Lo scrittore cileno Luis Sepúlveda è scomparso questa mattina all’età di 70 anni. Abbiamo chiesto allo scrittore per ragazzi e sceneggiatore Bruno Tognolini di ricordare a suo modo lo scrittore Luis Sepúlveda. Un autore con cui Tognolini ha avuto un triplice rapporto: ha infatti avuto modo di confrontarsi con i libri di Luis Sepúlveda come padre, come lettore e come scrittore.
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Il mio rapporto con Luis Sepúlveda è stato innanzi tutto come padre che leggeva le sue opere alla figlia. Quando mia figlia era piccola, le leggevo molti libri, tra cui “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare“. Un libro che mi aveva incantato. Proprio a lei, adesso trent’enne, ho chiesto se si fosse mai sentita un’estranea come una gabbianella in mezzo ai gatti. Mi ha risposto così: “Sentirsi un gatto in mezzo ai gatti è una bella esperienza, anche se si è una gabbianella. Significa essere accettati a prescindere dall’essere diversi”.la gabbia Ciò rappresenta un riconoscimento al lavoro di Luis Sepúlveda. Lo scrittore cileno ha raccontato una storia in cui un esserino, seppur fuori luogo, riesce all’interno di un posto così amabile a tranquillizzarsi e a riuscire a spiccare il volo.
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Ho vissuto questa storia anche come scrittore. Mi sono infatti occupato della scrittura dei testi dei brani del film di Enzo D’Alò “Storia di una gabbianella“, tratto dall’omonimo libro. E’ stata un’esperienza on comune quella di lavorare creativamente sui testi di un altro scrittore. In particolare, scrissi la filastrocca della scena dei titoli di testa. Realizzai inoltre i testi italiani delle sei canzoni del film, composte in inglese da David Rhodes, il chitarrista di Peter Gabriel. La canzone in inglese faceva “I can fly, I don’t believe I could”. Non ho dovuto faticale nella traduzione “So volare, non l’avrei detto mai”. Il ritornello “I’m so happy to be a cat” l’ho tradotto in qualcosa che suonasse bene in italiano: “Siamo gatti”.
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La grande qualità di Luis Sepúlveda è stata quella non solo di avvicinare alla lettura i ragazzi, ma soprattutto quella di riuscire a far tornare bambini gli adulti che leggevano in età avanzata i suoi libri. Sepúlveda era capace di parlare a tutti armonicamente, sia ai più piccoli sia agli adulti. Questa è una qualità immensa che a lui riusciva benissimo.
Bruno Tognolini