancora di ritmo per l’ultima opera che ti suggeriamo se hai amato “Perfect days”. Stavolta, il libro che abbiamo scelto ha in comune col film di Wim Wenders tre caratteristiche: la “lentezza” con cui si dipanano le pagine, il fatto che ci racconti una vita semplice e il tema dell’amore per la lettura.

In fondo, proprio come ha fatto Wenders con “Perfect days”, con il suo “Stoner” John Williams non racconta niente di più della vita.

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