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Perché Sanremo è Sanremo

C'era una volta, tanto tempo fa, una ragazzina timida con le sopracciglia a cespuglio e una bella voce. L'altra sera c'era una gran bella donna che scendeva la scenografica scalinata del Teatro Ariston di Sanremo...

C’era una volta, tanto tempo fa, una ragazzina timida con le sopracciglia a cespuglio e una bella voce. L’altra sera c’era una gran bella donna che scendeva la scenografica scalinata del Teatro Ariston di Sanremo,  più svolta che avvolta in un sofisticatissimo abito bicolore che lasciava scoperto al limiti del pudore il décolleté. Per non parlare dello spacco spalancato dalla cintola in giù. Pareva di sentire qualcuno con l’occhietto furbo suggerirle, agitando il gomitino: ‘E fai vedere a più non posso, vedrai come piaci, vedrai che poi parlano tanto di te’. Insomma, per citare un’altra apparizione sul medesimo palco: effetto Belen assicurato.

 

Invece no. Anna Tatangelo è stata eliminata, nonostante la bella voce, nonostante la buona canzone, nonostante tutto. Via dal Festival, ciao ciao.

 

E Lara Fabian? Si può immaginare un prodotto meglio confezionato per il Festival? Look né carne né pesce, di quelli che nemmeno si notano e figurarsi se si ricordano, voce impostata, allenata, potente. Canzone su misura per lei e per il Festival. Ciao ciao anche a lei, invece che i – secondo me più prevedibilmente – bocciabili Platinette e Grazia Di Michele, artisti consumatissimi che dall’eliminazione della loro bella canzone ‘di denuncia’ avrebbero avuto tutto da guadagnare ( anche qui la vocina: ‘Eh, si sapeva, siamo un paese di bacchettoni, di moralisti…’) Sorpresa, a loro due niente ciao ciao.

 

I due deficienti, cioè Biggio e Mandelli, e scusate ma sono loro due che vogliono essere apostrofati così, si erano esibiti in una marcetta che schiacciava l’occhio pure a citazioni colte, cinematografiche e balcaniche, che non era così stupidina come poteva apparire al primo ascolto. Ma fare Carnevale a Carnevale è banale (scusate la rima). Ciao ciao.

 

Raf? Il timido, stonato, triste Raf che si era perfino messo un abito a grandi rose per cantare Rose rosse lì, proprio lì a Sanremo? Boh, non era mica l’unico stonato. Anzi. Eppure: ciao ciao.

 

Vuoi vedere che la facile previsione, cioè che vinceranno i tre tenorini, i Volo, ai quali il pubblico in teatro ha perfino tributato una secondo me inopportuna standing  ovation, non si avvera?

Mah, sapete, Sanremo è Sanremo. Sempre con beneficio di dubbio e di inventario, si capisce.

 

Gloria Ghisi

14 febbraio 2015

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