MILANO – Da autori italiani capitali come Gadda e Pasolini, ai bestseller contemporanei sia stranieri, come Clara Sánchez e Vanessa Diffenbaugh, sia italiani, come Andrea Vitali, alle enciclopedie Garzantine e ai testi di divulgazione scientifica: Garzanti non coltiva preclusioni verso nessun genere, sempre fedele al solo principio della qualità. Così il direttore editoriale Paolo Zaninoni ci presenta la casa editrice.
Quando e per iniziativa di chi è nata la casa editrice? Quali sono le personalità che hanno contribuito maggiormente a definirne l’identità?
La storia della nostra casa editrice risale al 1879, quando nacque la Fratelli Treves Editori, rilevata nel 1936 da Aldo Garzanti che le diede il suo nome e la trasmise al figlio Livio: nell’attuale catalogo Garzanti è confluito l’antico catalogo Treves. Dal 1998 Garzanti è controllata da Messaggerie Italiane e fa parte oggi del Gruppo Editoriale Mauri Spagnol. La Garzanti ha pubblicato autori italiani capitali come Gadda e Pasolini, Parise e Volponi, ha portato in libreria i maggiori poeti del Novecento come Bertolucci, Caproni e Luzi e con le enciclopedie Garzantine e la collana dei Grandi Libri ha costruito un catalogo centrale per lo studio e l’approfondimento. Negli ultimi anni Garzanti ha ripreso una sua storica vocazione al libro di qualità per il grande pubblico contribuendo all’affermazione di bestseller stranieri come Clara Sánchez, Vanessa Diffenbaugh, Jamie Ford e in Italia di Andrea Vitali. E oggi come ieri accompagna l’opera di Claudio Magris.
Ci può illustrare le collane principali?
Gli autori bestseller come Sánchez, Diffenbaugh e Vitali sono pubblicati nei Narratori moderni. La collana Saggi accoglie le opere del teologo Vito Mancuso, di Paul Krugman, George Steiner, Tzvetan Todorov. I tascabili sono divisi in Elefanti e Grandi Libri (cioè i classici), mentre continuano le Garzantine, che quest’anno si arricchiranno del volume dedicato alla Matematica. Autori come Pier Paolo Pasolini e Jorge Amado sono accolti nella collana Garzanti Novecento.
Quali sono i principi guida della linea editoriale?
Non saprei riassumere la linea editoriale della casa editrice se non riferendomi alla nozione di qualità. Fedeli alla storia di grande apertura e dinamismo della Garzanti non coltiviamo snobismi o preclusioni nei confronti di questo o quel genere. Ci piace però offrire il meglio dell’evasione e dell’intrattenimento così come del dibattito politico e della divulgazione scientifica. La Garzanti è una casa editrice dalle molte anime, tutte ugualmente nobili, e vorremmo che tale rimanesse.
Può anticiparci qualche novità in arrivo?
Abbiamo appena pubblicato “Entra nella mia vita”, il nuovo romanzo di Clara Sánchez, la scrittrice spagnola amatissima dai lettori italiani, e per la Saggistica la struggente autobiografia famigliare di Alexander Stille “La forza delle cose”. A marzo uscirà un dialogo senza diplomazia tra Vito Mancuso e Paolo Flores d’Arcais su Dio e scienza intitolato “Il caso o la speranza?”. Per l’estate confidiamo moltissimo nel quasi esordio di una narratrice italiana davvero unica, Sara Rattaro, che con “Non volare via” ha scritto un romanzo appassionante e profondo sulla potenza salvifica dei legami più profondi. E a breve arriveranno dagli Stati Uniti l’appassionante “Le bambine che cercavano conchiglie” di Hannah Richell e dall’Inghilterra il tenerissimo “Lo strano mondo di Alex Woods” di Gavin Extence, selezionato come esordio dell’anno dalla catena Waterstones.
Per molti la crisi del settore librario è dovuta all’eccessiva mole di titoli pubblicati: qual è il punto di vista, a questo riguardo, di chi lavora in una grande casa editrice? Esistono vie d’uscita alla crisi attualmente vissuta da editori e librerie?
Siamo sicuramente in un momento di contrazione del mercato, soprattutto quello della libreria. In questo quadro la storica tendenza alla sovrapproduzione dell’editoria non solo italiana certo non aiuta, e non paga. Garzanti in questi anni ha sempre lavorato su un programma molto selezionato, e nel 2013 concentrerà ulteriormente i suoi sforzi di comunicazione e promozione (e di scelta!) su un numero ridotto di titoli. Quella della selezione è sicuramente una delle vie di uscita per il sistema editoriale nella sua totalità.
24 gennaio 2013