Milano, gli appuntamenti legati ai libri e all’arte da non perdere nel 2020

3 Febbraio 2020

L'Assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno racconta l'impegno dell'amministrazione comunale nel democratizzare l'accesso alla cultura

Milano, gli appuntamenti legati ai libri e all'arte a non perdere nel 2020

Proseguire con iniziative che promuovano la lettura come Bookcity, BookPride ed il Patto per la lettura, rafforzarne la rete delle librerie e delle biblioteche milanesi, soprattutto nelle periferie, e dare voce ai “talenti delle donne” di ieri e di oggi. Sono questi i progetti per il 2020 messi in piedi dall’amministrazione comunale di Milano e raccontati in questa intervista dall’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno. 

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Quali sono i principali appuntamenti su Milano legati ai libri e alla cultura nel 2020?

L’appuntamento principale per la diffusione del libro e della cultura rimane Bookcity. Quest’anno si confermerà a novembre con il suo formato sempre più inclusivo, sia dal punto di vista urbano sia dal punto di vista della formula di programmazione, con le iniziative che nascono “dal basso” attraverso le proposte che arrivano dagli stessi operatori culturali come editori, associazioni, librerie. Accanto ad essa si è consolidata anche BookPride, l’importante manifestazione dedicata all’editoria indipendente che avrà luogo ad Aprile. Attorno a questi due momenti ruota un’articolata e complessa attenzione che l’amministrazione rivolge per la diffusione del libro: dal 2015 abbiamo attivato il “Patto locale per la lettura”, strumento di coordinamento per le varie iniziative che promuovono la lettura, dal 2016 siamo impegnati in un processo di riqualificazione complessiva di tutte le biblioteche milanesi. Prossimo obiettivo la biblioteca di Baggio, un quartiere molto importante per la città dove abbiamo fatto partire alcuni anni fa il dialogo con i cittadini e i comitati per fare in modo che la biblioteca di Baggio sia dotata di una sala polivalente che potrà essere luogo di manifestazione, dibattiti, incontri, laboratori in modo da ampliare la potenzialità della biblioteca, allargando la sua proposta culturale.

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Per quanto riguarda la rete libraria milanese, quali attività verranno portate avanti dall’amministrazione comunale?

Simbolicamente abbiamo sviluppato il programma di Bookcity fortemente connesso soprattutto con le librerie indipendenti. Abbiamo messo in piedi tutte le agevolazioni possibili per un ente locale e registriamo come Milano sia una delle poche città italiane in cui la categoria merceologica dei libri non è in crisi, anche grazie alla diffusione dei punti vendita. C’è un naturale avvicendamento, dovuto anche al mutamento nel tempo delle abitudini urbane, ma le librerie a Milano non sono oggi particolarmente in crisi. Riscontro che oggi sono sempre di più le librerie che riescono a sviluppare attività economicamente sostenibili grazie a delle funzionalità accessorie, come nel caso della libreria Verso, capace con il suo punto ristoro di rendere l’esperienza di andare in libreria più piacevole, o se riescono ad esprimere un principio di presidio sociale, prezioso e difficile in certi contesti: penso al Covo della ladra in via Padova, alla libreria Punta alla Luna in Corvetto e alla Scatola Lilla in via Sannio.

Dal punto di vista artistico e culturale, quali altri appuntamenti ci saranno a Milano?

Il punto centrale del palinsesto 2020 si intitola “I talenti delle donne”, a cui parteciperanno diverse istituzioni culturali della città pubbliche e private per promuovere le donne protagoniste del pensiero creativo. Attraverso tale iniziativa vogliamo da un lato raccontare le figure di donne che nel passato hanno saputo contrastare i condizionamenti ed essere protagoniste delle diverse discipline del pensiero creativo, e al tempo stesso indagare relativamente a cosa sta accadendo oggi dal punto di vista delle donne e del modo in cui interpretano il mondo attraverso le varie forme del pensiero creativo. All’interno della proposta artistica ci saranno mostre importanti come “Georges de La Tour. L’Europa della luce”, che aprirà a Palazzo Reale a febbraio con opere che provengono da tutto il mondo. La mostra sarà l’occasione per una prima grande riflessione sull’importanza che l’artista continua ad avere come protagonista di una visione tipicamente europea dell’arte e della pittura.

Relativamente all’accesso e alla democratizzazione della cultura a Milano, qual è l’impegno dell’amministrazione comunale?

Sul piano dello sviluppo a lungo termine, stiamo concludendo la fase di progettazione esecutiva della nuova biblioteca del quartiere Lorenteggio, che si inserisce all’interno del processo di riqualificazione complessiva del quartiere grazie a un concorso di finanziamenti europei, nazionali e locali. Lo stesso accadrà per il CASVA, il Centro di Alti Studi sulle Arti Visive, che avrà luogo nel quartiere QT8 all’interno dell’ex mercato comunale. L’aspetto cruciale per quanto riguarda l’accesso alla cultura passa anche da programmi dalla forte caratterizzazione simbolica, come ad esempio l’esposizione aperta gratuitamente al pubblico di capolavori provenienti dalle collezioni locali avvenuta durante il periodo natalizio presso quartieri periferici come Quarto Oggiaro, Cascina Turro, Lambrate. Un segno chiaro di questo processo di apertura e democratizzazione della cultura dal punto di vista urbano.

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