È uscito di recente per Einaudi e subito ha suscitato curiosità e interesse fra i lettori italiani per via dei numerosi elogi ricevuti dalla critica internazionale. Ieri si è anche aggiudicato il prestigioso Premio Strega Europeo. Stiamo parlando de “Il giorno dell’ape”, l’ultimo romanzo con cui Paul Murray ha ammaliato il mercato editoriale mondiale. In questo articolo scopriamo qualcosa di più sull’autore e sulla sua produzione.
“Il giorno dell’ape” di Paul Murray
La sinossi del libro
La famiglia Barnes è nei guai. La concessionaria di Dickie sta per fallire, ma lui, invece di affrontare la situazione, trascorre le giornate costruendo un bunker a prova di apocalisse.
La moglie Imelda, nel frattempo, si è messa a vendere i gioielli su eBay, la figlia adolescente Cass, ex prima della classe, sembra voler sabotare la sua carriera scolastica e PJ, il figlio dodicenne, sta allestendo un piano per scappare di casa. Che cosa è andato storto per i Barnes, al punto da mandare tutto in rovina?
Al tempo stesso affresco famigliare e ritratto della contemporaneità, Il giorno dell’ape è un indimenticabile tour de force pieno di umorismo e calore umano.
Un affresco familiare fuori dal comune
“Il giorno dell’ape” di Paul Murray, recentemente pubblicato in Italia da Einaudi nella traduzione di Tommaso Pincio, è un romanzo che ha rapidamente conquistato il pubblico e la critica, emergendo come una delle opere più significative del 2025.
Finalista al Booker Prize e vincitore dell’Irish Book of the Year, il libro è stato celebrato da autori come Bret Easton Ellis, che lo ha definito “la più bella lettura dell’anno”.
Ma cos’è che rende questo romanzo così prezioso?
Ambientato in un paesino rurale a due ore da Dublino, la storia segue la famiglia Barnes: Dickie, il padre, un tempo brillante imprenditore, ora ossessionato dalla costruzione di un bunker; Imelda, la madre, che cerca di mantenere le apparenze vendendo di nascosto i suoi gioielli su eBay; Cass, la figlia adolescente, un’ex studentessa modello che sembra voler sabotare il proprio futuro; e PJ, il figlio dodicenne, che sogna di fuggire da tutto.
Con umorismo, tenerezza e una scrittura di straordinaria sensibilità, Paul Murray riesce a tratteggiare un ritratto familiare intimo e universale, dove desideri, solitudini e speranze si intrecciano in un fragile equilibrio.
“Il giorno dell’ape” è un libro che, pur narrando delle ferite e delle fragilità umane, trova nella resilienza e nell’empatia il suo nucleo pulsante.
Chi è Paul Murray, l’autore dell’anno
Paul Murray, l’autore de “Il giorno dell’ape”, è uno scrittore irlandese nato nel 1975. Murray è noto per la capacità di fondere umorismo e tragedia all’interno di narrazioni che risultano avvincenti e stimolanti.
Ha studiato letteratura inglese al Trinity College di Dublino e sceneggiatura alla University College di Dublino e ha esordito nel 2003 con “An Evening of Long Goodbyes”, finalista al Whitbread First Novel Award.
Ma è stato il suo secondo romanzo, “Skippy Dies” (2010), a consacrarlo sulla scena letteraria internazionale.
La cifra distintiva delle opere di Paul Murray
La scrittura di Paul Murray, sempre caratterizzata da una profonda umanità, riesce a cogliere le complessità della vita moderna senza mai perdere di vista l’ironia e la leggerezza.
“Quando scrivo non cerco di salvare la vita di nessuno, ma di sentire che il mondo può essere bello”, ha dichiarato Murray in un’intervista, rivelando il nucleo della sua poetica. Una delle peculiarità più affascinanti dell’opera di Murray è la sua abilità nel dare voce ai suoi personaggi con straordinaria autenticità.
Ne “Il giorno dell’ape”, ad esempio, Imelda parla in un flusso di coscienza senza punteggiatura, un chiaro omaggio a Molly Bloom nell’”Ulisse” di Joyce, mentre Cass utilizza un sarcasmo tagliente e riferimenti alla cultura pop per mascherare la sua vulnerabilità.
Il titolo stesso del romanzo non è casuale: le api, studiate da PJ, simboleggiano la fragilità degli ecosistemi e, al contempo, la delicatezza delle relazioni familiari.
Murray ha anche espresso un interesse per le forze nascoste che guidano le nostre vite, un tema che attraversa in filigrana tutte le sue opere. “Ci sono forze che ci spingono, di cui spesso non siamo consapevoli”, ha dichiarato, suggerendo una visione del mondo in cui la bellezza e la sofferenza coesistono in un equilibrio misterioso.