Pablo Trincia a Pordenonelegge, “Questa volta ho scritto la mia storia”

21 Settembre 2024

Il libro del giornalista Pablo Trincia "Come nascono le storie. Il mio viaggio nell’arte di raccontare" contemporaneamente un memoir e un manuale che ci invita a riflettere sul potere impattante ed emotivo delle storie.

Pablo Trincia a Pordenonelegge, Questa volta ho scritto la mia storia

Autore di podcast di successo come Sangue loro, Veleno, Il dito di Dio, Pablo Trincia a Pordenonelegge presenta il suo quarto libro in cui racconta come nascono le storie, questa volta però non è la vita degli altri ad essere raccontata, ma la sua. Il libro “Come nascono le storie. Il mio viaggio nell’arte di raccontare” (Roi edizioni) è contemporaneamente un memoir e un manuale che ci invita a riflettere sul potere impattante ed emotivo delle storie.

Un libro in cui l’autore si prende la libertà creativa di allargare la visuale, assumendo il punto di vista del lettore e dello scrittore assieme, del narratore e dell’uditore, del cineasta e del pubblico, convergendo assieme in un unico punto di vista privilegiato. Il saggio unisce insieme esperienza, vita personale, trepidazione, emotività in un’immersione appassionata nelle pieghe più intime e tormentate dell’esistenza dell’autore.

Pablo Trincia e il bisogno primario dell’uomo: raccontare ed ascoltare

Per la prima volta, appunto, Pablo Trincia ha deciso di raccontare anche se stesso, in un libro intorno all’arte di raccontare, “un bisogno primario – lo definisce l’autore – come il nutrirsi, il bere, il dormire. Fin dall’antichità l’uomo ha sentito il bisogno di sapere le cose che accadono nel mondo, di dargli un senso e una forma. Poi con l’avvento della televisione degli anni ‘60 la nostra fantasia è stata sequestrata sempre di più dalla montagna di immagini che ci è piovuta addosso” .

Il podcast è diventato cosi lo strumento che restituisce all’ascoltatore il potere di creare un mondo, rielaborando le immagini dentro di sé: un’esperienza molto intensa e potente n grado di coniugare arcaico e contemporaneo. “Iliade e Odissea – riflette Trincia – si sono tramandate oralmente: ora è cambiato il medium ma la fascinazione è la stessa.”

Al centro del racconto la famiglia del nonno: un intellettuale perseguitato dallo Scià, poi imprigionato e catturato dal nuovo regime: “all’epoca – confessa l’autore – ero piccolo e non riuscivo a dare un senso a quanto percepivo stesse accadendo. E poi la mia adolescenza, con le difficoltà dell’età e le mie personali: non ero bravo a scuola.

Poi, con i primi riconoscimenti mi sono sentito e mi sento tuttora un impostore tanto da andare a rileggere i miei temi per capire come sia potuto succedere : scrivere mi è servito ma non basta: è stato liberatorio ma non terapeutico”.

Scintilla, serialità, fattibilità: le tre fasi delle storie

La seconda parte del libro di Pablo Trincia prende più la forma del manuale riflettendo sulla natura stessa della narrazione, un’analisi densa e ravvicinata che enfatizza come ogni essere umano, ogni oggetto, ogni evento contenga un piccolo universo da esplorare, da ascoltare e raccontare.

“L’input è sempre la curiosità perché – dice l’autore – io vedo racconti ovunque, una volta scattata la scintilla, ci sono altre due fasi: la seriabilità ovvero pensare in stretch cioè vedere se la storia si dilata fino ad essere una serie un po’ come i canti degli antichi poemi epici e poi la fattibilità ovvero la parte più contemporanea: la messa in scena ingrediente fondamentale per la fruizione e per il successo, in cui intervengono voice over e musica ,ad esempio, a suggellare il prodotto come un ‘opera completa”.

Una narrazione efficace richiede, quindi, non solo passione, ma anche rigore, una meticolosa ricerca delle fonti, una capacità di esplorare in profondità ogni aspetto della storia.

E soprattutto amore, passione e curiosità, le inclinazioni dell’animo che traspaiono in tutti i suoi lavori, dai podcast di successo, alle inchieste, ai documentari in grado di esplorare gli angoli più oscuri e dolorosi della realtà e della nostra contemporaneità.

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