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10 libri da leggere in montagna in estate tra una passeggiata e l’altra

C’è qualcosa di meglio di leggere un bel libro dopo una lunga passeggiata in montagna? Ecco 10 avvincenti letture per le vostre vacanze in montagna

Con l’arrivo dell’estate, è tempo finalmente di vacanze. Sono tanti i libri da leggere sotto l’ombrellone, ma per chi preferisce la montagna abbiamo selezionato alcune avvincenti letture ad alta quota. C’è forse qualcosa di meglio di leggere un bel libro dopo una lunga e faticosa passeggiata in montagna? Ecco la nostra selezione dei 10 libri più belli da leggere in montagna. 

I sogni non sono in discesa di Simone Moro

La vita di Simone Moro è un potentissimo sogno verticale. È una vertigine scatenata da una passione assoluta, divorante. Quella passione che è la forza propulsiva indispensabile per realizzare grandi imprese, per andare oltre. Dopo diversi libri dedicati a singoli momenti ed esperienze, Simone Moro, avendo appena superato il crinale dei 50 anni, sente ora l’esigenza di ripercorrere il proprio cammino di alpinista per coglierne l’evoluzione e soprattutto il senso profondo. In questo libro importante sceglie quindi una serie di imprese emblematiche che non ha mai raccontato e le utilizza per seguire il filo della sua biografia.

La montagna incantata di Thomas Mann

La Montagna Incantata è ambientato in un sanatorio svizzero. Quando il protagonista, il giovane Hans Castorp, vi arriva, è il tipico tedesco settentrionale, un solido e rispettabile borghese. A contatto con il microcosmo del sanatorio il suo carattere subisce un’evoluzione e un incremento. Passa attraverso la malattia l’amore, il razionalismo e la gioia di vivere, il pessimismo irrazionale, senza che nessuna di queste posizioni lo converta. Ma in mezzo a tante forze contrastanti, Castorp trova il proprio equilibrio. In questo mondo dove il tempo si dissolve e il ritmo narrativo si snoda in sequenze di ore, giorni, mesi e anni resi tutti indistinti dalla routine quotidiana, egli può liberamente crescere.

Non ti farò aspettare di Nives Meroi

È una storia epica, non solo di alpinismo, ma soprattutto d’amore e di crescita interiore. Siamo nel 2009 e Nives Meroi è in corsa con altre due alpiniste per diventare la prima donna ad aver conquistato i quattordici ottomila del pianeta. Come ha sempre fatto, affronta il Kangch, la sua dodicesima cima, in cordata con il marito Romano, e senza “sconti”. Allo stesso tempo, mentre i media spettacolarizzano l’impresa, Nives non è insensibile alla sirena della fama, che la sta trascinando in un gioco che non le appartiene… Ma, a poche centinaia di metri dalla vetta, Romano non si sente bene e si ferma. Che cosa sceglie di fare, allora, Nives? Proseguire da sola, conquistando un’altra cima utile per la vittoria, come molti le avrebbero suggerito? 

Le due chiese di Sebastiano Vassalli

A Rocca di Sasso il tempo sembra non passare mai. I suoi abitanti vivono all’ombra del Macigno Bianco tra piccoli e grandi andirivieni, un mondo che nella penna di Vassalli diventa un frammento di vita universale: dal maestro Prandini, socialista, volontario in guerra, mutilato, legionario a Fiume e poi gerarca fascista, ad Anselmo, autista di corriera e meccanico, dal cuore grande e con l’intelligenza del fare pratico. Intorno a loro vive una comunità che cambia e si trasforma, dalla Prima guerra mondiale fino ai giorni nostri. Una storia corale sullo sfondo di un’Europa novecentesca in cui i tempi antichi non passano mai del tutto, e l’oggi non riesce mai a essere davvero presente. 

Aria sottile di Jon Krakauer

Il 10 maggio 1996 una tempesta colse di sorpresa quattro spedizioni alpinistiche che si trovavano sulla cima dell’Everest. Morirono 9 alpinisti, incluse due delle migliori guide. Con questo libro, l’autore, che è uno dei fortunati che riuscirono a ridiscendere “la Montagna”, scrive non solo la cronaca di quella tragedia ma intende anche fornire importanti informazioni sulla storia e sulla tecnica delle ascensioni all’Everest. Offre inoltre un esame provocatorio delle motivazioni che stanno dietro alle ascensioni ad alta quota, nonché una drammatica testimonianza del perché quella tragedia si poteva evitare.

Io, gli ottomila e la felicità di Tamara Lunger

“Un grande uomo è colui che non perde mai il suo cuore di bambino”. Questo il mantra di Tamara Lunger, una delle più grandi alpiniste al mondo, che nel 2016 è arrivata in invernale a pochi metri dalla cima del Nanga Parbat. Ma chi è questa giovane donna capace di imprese finora tentate solo da uomini? Cresciuta vicino a Bolzano a contatto con la natura, sempre energica, vivace e alla ricerca di sfide audaci, Tamara ha imparato a vivere l’alpinismo come sport estremo ma anche come attività profondamente spirituale, un modo per trovare se stessa e conoscere i limiti del proprio corpo. 

Quasi a casa di Elena Moretti

Una storia tenera e crudele che trascina il lettore nella vita di una famiglia alquanto strana in una malga sui monti, lontano dai lupi che si aggirano nelle città divorando ragazzini come Adrian, pieno di rabbia contro la vita che lo ha preso a calci. A loro la Vecchia apre la sua casa, per salvarli ma anche per salvare se stessa. Una famiglia per caso, in cui ciascuno deve combattere duramente contro segreti, silenzi e bugie per arrivare quasi a casa.

La montagna vivente di Nan Sheperd

“La montagna vivente” della scrittrice scozzese Nan Shepherd, definito dal Guardian “il libro più bello che sia mai stato scritto sulla natura e il paesaggio”, racconta il massiccio dei monti Cairngorm, nella Scozia nordorientale, chiamato anche “l’Artico della Gran Bretagna”. 

Vivere. La mia tragedia sul Nanga Parbat di Elisabeth Revol

Il racconto sincero e appassionato di una tragica scalata e di una rinascita. Il 25 gennaio 2018, Elisabeth Revol e Tomek Mackiewicz raggiungono la cima del Nanga Parbat, dopo una salita in stile alpino e senza ossigeno. Ma proprio nel momento della vittoria, Tomek, stremato, accusa sintomi gravissimi di edema polmonare e cerebrale. Elisabeth per 24 ore lo aiuta a scendere, arrivano a 7200 metri, si riparano in un crepaccio. Dal campo base la convincono a scendere, a Tomek penseranno gli elicotteri. Dal K2, quattro alpinisti polacchi tentano un salvataggio che miracolosamente riesce. Ma per Tomek, molto più in alto, non c’è nulla da fare.

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