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Paola Presciuttini, ”Il mio romanzo rende omaggio a Trotula de Ruggiero, figura importante della medicina”

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Copie esaurite per il romanzo “Trotula”. Attesa per la nuova edizione economica

 

PISAPalazzo dei Congressi. Molte, e non solo donne, le persone che hanno assistito alla presentazione del romanzo “Trotula” edito da Meridiana Zero. A presentarlo l’autrice Paola Presciuttini assieme al critico letterario Lisa Rizzoli. La lettura di alcuni significativi brani della narrazione sono stati affidati all’attrice Giusy Merli che ha così incantato per alcuni minuti il pubblico presente trasportandolo in un epoca lontana.

 

TROTULA – E’ un romanzo ambientato nell’anno 1000 a Salerno che racconta la storia della prima donna della Scuola Medica Salernitana che riesce a cavalcare il travagliato rapporto Scienza/Religione, spingendosi laddove mai nessuno aveva osato, per partorire il primo Trattato di Ginecologia nella storia della medicina. Il nome di questa donna è appunto Trotula De Ruggiero, da cui il titolo del romanzo. “Questo- ha spiegato l’autrice Paola Presciuttini – è un romanzo storico e non di costume in quanto racconta la vita di Trotula De Ruggiero basandosi su fatti realmente accaduti”. Continua l’autrice Paola Presciuttini “Io mi sono limitata a riempire i buchi presenti nella storia della donna ma ciò che mi ha colpito è la dimensione del personaggio che è notevole a dispetto di un esiguo materiale prodotto su di essa”. Ancora l’autrice Paola Presciuttini: “Questo è un romanzo corale caratterizzato dalle forti passioni; infatti in esso si parla di amore, in senso greco e non romantico, e di morte. Emblematico il caso del precettore di Trotula che alla sua morte, come ultimo gesto da insegnante, gli lascia il suo corpo affinché ella possa farci l’autopsia, una delle prime al mondo anche se sembra dagli scritti di Trotula, ancora oggi consultabili, che alcune fossero già state fatte nel mondo arabo”.

PERCHE’ SCRIVERE UN ROMANZO SU TROTULA – “Mi è sembrato giusto – ha spiegato l’autrice Paola Presciuttini – scrivere un romanzo su questo personaggio: una donna importante per la storia medica amata anche dai suoi concittadini del tempo, come dimostra il fatto che al suo funerale parteciparono 3 mila persone”. Conclude l’autrice Paola Presciuttini: “Di lei mi hanno colpito essenzialmente tre cose: il fatto che nell’XI° secolo sia riuscita a scrivere due trattati che sono ancora per noi leggibili e di grande importanza, sia riuscita ad insegnare alla Scuola Medica Salernitana, abbia avuto un marito e due figli riuscendo a conciliare perfettamente la sua carriera, ottenendo risultati eccelsi, con il suo ruolo di moglie e madre quando noi oggi spesso non ci riusciamo”.   

 

Francesca Bedini                    

          

17 novembre 2013

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