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Pedro Baziuk ”Occorre creare un contatto diretto tra case grafiche per migliorare la distribuzione deli libri italiani in Argentina”

DAL NOSTRO INVIATO ALLA MILANO BOOK FAIR - Creare un collegamento più diretto tra le case grafiche italiane e quelle del Sudamerica, in modo taleda stamparee distribuire direttamente in America latina le opere degli scrittori italiani. Con questo scopo Pedro Baziuk, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana di Mendoza, partecipa in rappresentanza dell’Argentina, paese ospite, alla prima edizione della Milano Book Fair...

Il Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana di Mendoza rappresenta l’Argentina come paese ospite in questa prima edizione della Milano Book Fair

 

MILANO – Creare un collegamento più diretto tra le case grafiche italiane e quelle del Sudamerica, in modo taleda stamparee distribuire direttamente in America latina le opere degli scrittori italiani. Con questo scopo Pedro Baziuk, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana di Mendoza, partecipa in rappresentanza dell’Argentina, paese ospite, alla prima edizione della Milano Book Fair. Pedro Baziuk spiega le dinamiche in cui avviene la distribuzione dell’offerta letteraria in Argentina, specificando come questa distribuzione potrebbe migliorare.

Cosa significa per l’ente che rappresenta partecipare alla Milano Book Fair?
E’ una sfida, qualcosa di innovativo. Rappresentiamo le camere di commercio italiane presenti in Argentina. Il libro è normalmente visto come qualcosa di culturale e non come un affare. Noi come camera di commercio abbiamo l’obiettivo di concretizzare affari. Dietro al desiderio di uno scrittore di vedere la sua opera concretizzata in un libro, c’è un editore che cerca di concretizzare questo progetto, stampandolo, vendendolo e guadagnandoci dei soldi. Dietro la realizzazione di un libro c’è un affare da parte delle case editrici, le quali approfittano, nell’accezione positiva della parola, del desiderio dello scrittore di veder pubblicata la propria opera. In questo affare noi possiamo intervenire, legando l’editoria dell’estremo del mondo con quella italiana.

Qual è la distribuzione dei libri italiani in Argentina?
Noi in Argentina riceviamo poche pubblicazioni italiane. Su 91milioni di libri stampati in Argentina, solo 450mila provengono dall’Italia. Troppo poco, perché non è facile esportare libri. La strada più semplice sarebbe collegare le case grafiche italiane con quelle del Sudamerica, in modo da stampare direttamente in Sudamerica ciò che si scrive in Italia, per poi distribuirlo. E’ per questo che abbiamo voluto partecipare  a questa fiera, che si tiene in una città come Milano, in cui si concentra il maggior numero di case editrici italiane.

Qual è la sensibilità degli argentini nei confronti della lettura?
Gli argentini sono i lettori più assidui di tutta l’America latina, dove ci sono più case editrici e dove si stampano più libri. Purtroppo, i nostri bambini hanno perso l’abitudine di leggere, come avviene in Italia. Bisogna tornare a trasmettere loro la bellezza di leggere un libro, anche attraverso i nuovi supporti digitali. Come diceva Umberto Eco, il libro sarà sempre il libro.

 

Quali sono gli scrittori italiani più conosciuti in Argentina?
Tra i moderni, sicuramente Umberto Eco, anche grazie al suo romanzo che ha ispirato un film di successo, “Il nome della rosa”. L’autore scrive inoltre tutte le domeniche su alcune testate argentine. Tra i classici, sicuramente Dante. I libri classici si trovano, sia nella lingua originale, sia tradotti. Molte volte, però, le traduzioni non sono tanto buone, perché la maggior parte dei libri che arrivano nel Sud America vengono tradotti in Spagna, in una lingua che ha alcune espressioni ideomatiche che sono molto diverse rispetto a quelle dell’America Latina. Occorrerebbe tradurre i libri direttamente in Argentina, altrimenti si rischia di perdere il vero senso originale dell’autore. Proprio per questo, stiamo pensando di creare un’associazione di traduttori ufficiali per poter tradurre i libri italiani in un linguaggio più adatto per i lettori argentini.

 

27 ottobre 2012

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